Pro e contro dell’uso della washing ball per il bucato senza detersivo

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Fare il bucato senza detersivo è possibile a patto di usare la Washing Ball, una specie di palla magica – nell’ottica della donna di casa – che contrappone  le aziende ai consumatori. Il dibattito è aperto sull’efficacia di questo strumento che gli ecologisti considerano un salva pianeta. 

Che cos’è la Washing Ball

La washing ball è una pallina di plastica che s’inserisce nella lavatrice ed è composta al suo interno da microsfere in ceramica, oppure dei pellet, oppure dei magneti. Questi elementi di composizione della palla magica, sarebbero in grado di emettere dei raggi infrarossi che disgregano le molecole d’idrogeno dell’acqua. In questo modo si aumenta il movimento molecolare e l’acqua ha una maggiore capacità di penetrazione nei tessuti.

La washing ball è stata pensata per il lavaggio di capi bianchi e colorati ad una temperatura massima di 80 gradi.

Pro e contro della washing ball

I sostenitori di questo sistema di lavaggio dichiarano una serie di vantaggi:

1. Deterge e disinfetta i tessuti
2. Non inquina
3. È antiallergenica e anticalcare
4. Non è usa e getta e si può usare per almeno 180 lavaggi

Gli scettici puntano naturalmente tutto sui difetti e sull’inefficacia di questo sistema di pulizia facendo notare che non ci sono dei certificati credibili che validino la funzionalità delle palline. Alcuni addirittura dicono che i capi potrebbero essere rovinati dai pezzetti di ceramica in movimento. C’è anche chi fa notare che i raggi infrarossi sarebbero generati dal calore dei vari oggetti ma quelli che emettono le pareti interne del tamburo della lavatrice e dell’acqua calda sarebbero anche migliori di quelli emessi dalla washing ball.

Photo Credits | jeabsam / Shutterstock.com

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