Cannes 2015, il festival prosegue tra applausi e delusioni

Irrational-man_Allen

La filosofia mi ha sedotto da quando ho iniziato a girare film. Da ragazzino, non so perché, ero attratto da quelle che la gente chiama ‘domande esistenziali’. Poi ho iniziato la mia personale ricerca, scoprendo le opere di Ingmar Bergman e studiando filosofi come Nietzsche e Kierkegaard“.

E’ questa la premessa per il ritorno di Woody Allen, che mancava sulla croisette dal 2011 quando apriva la sessantaquattresima edizione con Midnight In Paris. Ritorna a Cannes con un lavoro fuori concorso, Irrational Man, per il quale ha scritturato nuovamente Emma Stone (Magic in the moonlight) e Joaquin Phoenix, reduce dal fortunato Inherent Vice.

L’Irrational Man è un professore di filosofia che ha perso fiducia in se stesso e nel mondo. A metterlo ulteriormente in crisi sarà l’incontro con Jill Pollard, una brillante studentessa.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=5Wf-ouBdYY8]

Grande delusione per The sea of trees, il film che ha segnato il ritorno di un altro grande e amato regista Gus Van Sant (Belli e Dannati, Elephant, Will Hunting) con un cast d’eccezione: Matthew McConaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts.

Accolto con estrema freddezza, la pellicola è già considerata uno dei lavori peggiori di Van Sant. Ambientato ad Aokigahara, un rifugio di spiriti in un bosco giapponese, la storia racconta l’incontro tra Arthur Breenan (Mconaughey) e Takumi (Watanabe).
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7EvlAmCr_14]

Grande sorpresa per l’esordio alla regia di Natalia Portman, che presenta a Cannes il suo A tale of Love and Darkness. Avevo sentito molte storie dai miei nonni, sul loro rapporto con i libri e sull’apprendimento di una nuova linguaMi avevano raccontato del loro rapporto con Israele e con l’Europa. Per questo quando ho letto A Tale of Love and Darkness mi era sembrata una storia troppo familiare che ero interessata ad esplorare“, così commenta l’attrice premio Oscar il suo esordio alla macchina da presa con adattamento del bestseller di Amos Oz in concorso per la Camera d’Or.

Ambientato alla fine del 1940, A tale of love and darkness racconta la storia del giovane Amos e dei suoi genitori Arieh e Fania che lasciano l’Europa durante le persecuzioni, rifugiandosi in Palestina.  Fania (Portman) è una donna estremamente fragile che deve adattarsi ad un paese straniero. In preda ad una forte crisi depressiva, si alienerà dal mondo, illustrando al figlio il potere della letteratura.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1cfvALnaJR0]

Grande successo per il secondo film italiano in concorso: Mia Madre, dodicesima pellicola del regista romano Nanni Moretti che continua ad essere sempre molto apprezzato a Cannes. Mia madre racconta la storia di Margherita (Margherita Buy)  la storia di una regista in crisi (Margherita Buy) divisa fra il set di un film con un attore hollywoodiano (John Turturro) e la madre malata (Giulia Lazzarini), che assiste insieme al fratello premuroso (Nanni Moretti).  A complicare ulteriormente la vita della protagonista, c’è il rapporto con la figlia adolescente (Beatrice Mancini) e una relazione che sta per finire.

Durante la conferenza stampa, il regista si è concesso un piccolo sfogo: “Non saprei dire se il pubblico e la stampa straniera vedano in modo diverso il mio cinema rispetto agli italiani quel che è certo è che fuori dall’Italia si vedono i miei film per quello che sono, senza interferenze. Da noi si finisce per vedere il film pensando al personaggio pubblico Nanni Moretti, alle sue idee politiche, al perché rilascia poche interviste, al tasso di freddezza o calore con cui parlo con i giornalisti. Fuori dall’Italia non è così” e ha continuato “Sono molto contento che ci siano tre film italiani in competizione e altri titoli nostrani in varie sezioni del festivalma la mia impressione è che questo sia ancora il risultato di iniziative individuali di registi e produttori mentre il clima in Italia intorno al cinema, sia come fenomeno industriale che artistico, è sempre molto distratto”.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=q4tQ6VvPPc4]

Foto | Irrational Man movie

Oscar 2015, le pettinature delle star sul red carpet

87th Annual Academy Awards - Arrivals

La notte degli Oscar 2015 è l’occasione perfetta per sbirciare tra le tendenze capelli di quest’anno. Abbiamo infatti sbirciato tra le acconciature delle star apparse sul red carpet e siamo pronte a darvi il nostro parere. In generale pare che i grandi classici siano sempre di moda: lo chignon stretto alla nuca e il raccolto sobrio sono le pettinature più chic che abbiamo visto. Ma c’è anche qualche novità e qualche colpo di scena. Date uno sguardo alla nostra classifica delle migliori e peggiori acconciature viste agli Oscar 2015.

