stupro

Se lo stupro è colpa della vittima

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Sogniamo un mondo in cui la parità dei sessi e il rispetto per le donne sia qualcosa di realizzato ma poi apriamo gli occhi sulla realtà e sappiamo di essere ancora molto lontani da tutto questo: violenza e stupro sono all’ordine del giorno, la negazione dei diritti in tutti gli ambiti della vita schiaccia migliaia di donne.

Chi crede ad una giustizia divina che trascende quella degli uomini riceverà forse un magro conforto ma resterà parimenti basito dalla notizia della sentenza che ha prosciolto gli stupatori di una ragazza emiliana abusata da un gruppo di coetanei. Secondo la sentenza la ragazza non si è difesa, non ha reagito e ha subito passivamente la violenza. Per la legge dunque i suoi violentatori non sono accusabili perché possono aver frainteso l’atteggiamento della ragazza per un consenso al rapporto sessuale. In pratica non ci sono le prove che non volesse.

Avrebbe potuto dire di no, sembra suggerire atrocemente la sentenza. Come se bastasse dire di no davanti ad un gruppo di uomini che ti usa violenza. Avrebbe dovuto graffiarli, strappare loro gli abiti, procurarsi e procurare contusioni che potessero dimostrare che no, non voleva. Non avrebbe dovuto restare pietrificata dal terrore, incapace di reagire per la paura e anche per via dell’alcol di cui tutti avevano abusato quella sera. La colpa dello stupro, alla fine, è della vittima e non del carnefice.

È solo una delle molte, troppe notizie simili che ogni giorno arrivano a bombardarci per farci sentire non solo vittime ma anche responsabili della violenza che subiamo. È colpa tua se alzi il gomito, se metti una minigonna, se flirti con un ragazzo che ti piace, se ti diverti come tutti gli altri ad una festa con l’incoscienza dei tuoi 16 anni – ma anche solo se cammini per strada a tarda sera, ché se non uscivi era meglio e non te la cercavi.

Sono tutti comportamenti che non rappresentano una corresposabilità nello stupro, che non danno a nessuno il diritto di alzare un dito su di te, di esercitare un potere su di te, di usarti a piacimento. Ma che vengono tuttavia sempre più spesso usati come tali sia dai responsabili dello stupro, sia da chi poi lo racconta sui media.

Questo è quanto sembrano suggerire, veletamente ma neanche così tanto, giornali e opinionisti: se l’è cercata. È una sentenza morale che ci inchioda molto più di una mancata sentenza giuridica e che al tempo stesso condanna al fallimento tutte le campagne di sensibilizzazione e di educazione sulla prevenzione degli stupri.

La prevenzione dello stupro non deve essere rivolta alle donne suggerendo loro di adottare comportamenti più prudenti o addirittura di evitare decine di occasioni (normalissime) per non esporsi al pericolo. La prevenzione al contrario deve essere rivolta agli uomini, a chi è convinto di avere dei diritti sulle donne e un potere su di loro e di poterli esercitare a propria discrezione. Quello che serve è una rigorosa educazione al rispetto.

La motivazione della sentenza è dolorosa:

“Se è vero che il comportamento passivo della vittima e il fatto che scivolasse nella doccia avrebbero dovuto indurli a sospettare che la stessa avesse perso la lucidità necessaria per presentare un valido consenso all’atto sessuale è altrettanto vero che l’assenza di azioni di respingimento e di invocazioni di aiuto avrebbero potuto ingenerare la convinzione che la 16enne fosse consenziente.”

È dolorosa per tutte le donne che hanno trovato il coraggio di denunciare e sottoporsi all’infinita trafila di perizie e verifiche, sospetti e ingiurie. Lo è anche per tutte quelle, molte di più, che non hanno avuto la forza di farlo e che restano a macerarsi per tutta la vita nel dubbio che forse, in fondo, sì, dev’essere stata anche un po’ colpa loro.

