Come gestire l’incontinenza urinaria in gravidanza

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L’incontinenza urinaria è di certo un problema e se la donna che ne soffre è incinta, il problema è doppio perché c’è anche la scomodità da mettere nel conto. In realtà si tratta di un problema comune al 10% delle donne in dolce attesa che possono limitare i danni con degli esercizi specifici. 

Essere incontinenti in gravidanza è abbastanza normale e per accorgersi delle perdite basta veramente poco. Soprattutto nelle settimane che precedono la nascita del bambino è facile che con un colpo di tosse o con una risata ci si trovi di fronte alla perdita involontaria di urina.

Di base ci sono dei fattori fisiologici, come ad esempio il volume dell’utero ma l’incontinenza può legarsi anche all’infezione delle vie urinarie. Se alla prima gravidanza non necessariamente ci si scopre incontinenti, con il secondo figlio si hanno maggiori disturbi perché la muscolatura è già provata dalla precedente gravidanza e non è in grado di rispondere correttamente alle pressioni dell’utero sulla vescica.

Questo problema, qualora permanga dopo il parto, deve essere curato anche cambiando stile di vita che vuol dire: evitare i cibi piccanti, gli sforzi fisici, il fumo e l’alcol, l’aumento di peso. Se questi rimedi uniti talvolta ad una terapia farmacologica, risultano insufficienti, allora si può programmare con il proprio ginecologo un intervento chirurgico.

Ad ogni modo, in gravidanza, c’è almeno un esercizio che ripetuto costantemente può essere d’aiuto: al momento della minzione la donna deve provare a trattenere il flusso di urina per qualche secondo, poi rilasciare e ripetere l’operazione.

In alterativa si può anche stare in piedi, inspirare con il naso e contrarre le natiche mentre si espira, restando in tensione sempre per 7 secondi.

E voi avete avuto questo problema? Come l’avete prevenuto o curato?

Photo Credits | Andrey Bondarets / Shutterstock.com

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