Le migliori pettinature viste agli Oscar 2015

87th Annual Academy Awards - Arrivals

 

Il primo posto per eleganza, sobrietà e perfetto equilibrio tra trucco, capelli e vestito va a Julianne Moore, che dopo essersi aggiudicata l’Oscar per la sua meravigliosa interpretazione nel film “Still Alice”, secondo noi vince anche il primo premio per il beauty look. A seguire tutti i raccolti di questo tipo, che ci ricordano certamente pettinature molto classiche e tradizionali e nonostante possano apparire banali sono sempre adatte a un’occasione mondana come gli Oscar. Si fanno notare anche il raccolto di Marion Cotillard, con il suo leggerissimo ciuffo a onde, e il raccolto laterale di Emma Stone che mescola due grandi trend di stagione: il raccolto laterale e la chioma libera con beach waves, le onde da spiaggia che vanno tanto di moda.

Le peggiori pettinature viste agli Oscar 2015

87th Annual Academy Awards - Arrivals

Tra le peggiori pettinature il primo posto spetta a Dakota Johnson, apparsa con coda di cavallo alta e frangettona spettinata. Quella pettinatura era così trasandata che ci viene il dubbio che Dakota non sia neanche passata dal parrucchiere. Che abbia optato per il fai da te? Sulla stessa scia c’è anche la coda di cavallo tiratissima di Jennifer Lopez, sicuramente un’acconciatura bella ma forse poco adatta all’occasione e all’abito. Vince il premio banalità Jennifer Aniston che non ha fatto neanche lo sforzo di legarsi i capelli. Va bene che quel taglio le sta benissimo, va bene che il ciuffo le addolcisce il viso, vada anche per lo sfoggio dei suoi capelli da sempre definiti stupendi, ma almeno una codina? Una treccina? Un minimo raccolto? La chioma libera ci sembra veramente il massimo dell’ovvietà!

Il nuovo taglio di capelli di Scarlett Johansson

87th Annual Academy Awards - Arrivals

Merita un capito a parte il nuovo taglio di capelli di Scarlett Johansson, apparsa con la chioma completamente rasata ai lati e un grandioso ciuffo sulla zona centrale. Non siamo ancora sicure che sia esattamente quello che si definisce una pettinatura di classe, ma quantomeno questo stile punk ci ha lasciate senza parole.

I migliori look dell’estate 2014, dall’abito di Victoria Beckham al crop top di Emma Roberts

"Edge Of Tomorrow" New York Premiere

Primo giorno di settembre, tempo di promesse, di diete da iniziare e corsi in palestra da frequentare, ma anche un buon momento per i bilanci. Quelli del mondo della moda sono sempre difficili da calcolare, ma la celebrities ci danno una mano con le loro foto ed i loro red carpet. Oggi vi proponiamo quelli che, secondo Lettera F, sono stati i migliori outfit delle star durante l’estate 2014.

Festival del cinema di Venezia, le star scelgono l’abito scuro

Opening Ceremony And 'Birdman' - Premiere - 71st Venice Film Festival

In questi giorni gli appassionati di moda non potranno farsi scappare neanche uno scatto rubato, una posa strategica o un sorriso malizioso delle star sul red carpet del Festival Del Cinema di Venezia. Noi oggi vi mostriamo due outfit che ci hanno piacevolmente colpite, il primo indossato da una celebrità nostrana, il secondo da una diva d’oltreoceano.

Venezia 71, torna la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

festival-venezia-2014

Il 27 agosto si è aperta la 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Festival cinematografico più antico del mondo che si svolge nello storico Palazzo del Cinema del Lido di Venezia, sotto la direzione di Alberto Barbera.