Photo Credits | ChameleonsEye / Shutterstock.com

Em Ford e il video You look disgusting contro gli insulti web

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Em Ford è la fondatrice di My Pale Skin,  beauty blog di successo con milioni di visualizzazioni youtube. Da qualche giorno, però, Em è tra gli argomenti più discussi del web. Motivo? Qualche mese fa, ha deciso di presentarsi in video senza trucco e di mostrare difetti e brufoli del viso. Ma non le bastava fermarsi ad una dichiarazione. Ha continuato la grande battaglia all’ipocrisia, postando tutorial di trucco anti-macchie per le numerose richieste di aiuto che aveva ricevuto.

A questo punto, però, è uscita allo scoperto la doppia faccia della rete: pioggia di insulti – oltre 100.000 commenti offensivi come “Non posso nemmeno guardarti” o “Sei disgustosa” –  che l’hanno portata a denunciare le discriminazioni attraverso un video intitolato You look disgusting. La blogger ha, infatti, postato una clip per spiegare il dolore provato ed incoraggiare le donne con acne a non sentirsi a disagio, imparando ad accettare ed amare se stesse.

 You look disgusting ha già superato i due milioni di views.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=WWTRwj9t-vU]

Foto | video You look disgusting

 

Rihanna festeggia 100 milioni di copie vendute con l’uscita di BBHMM

rihanna_BBHMM

Le certificazioni oro e platino ci permettono di celebrare i successi ottenuti dagli artisti nel mercato. Sono circa sessant’anni che consegniamo premi agli artisti, ma solo raramente ci troviamo di fronte a casi come quello di Rihanna. Le vogliamo fare i nostri complimenti! Non solo perché ha superato la soglia dei 100 milioni di copie vendute, ma anche perché è stata la prima a farlo. Si tratta di un importante atto nella storia del mercato discografico e un incredibile riconoscimento per la sua carriera straordinaria, questo il commento della Recording Industry Association of America (RIAA, equivalente della nostrana FIMI) che ha annunciato a Riri il superamento della soglia dei 100 milioni di copie vendute con i suoi singoli, conquistando il primato assoluto.

Un motivo in più per festeggiare l’uscita del video Bitch Better Have My Money che vede la cantante delle Barbados nella doppia veste di regista – insieme il collettivo Mega-force-  e attrice. Con quasi 10 milioni di views in poche ore, BBHMM ha conquistato fan e pubblico di tutto il mondo con sette minuti di adrenalina pura. Tra rapimenti, nudo, violenze e party, Rihanna strizza l’occhio a Tarantino, Rodriguez & co. senza mai dimenticare quel tocco glamour che l’ha sempre contraddistinta. Menzione speciale per  Mads Mikkelsen (Hannibal, Il sospetto), uno degli attori più interessanti del panorama cinematografico internazionale.

Cresce così l’attesa per il nuovo album che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe chiamarsi Wildflower.

Di seguito il video:
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=B3eAMGXFw1o&w=640&h=340]

Foto | BBHMM ‘s video

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Professional organizer, il lavoro del futuro

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Il lavoro del futuro è quello di professional organizer che aiuta i disordinati cronici a ritrovare una dimensione di ordine che non credeva possibile nella propria vita. I disordinati senza speranza tuttavia possono trovare conforto in una recente statistica che rivela come solo il 10% della popolazione possiede il cosiddetto gene dell’ordine.

Vivere nel disordine può essere anche una scelta di stile quando preferiamo occuparci d’altro rispetto all’organizzazione della casa e ci accontentiamo del minimo indispensabile, sostenendo persino di trovarci a nostro agio nel caos totale. Ma quando aspiriamo all’ordine assoluto e non ci sentiamo in grado di raggiungere questo ideale nirvana casalingo accorre in aiuto una nuova figura professionale, quella dell’organizer.

