Italia, meno immigrati e più emigrati

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E’ un momento di forte crisi economica e sociale per quasi tutti i Paesi del Vecchio Continente.

L’Italia è tra i Paesi più colpiti, basta pensare che l’anno scorso si è raggiunto il minimo storico dei nuovi nati. Altri sono i dati forniti dall’Istat: infatti, oltre ad essere tra quelli che fanno meno figli, siamo anche tra i Paesi più vecchi, registrando il maggior tasso di sessantenni nell’Unione Europea.

Il dato di questa ricerca che mi ha fatto più riflettere è un altro e riguarda il fenomeno che negli ultimi anni ha rappresentato il principale contributo per la crescita demografica: l’immigrazione. Si è passati, infatti, da 321 mila ingressi nel 2012 a 279 mila nel 2013. Secondo i dati Istat, solo 60 mila di questi sono trasferimenti provenienti dalla Romania, che hanno subito un crollo del 25%. Seguono il Marocco con 19 mila ingressi e la Cina con 18 mila con una riduzione del 12% rispetto l’anno precedente a quello di riferimento. Aumentano così i flussi degli immigrati che abbandonano l’Italia, come a dimostrare che sono proprio i residenti stranieri, le prime vittime della crisi: ben 10 mila rumeni, per esempio, sono ritornati nel loro Paese nel 2013.

Anche gli italiani emigrati all’estero sono in aumento: dal 2008 siamo passati da 40mila a quasi 100 mila, un dato davvero allarmante se pensiamo che solo nel 2012 hanno lasciato il Paese oltre 26 mila giovani, quindi 10 mila in più rispetto al 2008. La prima meta resta il Regno Unito con circa 13 mila trasferimenti, seguito da Germania (11mila) e Svizzera (10mila).

Infine, è in crescita anche il numero di cittadini italiani residenti in altri Paesi non europei, come l’Argentina in prima posizione per numero di iscritti all’anagrafe consolare. Nel complesso gli iscritti sono stati 4.828.279, con un aumento del 3,6% rispetto l’anno precedente. La maggiore presenza di italiani all’estero si registra in Argentina, per l’appunto, seguita da Germania, Svizzera, Brasile, Francia, Belgio, Regno Unito, Stati Uniti e Spagna.

Così, dopo essersi ridotte oggettivamente le possibilità di riuscita, tanti ragazzi del nostro Paese abbandonano il sogno italiano: tentare di farcela nel loro Paese d’origine. C’è, però, ancora una piccola parte di questi giovani che resta per ricostruire quella Grande Bellezza che tutti ci invidiano. E solo col tempo scopriremo se imprudenza e coraggio saranno premiati.

Foto | Thinkstock

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