L’evento, che terminerà sabato 6 settembre, vede tre italiani in concorso: Mario Martone con Il Giovane Favoloso, interpretato da Elio Germano e Michele Riondino; Saverio Costanzo con Hungry Herts, che vede come protagonista Alba Rohrwacher; Francesco Munzi con Anime Nere, interpretato da Marco Leonardi e Peppino Mazzotta.

Il taglio del nastro è spettato ad Alejandro Iñárritu con il suo Birdman or The Unespected Virtue of Ignorance (in concorso), pellicola surreale che ha portato in laguna tanti volti noti, come Michael Keaton, Emma Stone, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, e Naomi Watts.

Birdman racconta la storia di un ex stella del blockbuster hollywoodiano, che va a Broadway per cercare di salvare la sua carriera e reinventare la sua immagine con una pièce scritta, diretta e interpretata da lui stesso. Nei giorni che precedono la prima, però, l’attore combatte il suo ego e cerca di conciliare la famiglia, la carriera e se stesso.

Durante la seconda giornata di Venezia 71 è stato presentato il primo film italiano in concorso nella sezione Orizzonti: La vita oscena di Renato de Maria, con Isabella Ferrari, Clement Metayer e Roberto De Francesco, prodotto da Riccardo Scamarcio. La pellicola racconta la storia di un poeta adolescente Andrea, che assiste improvvisamente alla scomparsa della famiglia, prima della madre per un tumore e poi del padre. Andrea si perde e tocca il fondo, ma capisce che proprio la scrittura della sua storia in un nuovo libro, potrà salvarlo.

Tanti i film fuori concorso, come La Trattativa di Sabina Guzzanti, Italy in a day – Un giorno da italiani di Gabriele Salvatores, Huangjin shidai (The golden era) di Ann Hui scelto come film di chiusura della kermesse, e She’s funny that way di Peter Bogdanovich. Proprio quest’ultimo è stato proiettato il terzo giorno, con un’accoglienza molto calorosa sia in sala che in conferenza stanza. Il film racconta la storia di una escort, Isabella Patterson (Imogen Poots) il cui sogno è fare l’attrice e fatalmente incontra, per ragioni professionali, un regista di teatro Arnold Albertson (Owen Wilson) che le offre 30 mila dollari per cambiare vita e coronare il suo sogno.

Il periodo d’oro di Hollywood, quello dei film di John Ford, Ernest Lubitsch, Howard Hawks è finito. Non voglio mordere la mano che non mi dà da mangiare ma il cinema americano vive un periodo di decadenza, dove si fanno solo prequel, sequel, remake, fumettoni e cartoni animati. L’unica domanda che ci si fa è come fare 300 milioni di dollari il primo weekend.

Scherza così Bogdanovich in conferenza stampa, specificando che ha potuto realizzare il film grazie ai due produttori Wes Anderson e Noah Baumbach.

Cast di She’s funny that way

She’s funny that way _Peter Bogdanovich.

QUESTI I FILM PROIETTATI IN OGNI SEZIONE:

Concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale


THE CUT di Fatih Akin

EN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON (A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE) di Roy Andersson

99 HOMES di Ramin Bahrani

GHESSEHA (TALES) di Rakhshan Bani E’temad

LA RANÇON DE LA GLOIRE di Xavier Beauvois

HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo

LE DERNIER COUP DE MARTEAU di Alix Delaporte

PASOLINI di Abel Ferrara

MANGLEHORN di David Gordon Green

BIRDMAN di Alejandro González Iñárritu (Film d’apertura)

3 COEURS di Benoît Jacquot

BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA (THE POSTMAN’S WHITE NIGHTS) di Andrei Konchalovsky

IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone

SIVAS di Kaan Müjdeci

ANIME NERE di Francesco Munzi

GOOD KILL di Andrew Niccol

LOIN DES HOMMES di David Oelhoffen

THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer

NOBI (FIRES ON THE PLAIN) di Shinya Tsukamoto

CHUANGRU ZHE (RED AMNESIA) di Xiaoshuai Wang

 

Fuori Concorso:

WORDS WITH GODS di Guillermo Arriaga, Emir Kusturica, Amos Gitai, Mira Nair, Warwick Thornton, Hector Babenco, Bahman Ghobadi, Hideo Nakata, Álex De La Iglesia

