L’altruismo dei bambini non è legato alla religione

altruismo nei bambini

Il bravo cristiano, si sa, dovrebbe amare il prossimo suo come se stesso. Non basta questo comandamento ad impartire una lezione di altruismo. Anzi, secondo un recente studio pubblicato da Current Biology, i bambini atei sono più altruisti dei bambini religiosi. 

Abbiamo fatto l’esempio del cristianesimo perché è il più conosciuto ma si sa che ogni religione propone un modello di altruismo ai suoi adepti. Purtroppo i dettami che arrivano dall’Alto dei Cieli non sembrano sufficienti a garantire la considerazione dell’altro.

Un team dell’Università di Chicago ha messo sotto la lente d’ingrandimento il comportamento di 1170 bambini, di età compresa tra 5 e 12 anni, di sei Paesi diversi: Stati Uniti, Canada, Giordania, Turchia, Sud Africa e Cina. A questi bambini è stato chiesto di indicare la quantità di adesivi che si sarebbero voluti condividere con una persona anonima della stessa scuola. I bambini arrivavano da famiglie cristiane, musulmane o non religiose. Lo studio ha incluso anche un numero di bambini provenienti da famiglie di religione ebraica, indù, buddista o da famiglie agnostiche.

Quello che i ricercatori hanno osservato è che i bambini diventano più generosi con l’età ma le tendenze altruistiche non sono favorite dall’educazione religiosa nel senso che i figli delle famiglie atee o non religiose sono risultati i più generosi in assoluto.

Un’evoluzione di questo studio vuole che si allarghi il campo di ricerca a bambini da 4 a 8 anni di 14 Paesi diversi: Canada, Cina, Cuba, Colombia, Argentina, Cile, Sud Africa, Turchia, Giordania, Taiwan, Tanzania, Etiopia, Norvegia e Messico. Si cercherà di capire il legame tra religiosità e moralità.

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