Grazia Di Michele: “Il mio pensiero su Amici e Morgan”

La parola a Grazia Di Michele, artista che per molti anni ha rivestito il ruolo di professoressa di canto ad Amici. Da un paio di anni non vi fa più parte e, incalzata sulla vicenda che questa primavera ha visto protagonista Morgan, ecco che cosa ha detto ai colleghi di Blogo:

MORGAN SU FACEBOOK DOPO AMICI 16: “ECCO COME SONO ANDATE LE COSE”

A differenza di X Factor, The Voice e The Winner Is, Amici è un’accademia. Se arrivi alla fase del serale senza aver avuto contatti con i ragazzi è possibile che sia difficile relazionarti sul percorso didattico. Credo sia successo questo. Penso che Morgan abbia attivato il meccanismo che attivava a X Factor: ‘ti do un pezzo fighissimo’ – lui in questo è eccezionale – ‘lo riarrangiamo e vediamo cosa ne viene fuori’. Questo lo puoi fare a X Factor. Noemi ad ogni esibizione cambiava immagine, stile, capelli, non la riconoscevo più. Ad Amici, invece, c’hanno i pigiami e le tute, si lavora sulla personalità interiore, artistica. Di Morgan ho molta stima come artista – che è un parolone che io dico difficilmente. Credo sia entrato in una situazione molto strutturata e non sia riuscito a inserirsi in quella fase. La cosa più difficile è capire la psicologia dei ragazzi, che già dalla prima settimana sono davanti a milioni di spettatori. Per lui può essere una caxxata, ma pensa a cosa vuol dire che ti guarda il paese, la fidanzata, il prete, tua madre, tuo padre, gli amici, i compagni di scuola… Hanno il terrore di sbagliare, il terrore! Nella fase del serale – quando i ragazzi hanno capito come muoversi – non puoi destabilizzarli. Panico? È un’altra cosa, ad Amici il panico dipende dalla paura di sbagliare, di essere eliminato, di fare il duetto con la Mannoia e non averne la forza

 

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