Marzo, 2 poesie e filastrocche per bambini

Il mese di marzo è da poco cominciato e cresce l’attesa per l’arrivo della primavera che è ormai davvero alle porte. Ecco 2 poesie e filastrocche per bambini dedicato a questo mese da sempre definito un po’ “pazzerello” e magico.

Passa marzo

Attenti, bambini,
la mano al cappello:
c’è marzo che passa,
che urla, che spazza,
che gioca monello
per strade e giardini…
Attenti, bambini!
E ride, quel matto!
E l’occhio vi strizza.
Si china su un fiore
con tenero amore…
poi, lesto, una bizza:
disfà quel che ha fatto.
E ride, quel matto!
E sempre combina
scherzetti e pasticci:
sparpaglia il bucato
disteso sul prato,
scompiglia i bei ricci,
le nubi trascina…
scherzetti combina.
Ma quando di sera
il cielo si ammanta
di un rosso di fuoco,
fermandosi un poco
vi guarda e vi canta:
“Or vien primavera”
Poi va, nella sera.
(Adriano Caramellino)

Marzo

A marzo, il solicello
fa tanto di cappello
e viene in pompa, fuori,
stendendo sete e ori.
Una bellezza! Chiaro
per tutto, il grande faro
riaccende; e somiglia
un’allegra famiglia
la siepe, il campo e l’orto
A un tratto, tutto è smorto:
un vento strapazzone
ti mangia in un boccone
quella famiglia allegra.
Geme la terra negra
e canta il funerale
con un bigio piviale.

Ma la mattina appresso,
dice il sole: “È permesso?”
(Lina Campanini)

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