Il balcone d’autunno – Le piante da scegliere

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Balcone fiorito anche nei mesi autunnali? Ma certo! Anche questo piccolo sogno è possibile, l’importante è scegliere le piante più adeguate a climi che diventano via via più rigidi e che possano resistere all’esterno. I colori delle piante e dei fiori autunnali, contrariamente a quello che si pensa, non sono affatto spenti e grigi, ma molto intensi, caldi e screziati. I gialli, i fucsia, gli arancioni e i rossi sono solo alcuni di questi.

I lavori in giardino del mese di ottobre

Vediamo quindi quali sono le piante che si possono utilizzare per trasformare in una macchia di colore il vostro balcone o i davanzali delle vostre finestre.

I lavori in giardino del mese di ottobre – Creare una serra

Una delle piante più promettenti da questo punto di vista è il ciclamino. Si tratta di piante che stanno bene anche al freddo e che non vengono rovinate dalla intemperie del tempo. Solo in caso di neve e freddo molto inteso devono essere portati a riparo. La terra di queste piante deve sempre rimanere un po’ umida per una salute ottimale, ma non devono crearsi dei ristagni di acqua. Il bello dei ciclamini è infine quello che si possono anche conservare da un anno all’altro.

Un’altra pianta che può essere utilizzata in balcone per creare macchie di colore è l’edera, molto resistente, che in autunno assume un bel tono verde cupo. Deve essere mischiata a bacche rosse, come quella della celosia e può essere utilizzata per creare composizione a base di foglie colorate.

L’edera può essere utilizzata anche per creare la base di ghirlande intrecciate.

 

Photo Credit | Thinkstock

Bassa autostima, i 5 segnali che devono far capire che qualcosa non va

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Rebecca Blues, curare la depressione post partum con un’App e i social network

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10 abitudini femminili che portano l’uomo a tradire

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Le donne del Muro Alto, il Teatro sociale delle detenute di massima sicurezza di Rebibbia

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“Le Donne Del Muro Alto” è un nuovo e coraggioso progetto che nasce dalla volontà di proseguire un percorso intrapreso nel 2013 con le detenute della sezione massima sicurezza della Casa di reclusione di Rebibbia. Il primo spettacolo realizzato è stato “Didone, Una storia sospesa”, diretto dalla regista Francesca Tricarico con l’ausilio dell’Associazione Per Ananke con l’intento di favorire la continuità e la diffusione della cultura teatrale all’interno della Casa Circondariale – Casa di reclusione di Rebibbia femminile di Roma.

Grazie al progetto di Per Ananke, alcune detenute di Massima sicurezza di Rebibbia possono partecipare ad un laboratorio teatrale biennale, dove si cerca di porre l’accento sulla funzione terapeutica e pedagogica del teatro, intervenendo sugli aspetti relazionali e sulla cura di sé, ma soprattutto sulla funzione delle prove aperte e dello spettacolo teatrale come possibile strumento di sensibilizzazione e creazione di un ponte tra la realtà del carcere e quella esterna. Infatti, l’attività teatrale è vista come un potenziale agente di cambiamento e miglioramento, attraverso la cooperazione, lo scambio e il libero flusso di emozioni che si ricreano sul palco.

Le donne del Muro Alto, un progetto che necessita del nostro aiuto per vivere

Il progetto è molto importante per il recupero di queste donne dalla vita interrotta, ma richiede un aiuto della società. Infatti, l’associazione necessita di 25.000 Euro entro dicembre 2014, pena il blocco delle attività e la possibilità di continuare il laboratorio per le detenute, con la possibilità per le stesse di uscire dalle proprie celle e confrontarsi con un mondo nuovo attraverso la cultura e il sapere.

Per questo motivo, l’associazione ha deciso di utilizzare il crowdfunding per sostenere sia il progetto, con il coinvolgimento del maggior numero di persone per la salvezza di tale attività, sia la realizzazione del libro Diario di Bordo.

Per ulteriori informazioni, potete scrivere alla mail [email protected] o visitare il sito Perananke.it

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