Teatro dell’Opera di Roma, orchestra e coro licenziati

Teatro Opera Roma

Il Cda ha approvato l’esternalizzazione dell’orchestra e del coro votando una procedura di licenziamento collettivo. Non era mai accaduto prima in Italia, ma dopo un’accurata riflessione abbiamo pensato che questo è l’unico percorso, in un momento drammatico della vita del teatro, che può portare ad una vera ed auspicata rinascita del lirico romano, questo l’annuncio del sindaco di Roma Ignazio Marino dopo il cda decisivo per il destino del Teatro dell’Opera di Roma, precipitato nelle ultime settimane per l’addio del Maestro Riccardo Muti.

La decisione, presa principalmente per ragioni di spending review, riguarda 182 lavoratori su 460. Coro ed orchestra costano 12 milioni e mezzo l’anno, mentre con tale provvedimento volto all’esternalizzazione è previsto un risparmio di 3,4 milioni.

E’ un licenziamento ingiustificato e discriminatorio, c’è un progetto di smantellamento del Teatro dell’Opera e forse Muti l’aveva capito e per questo se n’è andato. Ma siamo pronti a impugnare la decisione“, sostiene il primo trombone Marco Piazzai. Partiranno subito dopo l’arrivo delle lettere di licenziamento i primi ricorsi dei 182 orchestrali e coristi dell’Opera di Roma, secondo quanto emerge negli ambienti sindacali. Quanto alle iniziative di protesta contro il provvedimento clamoroso della dirigenza, la Fistel-Cisl manifesterà questa mattina davanti al Teatro dell’Opera dalle ore 11 alle 14 contro il licenziamento, secondo quanto dichiarato dal segretario generale di Roma e Lazio Paolo Terrinoni.

Foto | Thinkstock

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