Venezia 73, i look più volgari del Festival

Cercasi buon gusto e un po’ di stile a Venezia 73. La kermesse cinematografica è stata presa d’assalto da star hollywoodiane, ma anche le solite prezzemoline televisive, modelle, redivive e morte di fama.

Anche quest’anno il red carpet non fa eccezione, e arrivati al giro di boa della rassegna, possiamo stilare la classifica provvisoria dei look peggiori. 

1. Giulia Salemi: la ex concorrente di Pechino Express (in coppia con la madre) conquista il primo posto indossando un abito arancione di Matteo Evandro Manzini (stilista suo amico) lasciando a casa quel che resta della dignità evidentemente. La discussa farfallina di Belen a Sanremo era all’insegna della castità in confronto.

Basta osservare gli spacchi dell’abito che arrivano fino alla vita e che mostrano come la ragazza non indossi biancheria intima (quanto meno tradizionale) mostrando pure il segno del costume.

2. Dayane Mello: la modella brasiliana conquista il secondo posto (ma avrebbe meritato un primo posto ex aequo) con la Salemi.

Scivolone di stile per la modella, ex di Ballando con le stelle, di una bellezza non comune che ha scelto un abito fuxia vaporoso (di Manzini) con stesso spacco più che inguinale che la involgarisce inutilmente quando per esaltare la sua bellezza sarebbe stato sufficiente qualcosa di più sobrio.

VENEZIA 73, IL RED CARPET INAUGURALE

3. Francesca Cipriani: la procace ex pupa, ha esordito accanto a Giovanni Cottone sul red carpet con un Roberto Cavalli che non si faceva mancare nulla strizzandola in pime di struzzo, lustrini, ricami e ampissima scollatura. Tanto da guadagnare con un vistoso look anche la segnalazione del Daily Mail.

 

4. Lola Ponce: non ha certo entusiasmato l’abito raffazzonato, fra trasparenze sandali che non esaltavano certo le gambe, che ha indossato l’Esmeralda di Notre Dame.

I LOOK DI VENEZIA 72

5. Fien Troch: il nome non dirà troppo a molti, ma il look dell’attrice al photocall di Home (tratto da Vanity Fair) è imbarazzante.

Non si sa se siano peggio gli shorts inguinali con tasca a vista stile spiaggia (che mostrano le lunghe gambe) o il fatto che sia abbinato a un terrificante top nero, trasparente, ricamato e pure attillato.