Video integrale di Kiko Arguello sul femminicidio, pro e contro

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Kiko Arguello, nel suo discorso tenuto durante il family day di sabato scorso, ha toccato un tema spinoso come quello del femminicidio. I giornali, quasi tutti, hanno riportato la notizia dicendo che il fondatore del cammino neocatecumenale ha detto che il femminicidio è colpa delle donne. Ma c’è anche chi lo difende, scopriamo perché. 

Prima di analizzare le posizioni a favore e contro Kiko Arguello e la sua “idea” del femminicidio, proponiamo il video integrale del suo intervento, mettendo in evidenza la frase incriminata:

“Ma se la moglie lo abbandona? E se va con un’altra donna, questo uomo può fare una scoperta inimmaginabile. Quella moglie gli ha tolto l’essere, non l’ama più. E sperimenta il non essere amato. Questo si chiama l’inferno, perché Dio è amore. Il primo moto che sente dentro è di ucciderla.”

Kiko Arguello sul femminicidio, i pro

C’è chi difende Kiko Arguello e la sua teoria che metterebbe a nudo le vere cause del femminicidio, vale a dire i legami instabili. Quando non c’è famiglia, quando sono annullate le differenze tra uomo e donna, la famiglia diventa il contenitore della violenza.

E ci sarebbero anche delle giustificazioni statistiche, ne parla Luca Marcolivio su Zenit spiegando che la violenza tra le donne è più diffusa nei paesi del Nord Europa, ovvero nei luoghi in cui la cultura della parità dei sessi è più marcata, dove i valori della famiglia sono fortemente indeboliti  e dove la teoria gender è socialmente accettata.

Sempre a favore di Arguello e contro tutte le altre testate nazionali si è schierato Il Giornale che spiega le parole della star neocatecumenale (parole del Giornale) dicendo che l’uomo che non ha un ruolo nella vita e finisce per trovarlo soltanto nell’amore della donna, nel momento in cui è lasciato da lei, senti negata la sua stessa esistenza e reagisce uccidendo lei o i figli come gesto per far capire il danno che ha subito. Poi il giornalista aggiunge che Arguello non attribuisce la colpa alla donna e non giustifica l’omicidio della moglie e dei figli.

Kiko Arguello sul femminicidio, i contro

Chi attacca Kiko Arguello lo fa partendo dalla frase incriminata e portando in primo piano il diritto di famiglia e naturalmente il fatto che qualsiasi tipo di violenza non può essere giustificata. L’uomo che uccide la donna perché è stato lasciato, indipendentemente dalla causa scatenante della violenza, ha commesso un omicidio.

In più, come faceva notare qualche anno fa Linda Laura Sabbadini, curatrice della prima ricerca statistica dedicata al femminicidio: non bisogna contare soltanto le donne che vengono uccise, ma tutte le donne che subiscono una violenza, comprese quelle che nelle statistiche non ci finiscono perché non hanno il coraggio di denunciare il partner.

Gli oppositori di Arguello fanno anche notare che non c’è un legame tra femminicidio e teoria gender. La donna che lascia l’uomo ed è potenzialmente vittima della sua violenza, può scappare con un’altra donna ma anche con un altro uomo.

E voi cosa ne pensate?

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