Come difendersi dai calabroni

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In questi giorni si parla tantissimo di una piaga europea, della vespa mandarinia, meglio conosciuta come calabrone gigante o calabrone killer. Il calabrone tradizionale, se punte, può fare malissimo, ma il calabrone killer, lo dice la parola stessa, ha un mix di 8 veleni diversi tra cui la mortifera mandaratossina. Come allontanarli?

Se fa male un calabrone, figurarsi il calabrone gigante. In realtà non si sa se i metodi tradizionali funzionano anche con questo insetto ma una cosa è certa. Ci sono degli atteggiamenti da evitare:

1. Non avvicinarsi al suo nido che è simile ad un pallone,
2. Fare attenzione ai singoli calabroni durante il giorno,
3. Non indossare abiti neri di giorno e bianchi di notte,
4. Considerare che il calabrone è attratto dal glucosio, quindi evitare bevande alcoliche e zuccherate.

Qualora si fosse punti, al di là di cercare di togliere più veleno possibile pigiando sulla puntura, al di là del trattarla subito con vino rosso e se si ha a disposizione, anche del cortisone, bisogna recarsi nel più breve tempo possibile al pronto soccorso.

Per i calabroni tradizionali il discorso è diverso ma l’attenzione da avere è comunque tanta. Si può tentare di costruire una trappola avendo a disposizione dello zucchero, una bottiglia dall’imboccatura larga, il fil di ferro e un posto dove appendere la trappola.

Con il filo di ferro bisogna avvolgere l’imboccatura in modo da poter poi appendere la bottiglia. Dentro il contenitore deve essere messo lo zucchero e gli avanzi di frutta. Bisogna poi aspettare qualche giorno che si attivi il processo di fermentazione. La bottiglia dovrà essere pulita ogni 8-9 giorni.

Photo Credits | schankz / Shutterstock.com

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