Infertilità più facile da comunicare se la donna è gay

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Una storia che arriva dall’Inghilterra e fa riflettere molto sulla gravidanza delle donne omosessuali. Parliamo di una coppia di donne, che ormai sono più vicine alla menopausa che all’età “giusta” per diventare mamme. Due donne che non hanno avuto figli per via di un cancro e della fecondazione in vitro andata male. Eppure hanno un racconto. 

Sue Perkins racconta della sua vicenda sentimentale. Ha una moglie e con lei aveva pensato di avere un bambino. Per questo si è sottoposta alla fecondazione in vitro ma non sono riuscite a portare a termine la gravidanza. Avrebbero dovuto iniziare un nuovo trattamento quando hanno scoperto che la moglie di Sue aveva un cancro, che avrebbe dovuto sottoporsi alla chemioterapia e anche ad un intervento di isterectomia.

All’epoca aveva 36 anni ma il decorso della malattia aveva già posto fine al loro sogno di avere dei figli e poi chissà, anche dei nipoti. Confrontandosi con gli amici, anche eterosessuali, avevano capito di essere diverse e di essere trattate diversamente anche quando si trattava di affrontare il tema della gravidanza.

Tanti anni fa – racconta Sue – era facile che molti gay avessero dei figli nelle relazioni eterosessuali portate avanti per vergogna e incapacità di accettare il proprio orientamento sessuale, e poi lasciassero i partner per vivere l’omosessualità liberamente, ritrovandosi comunque la prole. Oggi, invece, sembra che vivere la gioia di diventare genitori, per un uomo o una donna omosessuali sia molto più complicato.

In occasione della scoperta del cancro Sue e sua moglie hanno chiesto informazioni rispetto ad una possibile nuova gravidanza alla fine della chemioterapia. Il medico ha detto loro che le operazioni e la chemioterapia l’avrebbero resa sterile e lo ha detto sollevato. Non era in difficoltà come se avesse dovuto comunicare questa notizia ad una coppia eterosessuale.

Sue conclude la sua riflessione dicendo che prima, quando appunto i gay si ritrovavano con dei figli anche dopo aver interrotto la relazione eterosessuale, la vita era più semplice di ora che di fronte ad un trattamento per la fecondazione artificiale, ci si pone dei problemi etici e si danno giudizi a priori sulla futura mamma. Che ne pensate?

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