Bagno al mare e digestione, le mamme sbagliano sempre

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I bambini in spiaggia si scatenano e spesso hanno fame ma la voglia di fare il bagno al mare supera sempre la necessità di resistere per il bene del proprio stomaco. Ma perché resistere? Per motivi di digestione? In realtà le mamme sbagliamo spesso su questo punto e adesso vediamo perché. 

Il principio di base che ha guidato e ossessionato le mamme è ancora valido ma i medici hanno allentato un po’ la presa rispetto al controllo ossessivo della regola. Prima occorreva aspettare almeno due ore dalla colazione, dal pranzo o dallo spuntino – se eccessivamente sostanzioso – prima di tornare in acqua. I bambini erano costretti quindi ad aspettare sotto l’ombrellone, anche annoiandosi, questo traguardo temporale.

Insomma tra il sudare e l’annoiarsi all’ombra e al caldo e il fare un bel bagno rinfrescante magari nuotando e giocando vicino alla riva, c’è una bella differenza. Quello che i medici fanno notare è che se le mamme portano la peperonata in spiaggia per lo spuntino e poi tre portate iperproteiche per il bambino che si stanca a fare il bagnetto, è logico che la digestione vada per le lunghe.

Di contro, se il pasto è un po’ più frugale magari a base di insalata e frutta fresca, oppure se prevede soltanto un primo piatto oppure una seconda portata, il discorso cambia. Il bagno si può fare anche subito, magari restando a riva e senza esagerare con le nuotate in modo che la sicurezza sia garantita.

Questo atteggiamento più permissivo è considerato importante anche a livello educativo perché insegna la prudenza evitando gli allarmismi. Peccato che allentando le maglie si finisca per sbagliare sempre. Voi come vi regolate?

Photo Credits | Anton Balazh / Shutterstock.com

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