Sempre più donne si stanno cimentando in questa nuova professione che aiuta a rimettere in ordine la casa ma anche l’ufficio, addirittura il pc, la scrivania, la borsa. Per chi ama l’ordine e ne ha fatto uno stile di vita è qualcosa di naturale e addirittura piacevole organizzare gli spazi e dare ad ogni cosa un suo posto e chissà che non possa trasformare questo talento in un lavoro. Chi invece trova sia un dovere noioso o al di là delle proprie capacità potrà tirare un sospiro di sollievo affidandosi ad un professionista.

Questa tendenza a fare dell’organizzazione una filosofia di vita trova il suo esempio più eclatante nel clamoroso successo del libro di Marie Kondo, Il magico potere del riordino, che ha insegnato al suo enorme pubblico come fare dell’ordine uno stile di vita quotidiano. Anche Facciamo ordine di Sabrina Toscani ha ottenuto un notevole riscontro confermando che le persone disordinate sono tante, ma altrettante quelle che desiderano cambiare questo aspetto della propria vita: liberarsi del superfluo, vivere in spazi più ariosi, puliti e organizzati.

In Italia esiste un’associazione chiamata APOI, Associazione Professional Organizer Italia, che offre un servizio di riorganizzazione della casa professionale e personalizzato su tutto il territorio nazionale. Si organizzano anche corsi di formazione per chi volesse mettere a frutto le proprie capacità organizzative trasformandole in un mestiere. È previsto addirittura un corso per bambini perché imparino sin da piccoli il valore dell’ordine.

A Milano c’è un’altra associazione specializzata chiama Milano Personal Organizer, una società che offre interventi di organizzazione su tutti i livelli: la soffitta da svuotare come l’ottimizzazione dello spazio in casa passando per la composizione della valigia per un viaggio e arrivando alla spesa alimentare settimanale e all’archivio dell’ufficio. Insomma, imparare ad essere ordinati e organizzati a quanto pare si può.

Photo Credits | luanateutzi / Shutterstock.com

app per trovare l'anima gemella

Le 10 migliori app per trovare l’anima gemella

app per trovare l'anima gemella

La notizia più recente che riguarda le app per trovare l’anima gemella è che Tinder introdurrà a breve la funzionalità dei video, rivoluzionando il mondo dell’appuntamento online con l’introduzione di una semplice ma sempre più diffusa tecnologia, la trasmissione online.

Così alla chat si aggiungerà la possibilità di conoscersi attraverso un breve filmato da inserire nel proprio profilo e aggiornare a piacimento. Il mondo del dating online tuttavia è molto più ricco di quanto non si sospetti. Scopriamo dunque le migliori app per rimorchiare su Internet. Ce ne sono tantissime, pensate sia per chi cerca l’amore che per chi va a caccia solo di un’avventura.

Tinder

Una delle app più popolari del momento e richiama 50 milioni di utenti al giorno. Si accede utilizzando i dati di Facebook e attraverso la funzionalità della geolocalizzazione si entra in contatto con le persone più vicine. Si clicca sul cuore per accettare il contatto, sulla X per rifiutare.

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Meetic

Conta milioni di iscritti in tutto il mondo, ben 7 solo in Italia. Il sito è francese ed è uno dei più noti, nato come portale ma diventato poi anche un’app. L’idea di base è la ricerca dell’amore romantico quindi dimenticate l’avventura di una notte, qui si fa sul serio.

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Zoosk

Ideata da due studenti iraniani che si sono incontrati a San Francisco e hanno realizzato il loro sogno americano, Zoosk conta oltre 25 milioni di iscritti, 5 dei quali italiani.

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OkCupid

Una delle app a tema più chiacchierate perché lo scorso anno è finita nell’occhio del ciclone. Pare che si sia servita dei dati degli utenti per compiere esperimenti sociali. Si basa su un algoritmo e conta 30 milioni di utenti.

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Pure

L’app per chi cerca l’avventura di una notte. Nessun romanticismo, nessun corteggiamento né smancerie, si va dritti al sodo. L’idea è di due giovani russi, nasce nel 2013 e ha 10 milioni di iscritti.

