imparare ad accettarsi

Imparare ad accettarsi: la lezione di Paige Billiot

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Con il costante bombardamento mediatico che ci suggerisce o meno velatamente ci impone di aderire a canoni estetici condivisi, è sempre più difficile riuscire a mantenere la lucidità necessaria a riflettere su quanto sia più importante imparare ad accettarsi.

Oggi scopriamo la storia di una ragazza che ci dà l’ultima lezione in proposito. Si chiama Paige Billiot, ha 24 anni ed è una modella e attrice con una grande macchia sul viso che ne ricopre quasi la metà.

È una macchia che porta sul viso sin dalla nascita e per lunghi anni ha trovato sempre il modo di coprirla per nasconderla. Finché non ha sentito che fosse giunta l’ora di cambiare le cose, di mostrarsi così com’è e anzi di enfatizzare quel che la società tende a considerare come un difetto.

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Non più pazienti strati di fondotinta e correttori per nascondere la macchia ma un trucco più che appariscente che la colora a tinte vive, a volte addirittura glitter. Il messaggio è semplice eppure dirompente: non nascondere le proprie particolarità ma valorizzarle, metterle sotto gli occhi di tutti, attirare l’attenzione su di esse anziché provare vergogna e sottrarle alla vista.

Una mossa che ci sentiamo di applaudire e che ci ricorda la recente vicenda di Miss Islanda che ha detto un deciso no agli organizzatori di un concorso di bellezza che le avevano imposto di dimagrire per partecipare alla gara a cui aveva già diritto di accesso per essere stata eletta. Piccoli segnali che sta cambiando il modo delle giovani donne di percepire se stesse in relazione alle imposizioni sociali distorte. Paige racconta la sua esperienza così:

“Il primo giorno in una nuova scuola, chiesi all’insegnante di potermi presentare. Me ne stavo di fronte all’intera classe spiegando chi fossi e perché fossi diversa. Alla fine riuscii a respirare profondamente e fu allora che notai un cambiamento. I bulli la smisero subito. Compresi che la maggior parte di quegli atteggiamenti proviene dalla paura di ciò che non si conosce.”

Adesso, da adulta, evidenzia la sua particolarità fisica il più possibile ricorrendo alle arti del make-up e trasformando un “difetto” in qualcosa di bello da guardare, che attira l’attenzione e sottolinea che ciò che è diverso non è sbagliato.

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Gonne, tendenze autunno/inverno 2016-2017

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perfezione esiste

La perfezione esiste ma solo su Instagram, parola di modella

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Siamo bombardati da pubblicità che impongono canoni di bellezza identici e per lo più irrealizzabili ma è anche colpa nostra se le donne sono portate a credere che la perfezione esiste e siamo noi quelle inadeguate a raggiungerla.

Per raccontare questa verità, ben nota ma troppo spesso surclassata dal patinato scintillio di un’immagine perfetta, la modella Jazz Egger ha deciso di gettare la maschera e mostrare cosa si cela veramente dietro uno scatto ben riuscito pubblicato su Instagram.

Sì, la perfezione esiste, ma solo su Instagram dove le immagini, lungi dal raccontare la quotidianità – com’era in origine l’intento dell’app – vengono sottoposte ad un editing massiccio per proporre foto che rasentano la perfezione. E ciò a scapito dell’immagine femminile reale, che risulta ancora una volta mistificata.

Jazz Egger ha voluto sottolineare come nessuno sia perfetto, neanche una modella pagata per esserlo, o almeno per sembrarlo. La scelta terminologica non è casuale perché quel che sembra non sempre corrisponde a quel che in effetti è.

La modella lo dimostra lanciando il tag #TruthBehindThisShot e mostrando i trucchi dietro ad ogni foto. Il coraggio e l’onestà di una modella che si espone in tutta la sua vulnerabilità, mostrandosi umana e attenta al messaggio sbagliato che il suo lavoro può comunicare, ci commuovono.

È l’ennesima goccia nel mare, ma tutti i gesti di consapevolezza compiuti dalle donne per le donne sono piccoli passi che genereranno nel tempo una piccola rivoluzione nel modo di percepirci. Nella didascalia dell’immagine in apertura la Egger ha raccontato:

“la mia agenzia mi ha detto che quel giorno i miei fianchi erano troppo larghi e avevo bisogno di perdere peso per avere la possibilità di sfilare alla London Fashion Week. Ero già sottopeso e decisi di non perderne altro. Sono stata comunque convocata per la LFW.”

E sotto un’altra immagine spiega:

“ho trascorso un’ora pensando se postare o meno questa immagine perché il mio naso mi mette molto a disagio.”

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E ancora:

“i miei denti sono stati editati perché sono irregolari e pensavo che distraessero troppo.”

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Ad apparire belle dopo una generosa mano di Photoshop e qualche filtro siamo buone tutte. Ma essere tanto oneste dall’ammettere i propri difetti è più difficile, soprattutto se si gode di popolarità e ci si espone, con un messaggio forte e controcorrente, mettendo a nudo se stesse.