L’addio a Louis Zamperini, atleta ed eroe dell’ultimo film diretto da Angelina Jolie

Louis Zamperini Angelina jolie

Unbroken è il film tratto dal best seller di Laura Hillenbrand che racconta l’incredibile vita di Louis Zamperini. Diretto da Angelina Jolie e sceneggiato dai fratelli Coen, l’uscita è prevista il prossimo dicembre, ma Louis non ci sarà.

Louis Silvie Zamperini si è spento lo scorso 2 luglio all’età di 97 anni a causa di una polmonite. La sua vita è leggenda: mezzofondista americano ammirato dallo stesso Hitler durante le Olimpiadi di Berlino 1936, riuscì a sopravvivere anche agli squali del Pacifico e alle torture giapponesi durante il Secondo Conflitto Mondiale.

Era nato il 26 gennaio 1917 ad Olean, ad ovest di New York, figlio di immigrati italiani di Castelletto di Brenzone (Verona): Antonio e Luisa. La famiglia si trasferì a Torrance, nella California del Sud dove Louis scoprì subito la passione per l’atletica, grazie al fratello maggiore Pete che lo portava sempre a correre. Durante gli studi dimostrò il suo talento nel mezzofondo, così da essere soprannominato da tutti “Torrance Tornado”. E proprio quel “Tornado” partecipò poco dopo alle Olimpiadi di Berlino 1936, dove Hitler stesso chiese di incontrarlo per complimentarsi di persona.

Di lì a poco avrebbe servito il suo Paese montando su un bombardiere durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel maggio 1943 l’aereo precipitò nel Pacifico nel corso di un volo di ricognizione. Solo Zamperini e altri due amici (sugli undici dell’equipaggio) riuscirono a sopravvivere nonostante lo schianto. Si trovarono su una scialuppa di salvataggio sotto il sole e circondati da squali, sotto le mitragliatrici degli aerei giapponesi. Ma nonostante le vicende al limite di una sceneggiatura di Eric Roth – Paolo Sorrentino, riuscirono a salvarsi dopo quasi due mesi di navigazione, approdando alle isole Marshall. Fu così catturato e torturato per due anni, ma il suo forte spirito e la sua voglia di vivere lo salvarono nuovamente.

Riuscì a tornare a casa e a sposare Cynthia, il suo grande amore. Non riuscì a liberarsi, però, di quel dolore che lo aveva lacerato nel profondo. Continuava a fare incubi, a sognare di strozzare un uccello, perché The Bird era proprio il soprannome di Mutsuhiro Watanabe, il giapponese che lo aveva torturato per due anni.

La moglie Cynthia lo trascinò ai raduni dell’evangelista Billy Graham, che furono la sua salvezza. Nel 1949 Zamparini si riconvertì al Cristianesimo e ritrovò la pace, diventando a sua volta un predicatore e iniziando una nuova fase fatta di perdono e ricostruzione di quella vita spezzata.

Louis Zamperini divenne un simbolo di pace e perdono nel mondo, che andava oltre il proprio credo religioso. Un vero esempio di amore verso la vita e l’umanità stessa.

E’ per questo che dopo il bestseller di Laura Hillenbrand ‘Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio’, arriva sui grandi schermi anche la trasposizione cinematografica con titolo Unbroken, prevista per dicembre e che permetterà di rendere un saluto ufficiale a questo grande Uomo e Atleta.

Solo poco tempo fa, lo stesso Louis aveva speso queste parole toccanti per la regista: “Ora che il libro è finito tutti i miei amici sono morti. È triste realizzare che li hai persi, ma ora ho una nuova amica, Angelina Jolie. Lei mi vuole bene davvero, mi abbraccia e mi bacia. Quindi, non mi posso lamentare.

Foto| People.com

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Katerfrancers, tante sorprese per il nuovo anno [intervista]

Katerfrancers

Pompo nelle casse, Issima, Stile, Dolce & Gabbana, Schiaccio Play sono solo alcuni dei singoli di successo dei Power Francers. La quota rosa del gruppo è proprio lei, Katerfrancers: classe ’89 e guardiese doc (un paesino dell’Abruzzo in provincia di Chieti).

Questo appena trascorso è stato un anno di grandi cambiamenti: il trasferimento a Milano, l’uscita dell’EP Dolce & Gabbana e le nuove collaborazioni con artisti della scena rap e dance italiana.

La voce calda, un forte carisma e un fashion blog molto seguito “Katerfrancers.it” (perché quello che indossa fa tendenza, altro che web influencer) sono tutti ottimi presupposti per un 2015 ricco di nuove sorprese.

Ormai sei un nome noto nella scena musicale italiana. Alla fine sei riuscita a trovare il modo per definire il tuo/vostro genere?