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Down

Nasce dalle ceneri dell’app Bang with Friends, ha 1 milione di iscritti e funziona scegliendo tra amici e amici di amici la persona con cui si vorrebbe provare a trascorrere una notte di sesso. Sesso tra amici ma senza impegno e poi chissà che da cosa non nasca cosa…

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3nder

L’app per chi cerca il sesso a tre. Ha 200 mila utenti e pare sia in netta crescita. In ogni caso è per appassionati del genere dunque ha naturalmente meno iscritti rispetto ad altre piattaforme con un approccio più romantico e tradizionale.

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Tickr

Un’idea dell’imprenditore Daniel Freeman che ha scelto di realizzare un’app dopo alcuni appuntamenti al buio disastrosi. Richiede un video obbligatorio di presentazione della durata di 30 secondi. Così chi cerca l’anima gemella ha modo di capire immediatamente se quella persona gli interessa e val la pena approfondire.

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Tingle

Consente di chattare con le persone nelle vicinanze senza rivelare nulla di sé, se non i dati essenziali: un paio di foto, altezza, tipo di relazione che si sta cercando. Se la persona con cui si interagisce ci interessa apriamo la comunicazione, altrimenti la privacy resta protetta.

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Blendr

Si tratta della controparte eterosessuale di Grindr, che nasce invece per gli incontri omosessuali. Ambedue funzionano basandosi sul social networking e sulla prossimità geografica.

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Photo Credits | karen roach / Shutterstock.com

Prep, la nuova linea solare dermoprotettiva

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Il L’estate è ormai arrivata e Prep lancia la sua nuova Linea Solare Dermoprotettiva, la linea nata appositamente per garantire protezione e idratazione per la famiglia al completo. Da sempre sinonimo di sicurezza sotto il sole, Prep garantisce ulteriore protezione per tutta la famiglia. E la nuova linea si arricchisce di prodotti ideali e specifici davvero per tutta la famiglia e per tutte le esigenze.

prova costume e bikini body

Prova costume e bikini body: cosa pensano davvero le donne

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Questo è il periodo in cui si parla più spesso di prova costume e bikini body e tra ansie e polemiche si ripropone la questione scatenata qualche settimana fa da una pubblicità nella metropolitana londinese.

Ma siamo proprio sicure di volerci crucciare per un problema immaginario? Davvero esiste un bikini body o esistono solo corpi, tutti diversi? Nei nostri corpi, così come sono e senza aggettivi, viviamo tutti i giorni della nostra vita e dovremmo prendercene cura tutto l’anno e non solo quando vogliamo cambiarlo per una settimana di mare.

La riflessione nasce da un sondaggio lanciato dal sito Refinery29 che ha chiesto a 1000 donne nate tra il 1981 e il 1997 di svelare cosa pensano veramente del proprio corpo. Il 54% delle donne interpellate ha ammesso di essere soddisfatta del proprio corpo, anche se appena il 7% ha dichiarato di esserne completamente felice. L’80% ammette di sentirsi consapevole dell’aspetto del proprio corpo.

Dunque le donne si accettano ben più di quanto pensiamo? La colpa allora di chi è? In gran parte della solita pubblicità, probabilmente. C’è un bombardamento continuo, dalle copertine dei giornali ai cartelloni pubblicitari in città passando per gli spot in tv e i banner su Internet – per non parlare degli articoli pieni di buoni consigli per la prova costume puntualmente a inizio estate e delle continue offerte promozionali di cui ci infarcisono la posta elettronica tra creme snellenti e trattamenti dimagranti.

Sono tutti inviti più o meno espliciti a raggiungere il corpo perfetto. Il punto è che questo corpo perfetto non esiste o esiste solo in un mondo immaginario nel quale si vive a dieta perenne e al posto della crema idratante ci si spalma generose pennellate di Photoshop. A quanto pare un’ampia percentuale di donne ne è consapevole e tuttavia si sente a disagio in spiaggia quando è il momento di indossare un bikini.

