David LaChapelle in mostra a Roma

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Al Palazzo delle Esposizioni torna dopo oltre quindici anni il grande artista fotografo americano David LaChapelle con una delle più importanti retrospettive a lui dedicate. Molte le opere esposte di cui alcune totalmente inedite, altre presentate per la prima volta in un museo e  molte di grande formato.
LaChapelle è noto a livello internazionale per combinare un’originale estetica iperrealistica con profondi messaggi sociali. La sua carriera è cominciata negli Ottanta quando iniziò ad esporre le sue opere nelle gallerie di New York. Dopo aver frequentato la North Carolina School of Arts, si trasferì a New York per iscriversi alla Art Students League e alla School di Visual Arts. E’ lì che il suo lavoro attirò l’attenzione di Andy Warhol, che fu il primo ad offrirgli un incarico professionale.
Le sue fotografie di personaggi famosi su Interview furono accolte positivamente e ben presto si ritrovò a fotografare per numerose riviste di prestigio, arrivando a creare delle memorabili campagne pubblicitarie. Dopo essersi affermato nel campo della fotografia contemporanea, LaChapelle ha ampliato il suo lavoro occupandosi di regia per video musicali (Jennifer Lopez, Aguilera, Moby, Amy Winehouse, Britney Spears), eventi teatrali e documentari. Tra questi c’è anche il fortunato The Red Piano di Elton John, lo spettacolare show del Caesars Palace che ha ideato e diretto nel 2004. Il suo interesse e amore per il cinema l’ha portato a realizzare il cortometraggio documentaristico Krumped, premiato al Sundance e da cui è stato sviluppato il film RIZE, scelto per l’apertura del Tribeca Film Festival nel 2005.
David LaChapelle The Rape of Africa
Roma è stata una città fondamentale nella carriera artistica di LaChapelle. Nel 2006 infatti, durante un soggiorno nella Capitale, il fotografo ha avuto l’ occasione di visitare privatamente la Cappella Sistina. La sensibilità artistica è stata scossa dalla bellezza e dalla potenza dell’arte romana che hanno condizionato la sua produzione successiva. E così proprio nel 2006 ha deciso di ritirarsi dalle scene. Ha voltato le spalle alla mondanità per  vivere in un’isola selvaggia, nel mezzo del Pacifico: “Avevo detto quello che volevo dire”.
La mostra di Roma – dal 30 Aprile al 13 Settembre – è concentrata perciò sui lavori realizzati dall’artista a partire dal 2006, anno di produzione della monumentale serie intitolata “The Deluge”, che segna un punto di svolta  nel suo lavoro. Con la realizzazione di “The Deluge”, ispirato al grande affresco della Cappella Sistina, LaChapelle torna a concepire un lavoro con l’unico scopo di esporlo in una galleria d’arte o in un museo.
Dopo The Deluge, la produzione del fotografo americano si volge verso altre direzioni estetiche e concettuali. Il segnale più evidente del cambiamento è la scomparsa dai lavori seriali della presenza umana: i modelli viventi spariscono e ne sono una prova le serie Car CrashNegative CurrenciesHearth Laughs in FlowersGas StationsLand Scape, fino alla più recente Aristocracy.
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Per permettere al pubblico di conoscere le “origini” del lavoro di LaChapelle degli anni precedenti a The Deluge, è esposta anche una selezione di opere che comprende ritratti di celebrità del mondo della musica, della moda e del cinema.
Le opere di David LaChapelle sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private ed esposte in vari musei, come il  Musée D’Orsay di Parigi, il Brooklyn Museum di New York, il Museum of Contemporary Art di Taipei, il Tel Aviv Museum of Art, the Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e il National Portrait Gallery di Londra.
Foto | sito Palazzo delle Esposizioni

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