Maroon 5 banalizzano lo stalking, associazioni americane contro l’ultimo video della band

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Le associazioni americane contro le violenze alle donne si sono schierate contro i Maroon 5. Nel mirino è finito il nuovo video Animals, che ha Adam Levine ha interpretato con la top model di Victoria’s Secret Behati Prinsloo, neo moglie del frontman. Nel video, infatti, Levine è un macellaio ossessionato da una giovane cliente che inizia a stalkare , tanto da introdursi in casa sua per fotografarla mentre dorme. Forte anche l’epilogo del videoclip: i due – macellaio e cliente – si ritrovano nudi e ricoperti di sangue, con Levine che canta “Voglio mangiarti viva”.

Ad insorgere per prime sono state le associazioni Abuse, Incest National Network, The Rape e il National Sexual Violence Resource Centre.

Il video è una pericolosa raffigurazione delle fantasie estreme di uno stalker. Nessuno deve confondere un crimine con l’amore. La banalizzazione di atti così gravi non deve trovare spazio nel mondo dello spettacolo”, ha dichiarato Katherine Hull, portavoce di National Sexual Violence Resource Centre.

Animals, il video dei Maroon 5

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=qpgTC9MDx1o]

Foto | Popcrush.com

Weapon of choise, il progetto del fotografo Richard Johnson contro la violenza verbale

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La violenza verbale è invisibile: non lascia segni e può far male quanto un pugno. Per questo il fotografo americano Richard Johnson ha deciso di rappresentare il dolore che può essere generato da alcune parole, raccogliendo tutti gli scatti nel progetto Weapon of choice ovvero L’arma della scelta.

Per la realizzazione del progetto, Johnson ha chiesto ai protagonisti – bambini e genitori – di scegliere, da una lista, le parole che provocavano maggiore sofferenza e che avevano forte impatto emotivo sulle loro vite. I make up artist hanno così provato a  ricreare quelle offese sulla loro pelle, attraverso disegni di ferite,  ustioni e contusioni.

Gli organizzatori si sono ritenuti soddisfatti del lavoro di Johnson, aggiungendo di aver dato vita a tale iniziativa per aumentare la consapevolezza dei problemi legati alla violenza verbale , ma anche verso quella fisica che molto spesso è generata dalla prima.

Alcune foto del progetto Weapon of chiose di Richard Johnson contro la violenza verbale

Abbiamo scelto il nome Weapon of Choice perché anche usare le parole che fanno male è una scelta. E mentre ascoltavamo le storie dei partecipanti, abbiamo scoperto che molto spesso, all’abuso verbale, segue quello fisico. Le parole violente sono solo una delle armi a disposizione nell’arsenale di chi aggredisce, ha commentato il fotografo americano.

Weapon of Choice

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Foto | impactforwomen.org.au

It’s on Us , la campagna di Obama contro le violenze sessuali

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Siamo qui oggi per cambiare la nostra cultura e fare in modo di prevenire le violenze. La nostra società non considera ancora a sufficienza il valore delle donne. Ancora non condanniamo le violenze sessuali a voce alta come dovremmo. Da noi dipende il rifiuto della tolleranza silenziosa di questi crimini, da noi dipende il rifiuto di accettare qualcosa che è inaccettabile. Il successo della nostra nazione dipende da quanto valutiamo e difendiamo i diritti delle donne e delle ragazze.

Queste le parole del presidente Obama durante la presentazione alla Casa Bianca di It’ s on Us, la campagna contro le violenze sessuali che ha già raccolto il consenso di oltre 200 college in tutti gli Stati Uniti, incluso il plauso della commissione che sostiene donne e uomini contro gli abusi sessuali. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica ad un intervento immediato e preventivo quando si ha la sensazione che una violenza si stia per compiere.

Per promuovere la campagna It’s on Us, la Casa Bianca ha coinvolto diverse celebrità, come gli attori Kerry Washington (Scandal), Jon Hamm (Mad Men) e Connie Britton (Nashville), protagonisti di un video in cui l’appello finale è proprio del presidente Obama.

Foto| It’s on Us

It’s on Us : Sexual Assault PSA

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=wNMZo31LziM]

La violenza delle parole contro le donne

La violenza contro le donne è contro le donne, a prescindere da tutto il resto. Un interessante video che circola in questi giorni su Youtube e sui social network, spiega meglio il concetto.

Violenza sulle donne, le raffigurazioni originali di Palombo per la sensibilizzazione ad uno dei problemi più urgenti in Europa

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Una delle piaghe più dolorose della nostra società è sicuramente la violenza sulle donne.

I dati sono allarmanti: solo in Europa, sessantadue milioni di donne hanno subìto violenza e due terzi di queste violenze non sono state denunciate perché dipese dall’aggressione da parte del proprio compagno.

Altro dato che lascia perplessi è il legame tra il record di abusi e il tasso occupazionale femminile. Infatti, i Paesi con tasso occupazionale più elevato sono quelli dove si manifestano maggiormente queste forme di violenza: Danimarca, Olanda, Svezia e Finlandia, dove quindi non è reale quel livello di parità che immaginiamo.

Tutti i dati che vi ho elencato sono frutto di una ricerca durata tre anni da parte dell’Agenzia dell’Unione Europea per i diritti fondamentali, la più estesa al mondo condotta su questo tematica.

E’ sicuramente difficile affrontare problemi come questo, ma l’errore più grande è assumere un atteggiamento di silenziosa indifferenza o aspettare semplicemente che le istituzioni adottino efficaci piani strategici per contrastare ed annientare il dilagarsi di questo fenomeno.

Per questo dobbiamo parlarne e promuovere le campagne di sensibilizzazione che hanno ad oggetto temi difficili come la violenza sulle donne. Ed è proprio per questo che oggi ho deciso di parlarvi  delel opere dell’artista salentino (ma trapiantato a Milano) Alexsandro Palombo, che ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica così delicata attraverso una prospettiva molto originale. Palombo ha unito il tema della violenza domestica ai volti delle più celebri principesse Disney ed eroine dei cartoni animati.

Così le immagini delle protagoniste che abbiamo da sempre associato ai più dolci sogni dell’infanzia, compaiono con ferite, tagli e contusioni, dovute ai comportamenti violenti dei rispettivi compagni. Sullo sfondo delle illustrazioni le scritte Stop! e Fermiamo la violenza sulle donne.

Un’iniziativa che si rivolge a tutti e lo fa attraverso un linguaggio originale e immediato, per trattare una questione delicata che richiede interventi di massima urgenza.

 

Foto| nextme.it, pagina Facebook di Alexsandro Palombo, Repubblica.it

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