Troppe pressioni sulle donne in gravidanza, come reagire?

La rivista Nature critica il clima di terrore che si genera attorno alle donne che aspettano un bambino. In genere le future mamme sono incolpate di avere un’alimentazione scorretta rispetto al loro stato interessante, sono incolpate di non fare abbastanza esercizio fisico e sono incolpate di essere stressate e di dare input negativi ai figli, input che si trasmettono geneticamente.

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Troppe ricerche, secondo la rivista Nature, si concentrano sull’epigenetica mettendo in risalto come le mamme influenzino i primissimi momenti di vita del feto. Niente o comunque poco, invece, viene detto dell’influenza del padre, della vita famigliare e dell’ambiente in cui questa gravidanza va avanti.

Eppure tanti studi stabiliscono tante correlazioni anche tra lo stress, la dieta, le abitudini e i vizi del padre, e il momento del concepimento. Insomma anche il papà, se non è in forma, contribuisce ad aumentare il rischio che i bambini siano cardiopatici, obesi o diabetici. Molti studi, che comunque non sono prevalenti, ribadiscono l’importanza dell’ambiente esterno, l’impatto che sullo sviluppo del feto hanno le sostanze tossiche o inquinanti.

Storicamente le donne hanno iniziato ad essere messe sotto accusa negli anni Settanta, quando venivano incolpate di bere alcolici durante la gravidanza, di mangiar cibi nocivi al feto o di avere un carattere che poteva influire negativamente sul bambino. Per esempio, era molto diffusa l’idea che la mamma più fredda non riuscisse a stabilire una corretta relazione emozionale con il figlio portandolo all’autismo.

Insomma, da quarant’anni tutta la responsabilità relativa ai bambini è della madre, del suo carattere, di quello che mangia e dello stile di vita che adotta. Nonostante gli studi allarmistici relativi agli aspetti più disparati, dal consumo di tonno nella dieta delle donne incinte, al nervosismo caratteriale, adesso stanno trovando spazio anche delle ricerche che spostano l’attenzione dalla donna all’ambiente sociale.

A questo punto la domanda è questa: cosa pensate che abbia influito di più sulla nascita del vostro bambino?

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