Anna Tatangelo si spoglia per la LILT, è polemica

Anna Tatangelo Fb

Anna Tatangelo ha deciso di essere il volto della LILT per lanciare un messaggio sulla prevenzione contro il tumore al seno, ma non appena si è diffusa la foto che la ritrae nuda è esplosa la polemica.

Anna Tatangelo infatti ha posato per la campagna della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori, la troviamo nuda, con le braccia che coprono il seno, ma in molti hanno trovato la scelta di cattivo gusto e la cantante poco adatta a rappresentare il messaggio. Per alcuni è troppo provocante e sexy, una posa quasi da calendario, è esplosa la polemica sul web e come al solito ognuno ha detto la sua. Il Presidente dell’associazione Francesco Schittulli è intervenuto per spiegare la scelta della Tatangelo:

Una campagna di prevenzione non rivolta alle donne malate, ma alle giovani e giovanissime. Quella posa che ha offeso le firmatarie della lettera, sono sincero, è stata voluta perché è un’immagine positiva impegnata a mantenere il proprio stato di salute, di benessere. Non ho mai pensato a una posa da calendario. Quello è un abbraccio che protegge il seno. E ho pensato a una testimonial che possa parlare alle nostre figli.

A criticare la compagna di Gigi D’Alessio ci ha pensato anche Selvaggia Lucarelli, anche una volontaria LILT si è schierata dalla sua parte:

Mi spiace per la Lilt e le sue belle e condivisibili campagne per la prevenzione nella lotta contro i tumori, ma chi ha protestato per questa foto ha mille ragioni. A parte la foto di dubbio gusto con tette strizzate e gli addominali tirati che forse non erano proprio necessari alla causa,visto che si parla di cancro e non di tartaruga, mi permetto solo di aggiungere un’altra cosa. Se hai le tette rifatte per ragioni puramente estetiche, forse non sei la persona più adatta a sostenere la causa e la sensibilità di donne che le tette se le sono dovute ricostruire perchè asportate. Questo non vuol dire che chi è rifatta non possa partecipare alla causa o che abbia fatto qualcosa di male, ci mancherebbe, ma forse, per una ragione di buon gusto e opportunità, come testimonial è più adatta un’altra donna. Un’altra storia. Un altro messaggio. Tutto qui.

Anna Tatangelo

Stanca di sentirsi attaccata, Anna Tatangelo si è difesa così:

Sono dispiaciuta ma anche un po’ indignata per quello che è stato scritto riguardo la mia campagna LILT. Ho sempre pensato che la promozione di una causa così importante per tutti fosse inattaccabile. Mi sbagliavo, perché si è riuscito a fare polemica anche su questo. Non penso che una donna giovane, con gli addominali e con il seno florido come il mio (cit), non possa prestarsi a fare una campagna come quella della LILT. Il tumore riguarda tutti e la prevenzione DEVE interessare tutte le età, soprattutto le ragazze. È fuori luogo che alcune blogger dicano che 28 anni sia una fascia troppo bassa per fare prevenzione. Ricordo che sono stata scelta anche per questo, perché ho 28 anni e sono una donna e una mamma che sostiene uno stile di vita sano per se stessa e suo figlio. Uno degli obiettivi che ho per la LILT, è proprio quello di arrivare ad un pubblico giovane con l’intento di fare campagna anche negli istituti scolastici. Da sempre mi espongo per le donne, su diversi fronti e sono felice di farlo. Ho dedicato una parte importantissima del mio repertorio musicale alle donne, da essere una donna con mogol fino a tematiche per la sensibilizzazione sul tema anoressia e violenza sulle donne. Sono orgogliosa di essere stata scelta dalla LILT, mi dispiace di questa polemica ridicola, apprezzo solo il fatto che se non altro si parlerà tanto di prevenzione.

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