Bidhya Devi Bhandari, la prima presidente del Nepal

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Bidhya Devi Bhandari è nata in un piccolo villaggio del Nepal orientale. Quando era bambina vide picchiare una signora anziana dalla folla perché considerata una strega.

Questo episodio segnò profondamente la vita di Bhandari, facendo nascere in lei la voglia di impegnarsi politicamente e di lottare per i diritti delle donne in un paese povero dove erano – e sono ancora in parte – radicati abusi e discriminazioni. Dopo quasi cinquant’anni, Bhandari è diventata la prima donna capo di stato del Nepal.

Qui molte persone pensano ancora che le donne dovrebbero occuparsi solo di lavori domestici. E molte sono ancora maltrattate, discriminate e insultate”, ha detto il nuovo capo di stato alla Thomson Reuters Foundation durante un’intervista.

In Nepal, purtroppo, la situazione delle donne è ancora molto critica: tratta, violenza domestica e stupro sono molto diffusi anche se vengono raramente denunciati. Le donne, inoltre, sono discriminate anche nell’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e al lavoro. La condizione può essere migliorata aumentando la loro presenza negli organismi governativi con una rappresentanza istituzionale che si occupi dei loro interessi e diritti.

Bhandhari ha 54 anni ed è una dirigente comunista che si è schierata a lungo dalla parte delle donne, lottando per loro. A fine ottobre, il parlamento l’ha eletta seconda presidente del Nepal. La stessa Bhandari ha affermato che il suo cammino verso la presidenza, in quanto donna, non è stato facile.

Nata in una povera famiglia di contadini in un villaggio del distretto di Bhojpur, è stata da sempre attratta dalle idee della sinistra, entrando nel Cpn-Uml quando era solo una studentessa.

“Mia madre mi diceva di restare a casa e di stare lontana dalla sinistra, perché il regime dell’epoca dava la caccia ai comunisti e li arrestava”, racconta parlando del periodo in cui il Nepal era una monarchia assoluta.

Bhandari ha lavorato clandestinamente per molti anni come attivista politica ed è stata eletta in parlamento solo nel 1993, dopo la morte di suo marito – anche lui in politica –avvenuta in un misterioso incidente automobilistico.

Da quel momento, è stata ministra dell’ambiente e della difesa, impegnandosi sempre per contrastare soprusi e discriminazioni verso le donne.

Per esempio, la norma che garantisce che un terzo dei parlamentari nepalesi sia composto da donne si deve a lei.

“Credo che la condizione delle donne possa essere migliorata solo aumentando la loro presenza negli organismi decisionali e legislativi. Ora bisogna lavorare per portare la presenza delle donne in parlamento e in tutti gli altri organismi politici almeno al 50 per cento. Dobbiamo fare in modo che le donne abbiano sempre più accesso alle attività economiche, al lavoro e all’istruzione” ha dichiarato la stessa Bhandari dopo le elezioni.

Fonte | Internazionale.it

Foto | video indianews.com

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