20 di prigione per feticidio? Il caso di Purvi Patel e delle gravidanze indesiderate

 

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Può una donna decidere di non diventare mamma? Può una donna andare fuori di testa e uccidere il bambino che ha in grembo? In America la legge che tutela i feti e sottopone a sorveglianza sociale le donne incinte, è sempre più stringente e così capita che Purvi Patel possa essere accusata di feticidio (e non solo) e scontare 20 anni di prigione. 

Sulla vicenda di Purvi Patel ci sono diversi punti oscuri. Proviamo a fare chiarezza su quello che è successo e sui termini del dibattito.

La cronaca del caso di Purvi Patel (Indiana, USA)

Purvi Patel ha 33 anni ed è di origine indiana. Si è presentata sanguinante e con il cordone ombelicale penzolante al reparto di maternità del St. Joseph Regionale Medical Center. Il dottore del pronto soccorso – tenuto a denunciare tutti i sospetti casi di abuso infantile, ha subito chiamato al polizia ma la ragazza, nel vedere arrivare le forze dell’ordine, ha vuotato il sacco spiegando di aver avuto un aborto spontaneo e di aver lasciato il feto nato morto in un cassonetto dell’immondizia vicino ad un centro commerciale. Il medico si è recato sul posto indicato dalla donna, ha rinvenuto il feto e ha decretato la sua morte.

La donna è stata accusata di diverse cose: prima di tutto di aver acquistato online dei farmaci abortivi illegali, poi di feticidio e poi ancora di abbandono del feto, di negligenza in poche parole.

L’assenza di prove

Il caso è molto complesso e la prima cosa che ha fatto indispettire l’opinione pubblica è che i test farmacologici non hanno permesso di riscontare l’assunzione di farmaci abortivi da parte della donna. L’accusa non ha badato a questo particolare, anche se negli USA è punito anche l’uso di sostanze stupefacenti in gravidanza.

Le accuse contraddittorie

Le accuse che hanno portato il giudice alla scelta della pena di 20 anni di reclusione per Parvi Patel sono contraddittorie. Lo fa notare il Guardian spiegando che la negligenza prevede che il feto sia vivo e il feticidio che il feto sia morto. In più ci sarebbe l’assenza di prove rispetto all’uso di farmaci abortivi e l’intenzione non seguita di punire i produttori di questi farmaci. Invece in carcere adesso c’è questa donna.

Voi che pensate della storia di questa donna?

 

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