Buoni da 280 euro per chi sceglie l’allattamento al seno

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Una proposta che arriva direttamente dalla Gran Bretagna, uno dei paesi con il tasso di allattamento al seno più basso del Vecchio Continente. Si tratta di un buono in denaro, circa 280 euro per le mamme che allattano i figli per almeno sei mesi. Una proposta che sta spaccando il Regno Unito. 

L’iniziativa del governo di Londra è lodevole e cerca di ribaltare il risultato delle indagini dell’OMS sull’allattamento al seno. Nonostante sia riconosciuto da tutti il beneficio di questa pratica, l’81% delle donne britanniche che iniziano ad allattare al seno, non riescono a farlo per 6 mesi. Soltanto il 34% delle mamma inglesi riesce ad andare oltre il primo semestre. Tanto per fare un confronto tiriamo in ballo Stati Uniti e Norvegia dove le mamme che proseguono l’allattamento al seno dopo i 6 mesi del bambino sono rispettivamente il 49% o il 71%.

In Gran Bretagna sembra che la percentuale sia rimasta molto bassa per una combinazione di fattori: poca preparazione del personale medico, tendenza a prescrivere il latte artificiale alle prime difficoltà, imbarazzo a nutrire il figlio in pubblico.

Il voucher per l’allattamento

Si è pensato dunque di offrire un sostegno economico alle mamme che allattano al seno per almeno 6 mesi. Si tratta di 200 sterline in buoni acquisto da spendere nei negozi della città. In pratica un buono spesa da 280 euro. Per ora il progetto della durata di un anno è stato organizzato dalle università di Sheffield, Dundee e Brunel, si concluderà a febbraio e sarà corrisposto a 6000 mamme residenti nei quartieri a basso reddito della Gran Bretagna.

Le critiche

Di fronte a questa iniziativa non sono mancate le critiche perché i voucher sembrano obbligare le donne ad allattare anche quando hanno delle difficoltà di tipo fisico, pratico oppure organizzativo. Una forzatura che fa perdere la naturalità all’allattamento al seno. Secondo i critici prima ancora dei voucher sarebbe necessaria una migliore informazione da parte del personale medico o da parte di chi effettua l’assistenza alle neomamme.

In Italia sareste d’accordo con l’introduzione di questo sistema premiante?

Photo Credits | Anita Patterson Peppers / Shutterstock.com

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