Unioni civili gay, la Grecia dice sì

coppia donne

Arriva il sì della Grecia sulle unioni civili gay. Nonostante le problematiche economiche che lo affliggono questo stato europeo ha deciso di rispondere immediatamente alla richiesta dell’Unione Europea di dare il via libera al riconoscimento delle coppie dello stesso sesso.

La legge, va detto, non è perfetta. Pur riconoscendo legalmente le unioni gay, non si parla assolutamente di nozze o di adozioni. Perlomeno un piccolo passo in avanti è stato fatto. Anche rispetto ad un paese come il nostro dove il disegno di legge continua ad essere rimandato.  L’iter del provvedimento non è stato facile: le polemiche sono state molte e l’ostruzionismo non è mancato. La legge è alla fine passata con 193 si su 300: ampliando di fatto quella già esistente che riconosceva le coppie di fatto eterosessuali. Per il premier Alexis Tsipras finalmente si è chiuso “un cerchio” finora “imbarazzante” per uno stato come la Grecia.

Per lo stato europeo si tratta di un grande momento per ciò che concerne i diritti umani e non solo la comunità LGBT e queer secondo coloro che l’hanno sostenuta in Parlamento. In realtà non dà comunque alle coppie gli stessi diritti in materia di pensioni, tasse e salute. Ma va sottolineato: nonostante l’imperfezione è un piccolo passo in avanti che viene fatto, e che alcuni stati europei, tra i quali l’Italia, ancora non riescono a prendere, rimandando nel tempo e giocando a rimpiattino con le responsabilità. E viene da chiedersi ancora una volta: cosa c’è di male nell’amore tra due uomini o due donne? Nulla.

Photo Credits | loreanto / Shutterstock.com

Lascia un commento