L’anello vaginale protegge la coppia dall’HIV

Esiste un particolare tipo di anello intravaginale, inventato da un ingegnere biomedico, che può essere usato per proteggersi anche dalle malattie sessualmente trasmissibili, oltre ad essere un valido strumento per evitare le gravidanze indesiderate.

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L’anello vaginale, di per sé, non è una novità: è uno strumento locale che protegge dalle gravidanze indesiderate. Diversamente rispetto al preservativo, non dona la protezione dalle malattie a trasmissione sessuale. Almeno fino a quando è stato introdotto il nuovo contraccettivo pensato dall’ingegnere della Nortwestern University, Patrick Kiser.

La volontà di Kiser era quella di creare un prodotto completo che proteggesse la donna dall’herpes virus, dall’HIV e dalle gravidanze indesiderate. Un prodotto in grado di fornire una protezione duratura. In effetti grazie al levonorgestrel, questo anello vaginale mantiene inalterata la sua efficacia per novanta giorni. Purtroppo siamo ancora in una fase di test ed è necessario trovare delle donne volontarie che vogliano sperimentarlo.

Secondo Kiser, comunque, le donne useranno il nuovo anello vaginale, soprattutto come contraccettivo. Potranno poi beneficiare di una protezione contro le malattie sessualmente trasmissibili senza accorgersene.

Il dispositivo ha un diametro di 5,5 centimetri ed è molto semplice da inserire nella vagina. Ha un dosaggio ormonale più basso della normale pillola ma è ugualmente efficace. Per tutti questi motivi gli effetti collaterali sono ridotti al minimo ma i benefici restano gli stessi.

La protezione dall’HIV, dall’herpes e dalle altre malattie si ha grazie alla progettazione di un polimero nuovo usato per la costruzione dell’anello, il quale si gonfia in presenza del fluido vaginale e mantiene 100 volte in più la dose di tenofovir. I farmaci presenti nell’anello non si miscelano mai.

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