Maternità: licenziamento assicurato o punto di forza sul lavoro?

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Nella pratica una donna che fa un figlio è già considerata lavoratrice di secondo livello. È inutile tergiversare con inutili ipocrisie: se una donna che lavora si concede il “lusso” di diventare mamma, immediatamente le si attribuiscono tutta una serie di cliché tra cui anche l’inadeguatezza agli obblighi tipici della lavoratrice priva di preoccupazioni genitoriali.

Dimagrire dopo la gravidanza, ci vogliono tempo e testa

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Prima di trovare stimoli e suggerimenti per ritrovare la linea dopo la gravidanza, c’è da chiedersi: quanto tempo abbiamo da dedicare a noi stesse? La donna che ha appena partorito è essenzialmente figlio-centrica. Non c’è niente di male in questo atteggiamento – per carità! – ma poi non bisogna lamentarsi per il fatto che non si ha tempo da dedicare alla dieta, all’attività fisica, alla cura della propria persona.

Induzione al parto con la stimolazione dei capezzoli, è vero?

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Arrivate al nono mese l’impazienza legata al parto, alla voglia di conoscere il neonato, cresce in maniera esponenziale e c’è chi farebbe di tutto per accorciare i tempi. Se l’avvio del travaglio va per le lunghe e si scavalla abbondantemente la fine del tempo e la data presunta del parto, le strutture sanitarie consigliano alle mamme il ricovero in ospedale al fine di tentare con la stimolazione del parto. Questa avviene tramite un gel o una fettuccia imbevuti di prostaglandine, poi si passa ad altri stimoli.

Quando nasce amore da amicizia

I videogiochi violenti ai bambini sono colpa dei genitori

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Ci sono dei videogiochi che attirano i bambini ma esprimono moltissima violenza nello sviluppo del gioco. Come si fa a prevenire questo incontro tra la violenza espressa nei videogiochi e la psiche curiosa dei bambini? La risposta è nell’atteggiamento dei genitori. Qualcuno tempo fa aveva addirittura proposto un divieto per i minori su alcuni giochi particolari ma la coercizione non sempre porta buoni frutti.

Perchè si dice che una donna è in stato interessante

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Provate per un attimo a ricordare come avete comunicato al vostro partner, ad amici e parenti, di essere incinte. Avrete detto qualcosa come “io e Tizio aspettiamo un bambino”, se il vostro intento era quello di coinvolgere il partner nella comunicazione della gravidanza. Oppure avete detto molto più semplicemente di essere incinte. Quando avete dei rapporti formali, forse, avete anche detto di avere una gravidanza in corso.

La tv per imparare l’inglese, può andar bene?

 

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Molti programmi, oggi, soprattutto per bambini, propongono le trasmissioni in lingua originale oppure tradotte in inglese. I bambini sono guidati nell’ascolto e nella comprensione, all’interno di un cornice, quella dei cartoni animati, che tanto piace loro. La tv torna così a svolgere un ruolo educativo che da anni aveva trascurato. La tv diventa una buona maestra. Ma siamo sicuri che si arrivi al dunque?

Mamme, 3 regole per la loro sopravvivenza

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Si chiama “Nati sotto il segno del cavolo” e spiega alle mamme che amano i loro figli come sopravvivere loro ogni giorno, come rendersi conto che non bisogna essere necessariamente perfette ma basta riconoscere e accettare l’imperfezione di genitori e figli.