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Una Notte in Italia, torna il Festival del Cinema di Tavolara dal 12 al 19 luglio 2015

tavolara

Una notte in Italia, il festival di cinema all’aperto nelle località della costa nord- orientale della Sardegna e sull’isola di Tavolara, si svolgerà dal 12 al 19 luglio.

Ad aprire la rassegna, l’inaugurazione di tre mostre fotografiche dislocate in tre differenti location: Olbia, San Teodoro e Porto San Paolo. Martedì 14 luglio verranno proiettati alcuni dei più bei film italiani della stagione con una finestra dedicata alle cinematografie europee.

Molte le novità per questa nuova edizione del Festival, che si riconferma un appuntamento imperdibile con le stelle del cinema italiano, che quest’anno festeggia 25 anni. Un quarto di secolo che ha visto passare sul red carpet marino tutti i grandi nomi del cinema italiano: da Abatantuono a Zingaretti, passando per Amelio, Amendola, Argento, Bentivoglio, Bisio, Bova, Buy, Capotondi, Cotroneo, Crescentini, Cucinotta, Diritti, Favino, Ferrari, Gassmann, Gerini, Golino, Kinski, Ligabue, Mastandrea, Mazzacurati, Morante, Moretti, Muccino, Muti, Orlando, Ozpetek, Procacci, Rossi Stuart, Rubini, Salvatores, Scamarcio, Sorrentino, Tognazzi, Verdone, Virzì e tantissimi altri.

Festival open air

Una notte in Italia è l’unico festival di cinema all’aperto che si tiene su un’isola disabitata, l’isola di Tavolara, il “regno più piccolo del mondo” situato poche miglia a sud dall’imboccatura del golfo di Olbia. Il festival è nato nel 1991 per iniziativa di un gruppo di appassionati capitanati Marco Navone, organizzatore del festival, decisi a sopperire in modo originale alla carenza di sale cinematografiche nel nord Sardegna. L’evento si avvale anche quest’anno della direzione artistica di Piera Detassis, direttore di Ciak e da qualche mese presidente del Festival di Roma.

Tappeto rosso a Tavolara

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Alla conduzione delle serate con proiezione, l’affezionato habitué del festival Neri Marcoré, quest’anno anche in veste di cantante e musicista. Nel primo appuntamento live del 14 luglio alla Peschiera di San Teodoro, Marcorè terrà un concerto con il cantautore e paroliere Edoardo De Angelis e le Tigri della Malvasia. Altra novità di #Tavolara25 sarà la prima volta di uno spettacolo dal vivo, A ruota libera, messo in scena dal regista e conduttore di Rai Radio2 Giovanni Veronesi.

Anche quest’anno il direttore artistico Piera Detassis ha voluto affiancare alle produzioni italiane, una straniera. Dopo aver avuto nel 2014 l’anteprima italiana di “The normal heart”, il tv movie di enorme successo andato poi in onda su Sky, quest’anno l’attenzione è tutta per l’anteprima assoluta del belga The Brand New Testament, provocatorio film su un Dio scorretto diretto da Jaco Van Dormael – che sarà trasmesso in versione originale sottotitolata – presentato quest’anno al Festival di Cannes.

A intrattenere il pubblico del festival si alterneranno tra gli altri Luca Argentero, Edoardo Leo, Fabrizio Ferracane, Giovanni Veronesi, Valeria Solarino, Donatella Bianchi, Domenico Ruiu, Peter Marcias, Nicola Campiotti, Geppi Cucciari e la madrina Chiara Francini. Un elenco di artisti che da qui all’inizio del festival è destinato ad arricchirsi di altri nomi.

Gli Incontri, le mostre e la Scuola di cinema

Da giovedì 16 a domenica 19 luglio, Una notte in Italia ripropone gli appuntamenti pomeridiani in collaborazione con Sky arte hd (in programma alle ore 18.30) con attori e cineasti presso piazza Gramsci a Porto San Paolo. Avviata nel 2007 dalla direttrice Piera Detassis, l’iniziativa ha riscosso ampio successo di pubblico riconfermando anche quest’anno la presenza di Geppi Cucciari, ormai affezionata habitué di Tavolara.

