Taranto accontentata: Ilva anticiperá la copertura dei parchi minerali

Il Wind Day, le scuole chiuse, le polemiche sulle polveri sottili che hanno invaso il quartiere Tamburi di Taranto, la foto provocatoria di un bambino con la maschera antigas pubblicata dal governatore pugliese Michele Emiliano. Tutto questo, a quanto pare, è servito a sbloccare l’iter per la copertura dei parchi minerali dell’ILVA, che potrebbe essere accelerata e avvenire in anticipo rispetto alle tempistiche previste dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Per evitare che a Taranto succeda ancora quello che è capitato giorni fa con una coltre di polveri neri che ricopriva la città, il Mise, d’intesa con l’Amministrazione Straordinaria, sta valutando la possibilità di anticipare i tempi per la copertura dei parchi principali, ancor prima dei tempi previsti dal Dpcm ambientale” recita una nota Ansa che cita “una fonte presente al Tavolo”. Si tratta, sempre secondo l’Ansa, di un investimento di circa 400 milioni a carico di Am InvestCo, la nuova società. Soldi che però dovranno essere anticipati dall’Amministrazione Straordinaria. “Per accelerare i tempi e slegarli dalla tempistica della procedura di trasferimento degli asset, l’ipotesi è di anticipare sia i lavori sia l’investimento finanziario necessario che verrebbe anticipato dalle casse dell’Amministrazione Straordinaria che poi si rivarrebbe su Am InvestCo”.

L’Agi spiega: “Am Investco ha intanto dichiarato che coprirà i parchi in 36 mesi di lavori a partire dall’effettivo subentro in azienda. In sostanza, i commissari anticiperebbero con i fondi ottenuti dalla transazione con i Riva, i soldi per la copertura, in modo da avviarne la cantierizzazione, con l’obbligo di Am Investco di restituire poi l’anticipo. I commissari col miliardo e 100 milioni ottenuti devono infatti fare interventi di bonifica esterni al perimetro ILVA, mentre tutta la parte interna spetta alla società di Mittal e Marcegaglia. 

La necessità di anticipare e accelerare la copertura dei parchi minerali è stata sollecitata con insistenza da Taranto soprattutto dopo quanto accaduto la scorsa settimana quando il forte vento ha disperso sul rione Tamburi ingenti quantità di polveri minerali e industriali che si sono sollevate proprio dai parchi”.

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