
Se per un giorno doveste scoprire che non c’è una polemica in corso sui social, iniziate a preoccuparvi. L’ultima riguarda Sasha Obama, la figlia più piccola di Barack e Michelle Obama.

Se per un giorno doveste scoprire che non c’è una polemica in corso sui social, iniziate a preoccuparvi. L’ultima riguarda Sasha Obama, la figlia più piccola di Barack e Michelle Obama.

Sacchetti profumati per la casa? Realizzarli è facilissimo così come donare a questi semplici oggetti anche un tocco personale, ricordando che si tratta di prodotti a basso impatto ambientale, da sfruttare anche per il riciclo.
In un’epoca fagocitata dalla tecnologia dove è d’obbligo condividere su Ingragram anche il momento della colazione, in cui ti guardano come fossi un marziano se non hai whatsapp, la vera rivoluzione è il nuovo modo di troncare le relazioni. Come?

Semplicemente facendo ghosting e cioè negandosi al partner, smettendo di punto in bianco di rispondere alle sue telefonate, ai suoi sms, ai suoi whatsapp o alle sue mail. Magari anche cambiando numero di telefono. In pratica scomparendo come un vero e proprio fantasma. Vi sembra infantile? Più che altro comodo: chi decide di lasciare il partner e troncare il rapporto di coppia, tronca immediatamente ogni tipo di relazione, si dilegua come un fantasma, ignora i tentativi del povero ex partner, non solo della riconquista, ma soprattutto di sacrosanta spiegazione scatenando un senso di inadeguatezza e inferiorità nell’ex.
In un certo qual modo il ghosting era stato ampiamente anticipato da Se mi lasci ti cancello, pellicola del 2005 firmata dal quel geniaccio di Michael Gondry su sceneggiatura di Charlie Kaufman che raccontava come cancellare i ricordi dalla mente di una persona attraverso un particolare processo di mappatura. Insomma: mi lasci? E io cancello ogni tipo di ricordo di te dalla mia mente.
SEAN PENN E CHARLIZE THERON SI SONO LASCIATI
In ogni casto, l’esempio pubblico che ha portato alla ribalta quello che sta diventando un vero e proprio fenomeno di costume, è la fine della relazione fra Charlize Theron e Sean Penn. Dopo anni di amicizia, fra i due era scoppiato l’amore tanto che l’attrice aveva addirittura preso in considerazione l’idea di convolare a nozze. Dopo un anno di foto, di interviste e di invidiabili red carpet, è arrivata rottura.
Gira voce, non si sa se sia una leggenda metropolitana o meno, che sia stata proprio Charlize a porre fine alla relazione con Penn in pratica facendo ghosting e sparendo dalla sera alla mattina senza offrire alcun tipo di spiegazione. Riportata in auge dal gossip. La parola e la tecnica ghosting sono già entrate a far parte del lessico comune dal 2014 e sembra essere per il momento una prerogativa tutta americana (che non abbiamo dubbi mieterà proseliti).
L’11% degli intervistati, almeno una volta nella vita (più donne che uomini), lasciato qualcuno facendo sparire le proprie tracce proprio come un fantasma. Brutale ed efficace? Forse sì, ma anche estremamente egoistico e di comodo. Sarà per questo che in occasione del Festival di Cannes 2016, Sean Penn e Charlize Theron, che si sono (causa lavoro) dovuti incontrare di nuovo sul red carpet francese, si sono praticamente ignorati e qualcuno ha anche fatto notare gli gelidi sguardi di lui nei confronti di lei. Era il minimo che potesse accadere prima dell’abbraccio (inevitabile) a favor di flash. Ma non tutte le coppie devono obbedire alle logiche dello star system e l’ipotesi più probabile che possa palesarsi è che il povero scaricato con il ghosting non sia poi così magnanimo con chi lo ha rifiutato.
photo credits| getty images

“Dal male nasce qualcosa di buono” scrive Ozzy Osbourne, è uno status pubblicato su Facebook per aggiornare i suoi fan su quello che sta succedendo nella sua vita.

È l’hashtag del momento per ciò che riguarda il dibattito sulla condizione femminile nei paesi che impongono l’hijab alle donne: si chiama #meninhijab e racconta l’iniziativa di alcuni uomini che hanno deciso di mettere il velo e pubblicare un’immagine sui social accanto a donne che non lo indossano.
Instagram e Twitter sono i social network maggiormente coinvolti nella campagna ideata dalla giornalista iraniana Masih Alinejad che ha lanciato la sfida agli uomini: provare a indossare l’hijab per capire cosa provano le donne ad essere private della loro libertà.
Un gesto simbolico, che certo non farà comprendere appieno a molti uomini il valore della libertà e la condizione subalterna della donna nella società araba. Ma è un importante seppur piccolo passo avanti che riporta all’attenzione del mondo una questione molto cara alle attiviste.
L’iniziativa di Masih Alinejad nasce nel 2009 e non in Iran ma a Londra e New York, dove la giornalista e attivista vive in esilio. La campagna intitolata My Stealthy Freedom, cioè la mia libertà clandestina, approdò su Facebook nel 2014 quando la giornalista chiese alle donne iraniane di pubblicare una foto senza velo. L’hijab in Iran è imposto per leggere alle donne sin dal 1979, con la rivoluzione di Khomeini. Non indossarlo è un reato penale e suscita anche il biasimo sociale.
La campagna aveva riscosso successo, anche alcuni uomini avevano partecipato appoggiando l’iniziativa. È dunque nato e via via cresciuto l’hashtag #meninhijab che coinvolge tutti gli uomini che vogliano sostenere la battaglia ad indossare il velo in foto insieme alle donne della propria vita che non lo portano più: madri, moglie, sorelle, amiche.
Così gli uomini diventano protagonisti e portavoce di un’istanza femminile che vuole dire no alle imposizioni e alle limitazioni alla propria libertà di cui gli uomini non soffrono. Lo scopo è quello di scardinare l’impostazione conservatrice della società iraniana, sfidando le leggi e trovando il supporto degli uomini.
Foto | Twitter e Facebook

Si parla tanto, anzi tantissimo di discriminazione di genere e ci sono ancora manager che apertamente disprezzano il lavoro delle donne e non si nascondono dietro il falso e ipocrita riconoscimento dell’intelligenza del gentil sesso.

L’estate di Stefano De Martino procede a gonfie vele: il ballerino ha preso casa a Ibiza per rimanere vicino al figlio Santiago – che si trova sull’isola insieme a Belen Rodriguez – ma si è concesso un po’ di relax anche in Italia.

Stupire, rende elegante una donna con semplicità ma in modo diverso dal solito: è questo che intende fare Antonelli lanciando per l’autunno-inverno 2016 il pantailleur: ovvero puntando su un tailleur dal taglio maschile ma pensato per evidenziare i punti di forza del corpo femminile.