Dal 12 luglio saranno inaugurate tre mostre fotografiche presso tre diverse e suggestive località della Gallura: ad Olbia la Società dello stucco in via Cavour 43, ospiterà la mostra Divo Cavicchioli, un fotografo del West (all’italiana); a San Teodoro in piazza Mediterraneo verrà allestita Omaggio Pier Paolo Pasolini, a 40 anni dalla scomparsa del grande regista Italiano; a Porto San Paolo in piazza Gramsci ci saranno le immagini di “Cliciak 2015, Premio nazionale per fotografi di scena”. Le mostre sono realizzate in collaborazione con il Centro Cinema città di Cesena.

Al centro sociale di Porto San Paolo è inoltre in programma dall’11 al 14 luglio la Scuola di cinema per ragazzi, dai 10 ai 16 anni, a cura di Alberto Vezzoni, promosso dal Comune di Loiri Porto San Paolo in collaborazione con Mammalapis. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere a [email protected].

Il programma

Una notte in Italia ha il suo culmine nelle serate sull’isola di Tavolara e un prologo sulla terraferma nella suggestiva Oasi naturalistica “La Peschiera” di San Teodoro e nella piazzetta Lungomare a Porto San Paolo.

Le proiezioni inizieranno alle ore 21:30. Per raggiungere l’isola il pubblico può prendere il traghetto presso il Porto San Paolo con partenze dalle 18:30. Il rientro a terra è previsto al termine di ogni proiezione.

Di seguito il programma delle serate:

14 luglio – San Teodoro, concerto di Neri Marcorè ed Edoardo De Angelis con le Tigri della Malvasia: un viaggio nella musica d’autore dagli anni Sessanta ai giorni nostri. A fare da corollario all’evento la proiezione di immagini di repertorio sui 25 anni di Una notte in italia e un percorso slow fish con la distribuzione di cibo da strada e il coinvolgimento di produttori locali.

15 luglio – San Teodoro, le proiezioni di Anime nere, di Francesco Munzi, liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco e in concorso alla 71esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, vincitore di 9 David di Donatello (tra cui miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura), e Un fidanzato per mia moglie, di Davide Marengo, basato sulla commedia argentina Un novio para mi mujer, con Geppi Cucciari e Luca e Paolo. Percorso slow fish con la distribuzione di cibo da strada e il coinvolgimento di produttori locali.

16 luglio – Porto San Paolo, la proiezione di Il sale della terra film documentario scritto e diretto da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders, sulle opere del fotografo brasiliano Sebastiao Salgado presentato in concorso al Festival di San Sebastian e al Festival internazionale del film di Roma. A introdurlo saranno Donatella Bianchi, Domenico Ruiu e Piera Detassis. Prima del film il corto-documentario Effetto riserva, di Roberto Rinaldi, sull’Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo.

17 luglio – arena di Tavolara, per la prima volta a Una notte in Italia uno spettacolo teatrale, A ruota libera, diretto e intrepretato da Giovanni Veronesi, affiancato da un ospite a sorpresa. A seguire il film Youth – La giovinezza, scritto e diretto da Paolo Sorrentino, presentato in concorso al Festival di Cannes 2015.

18 luglio – arena di Tavolara, le proiezioni di Noi e la Giulia, di Edoardo Leo, tratto dal libro Giulia 1300 e altri miracoli di Fabio Bartolomei, con Luca Argentero e Claudio Amendola, e Sarà un paese, il film- documentario di Nicola Campiotti.

19 luglio – arena di Tavolara, le anteprime del film The brand new testament, di Jaco Van Dormael, coproduzione tra Francia, Belgio e Lussemburgo, presentato al Festival di Cannes 2015, e di La nostra quarantena, di Peter Marcias, interpretato da Francesca Neri.

Foto | Cinema tavolara press