No, non sono riuscita (ride). Alcuni definiscono il mio genere elettro rap, altri rap house… I tentativi ci sono stati, come succede sempre quando si ascolta una sonorità nuova. Io penso semplicemente che in Italia ci sia questa necessità di attribuire un nome a qualsiasi prodotto musicale, mentre all’estero no. Quindi perché impazzire? Canto sulla dance, su tracce rap, su pezzi melodici. Canto e faccio ballare. Spero (ride)

Qualcosa è cambiato con Ghemon, Questa Musica feat. Two Fingerz, e nell’ultimo mese E’ tutto chiaro con Syria e Mon Amour feat. Ema Stokholma, tutte fortunate collaborazioni che ti vedono come solista. Credi di aver bisogno di “spazi” solo tuoi?

Ho bisogno di spazi miei, sicuramente. Questi spazi non sono un modo per esprimersi liberamente, perché lo faccio già con il mio gruppo Power Francers (che poi è anche la mia famiglia). I progetti paralleli sono NECESSARI per mettersi in gioco e rinnovarsi. Fare musica da sola è una bella sfida che mi appaga molto.

Il 27 Maggio è uscito Schiaccio Play, nuovo singolo del tuo gruppo Power Francers. Una canzone accompagnata da un video molto “americano”, con forti richiami cinematografici (penso a Freaks, Clowns, Moulin Rouge e Il Grande Gatsby). Come è stato esibirsi in una coreografia? E vestire i panni di una donna fatale così estrosa?

Ci siamo divertiti moltissimo! Il primo giorno di sala prove con i ballerini è stato esilarante. Non siamo ballerini professionisti, ma sappiamo ironizzare in ogni situazione! Il risultato finale è stupendo. Il regista Giulio Volpe è riuscito a creare un’atmosfera che ha superato le nostre aspettative.

Il 21 giugno è uscito Mon Amour, il primo singolo che vede Ema Stokholma come producer. Come è nata questa collaborazione? E chi ha avuto l’idea di uno shooting così colorato e provocante per il singolo?

La collaborazione con Ema è nata in modo naturalissimo. Nella vita siamo molto amiche e ci siamo sempre supportate a vicenda. Lei sentiva l’esigenza di provare una nuova esperienza, quella della produzione, e cercava una voce. Mi ha chiesto di farlo e ho accettato subito. Ci siamo divertite molto e sono convinta che ci divertiremo anche in futuro. Anche in questo caso abbiamo affidato il lyrics video a Giulio Volpe e siamo rimaste molto soddisfatte. Lo shooting, invece, è stato curato da Iconize, un artista eclettico che ha capito subito l’immagine che volevamo dare al progetto.

Nei testi delle tue canzoni sei sempre la Donna dura. Rifiuti l’idea di farti mettere i piedi in testa o sentirti trascurata. Anche nella vita reale sei così?

Oggi è così, perlomeno lo è quasi sempre… Nel passato, come per tutti durante la crescita, ero sicuramente più debole. Nelle mie canzoni voglio far divertire, ballare, sfogare. Della mia parte più intima e fragile non ne parlo mai, perché per ora preferisco lasciarla fuori, poi in futuro si vedrà.

C’è qualche artista italiano con cui ti piacerebbe collaborare? E straniero?

Ce ne sono diversi. Ogni collaborazione è un’esperienza da cui apprendere qualcosa di questo lavoro. Ci sono diversi artisti italiani con cui ho un bel rapporto di amicizia, che spero si possa tradurre in una collaborazione futura. Diciamo che ci sto lavorando…

Lo stile. Sul tuo blog Katerfrancers.it vediamo uno stile originale e che fa tendenza. Quali consigli puoi darci per le influenze future?

Oggi la vera tendenza è quella degli anni 2000, anzi fine 90 – inizio 2000 . Mixare questa moda con la propria personalità è la soluzione ideale per l’estate.

Nei tuoi ultimi outfits si vede molto questa influenza degli anni 2000. Secondo te, quali sono state le cause di questo ritorno impetuoso?

La moda è una ruota che gira, tutto torna. Le ispirazioni della moda prendono sempre spunto dal passato. Quest’anno più di altri anni, ho imparato che non bisogna MAI buttare NIENTE !!!

Qual è l’ultimo film visto e l’ultimo disco sentito?

L’ultimo film visto, che ho apprezzato da morire, è stato The Wolf of Wall Street (è già un po’ vecchio, lo riconosco). Mentre l’ultimo film visto, in generale, è stato Vieni Avanti Cretino. L’ultimo disco: Orchidee di Ghemon . Ve lo consiglio.

Che progetti ci sono nell’estate di Katerfrancers?

Staccare la presa per tornare a casa, in Abruzzo. Poi lavorare a dei progetti nuovi e… speriamo di girare un po’ l’Italia!

In foto Ema Stokholma e Katerfrancers, copertina del singolo Mon Amour

Ema-Stokholma-Katerfrancers

In video Schiaccio Play dei Power Francers

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Lt66U1W_BiE&w=600&h=400]

Foto| Katerfrancers Facebook

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