PAS, Hunziker-Bongiorno chiedono il carcere per un reato che non esiste

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Cos’è la PAS e perché se ne parla con tanta insistenza in questi giorni? Perché Michelle Hunziker, intervistata da Fabio Fazio, ha promosso una proposta di legge dell’avvocata Giulia Bongiorno che vorrebbe punire con il carcere chi si macchia di un reato basato sulla Sindrome di Alienazione Parentale che però non esiste. 

Per fare chiarezza sull’argomento bisogna partire dalla definizione della PAS, per poi capire bene qual è il senso della proposta di legge che per semplicità chiameremo Hunziker-Bongiorno, arrivando così alla risposta data sull’argomento dalle avvocatesse dei centri antiviolenza.

Cos’è la PAS

La cosiddetta Sindrome di Alienazione Parentale sarebbe quella di cui si ammalano i figli dei genitori che si separano e che subiscono una violenza legata all’alienazione di uno dei genitori, in genere il padre, che vedono meno spesso oppure che non vedono più.

In realtà questa malattia non è dimostrata scientificamente ed è assente da tutte le classificazioni mediche nazionali e internazionali dei disturbi mentali e dei disturbi in generale. In Italia c’è anche una sentenza della Cassazione che spiega che questa Sindrome non può essere usate nei tribunali come origine e causa di un comportamento sanzionabile.

La proposta di legge Hunziker-Bongiorno

Giulia Bongiorno ha redatto una proposta di legge, promossa poi da Michelle Hunziker durante la trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, per punire con il carcere chi si macchia di un reato basato sulla Sindrome di alienazione parentale. La showgirl ha fatto leva sulla sofferenza dei bambini al momento della separazione dei genitori e alla violenza che i bambini subiscono con l’alienazione dei genitori e del padre in primo luogo.

La risposta delle avvocatesse dei centri antiviolenza

La reazione è stata immediata e basata su due nozioni: prima di tutto la PAS non esiste e la medicina ne ha già ampiamente discusso. In secondo luogo la PAS è spesso sfruttata in modo strumentale non a tutela dei figli ma a favore dei genitori violenti. Spiegano le avvocatesse:

La PAS è utilizzata dai padri maltrattanti nelle aule giudiziarie per screditare le donne che in sede di separazione richiedono protezione a favore dei figli che si rifiutano di incontrare il padre perché traumatizzati dai comportamenti violenti paterni.

Per questo motivo la Rete delle avvocatesse dei centri antiviolenza, ha mandato una lettera a Fabio Fazio spiegando che la PAS non esiste e che l’informazione scorretta contribuisce a discriminare le donne e a violare i diritti dei minori.

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