SHE’S FUNNY THAT WAY di Peter Bogdanovich

QIN’ AI DE (DEAREST) di Peter Ho-Sun Chan

OLIVE KITTERIDGE di Lisa Cholodenko

BURYING THE EX di Joe Dante

PEREZ. di Edoardo De Angelis

LA ZUPPA DEL DEMONIO di Davide Ferrario

THE SOUND AND THE FURY di James Franco

TSILI di Amos Gitai

LA TRATTATIVA di Sabina Guzzanti

HUANGJIN SHIDAI (THE GOLDEN ERA) di Ann Hui (Film di chiusura)

HWAJANG (MAKE-UP) di Kwontaek Im

THE HUMBLING di Barry Levinson

O VELHO DO RESTELO (THE OLD MAN OF BELEM) di Manoel De Oliveira

ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI di Gabriele Salvatores

IM KELLER (IN THE BASEMENT) di Ulrich Seidl

THE BOXTROLLS di Anthony Stacchi E Annable Graham

NYMPHOMANIAC VOLUME II (LONG VERSION) DIRECTOR’S CUT di Lars Von Trier

 

Orizzonti:

THEEB di Naji Abu Nowar

KREDITIS LIMITI (LINE OF CREDIT) di Salome Alexi

SENZA NESSUNA PIETÀ di Michele Alhaique

CYMBELINE di Michael Almereyda

LA BAMBINA (BACHE) di Ali Asgari

IO STO CON LA SPOSA di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry

LIFT YOU UP di Ramin Bahrani

FERDINAND KNAPP di Andrea Baldini

DA SHU (GREAT HEAT) di Tao Chen

LA VITA OSCENA di Renato De Maria

NEAR DEATH EXPERIENCE di Benoît Delépine, Gustave Kervern

RÉALITÉ di Quentin Dupieux

ICH SEH / ICH SEH (GOODNIGHT MOMMY) di Veronika Franz, Severin Fiala

MADEMOISELLE di Guillame Gouix

CASTILLO Y EL ARMADO di Pedro Harres

JAYUEUI ONDUK (HILL OF FREEDOM) di Sangsoo Hong

BYPASS di Duane Hopkins

PAT – LEHEM (DAILY BREAD) di Idan Hubel

THE PRESIDENT di Mohsen Makhmalbaf (Film d’apertura)

YOUR RIGHT MIND di Ami Canaan Mann

BELLUSCONE, UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco

L’ATTESA DEL MAGGIO di Simone Massi

NABAT di Elchin Musaoglu

3/105 di Avelina Prat, Diego Opazo

HEAVEN KNOWS WHAT di Josh Safdie, Ben Safdie

MARYAM di Sidi Saleh

ARTA (ART) di Adrian Sitaru

TAKVA SU PRAVILA (THESE ARE THE RULES) di Ognjen Svilicic

ERA APOCRYPHA di Brendan Sweeny

COURT di Chaitanya Tamhane

CAMS di Carl-Johan Westregård

FI AL WAQT AL DAE’A (IN OVERTIME) di Ramin Yasin

 

Foto| Getty images, Labiennale.com

Il nuovo taglio di capelli di Emma Stone, e i suoi migliori hair look…

nuovo taglio di capelli di Emma Stone

Ci piace tantissimo Emma Stone! Così tanto che troviamo sia stata una delle migliori apparizioni sul red carpet della Mostra del Cinema di Venezia di questi giorni. Assodato che lei è proprio bellissima e bravissima, ci chiediamo però cosa abbia di speciale questo nuovo taglio di capelli, tanto da far impazzire il popolo web dei suoi numerosi fan. Cerchiamo di analizzare nel dettaglio: si tratta di un bob retto, con le punte un pizzico più lunghe rispetto ai capelli sulla nuca. Il ciuffo è lungo e corposo e ricade lateralmente dando ulteriore dolcezza al viso, già di per sè angelico, della Stone. Il colore è la vera novità. E’ un rosso rame dall’aspetto molto naturale che si sposa benissimo con l’incarnato rosato dell’attrice e che di certo la valorizza di più del biondo che eravamo soliti vedere. Una scelta davvero azzeccata!

Vi ricordate la presentazione del film “The Amazing Spiderman”? Emma Stone aveva ancora capelli lunghi e di colore bondo platino, con radici più scure per dare profondità. E ricordiamo benissimo anche le altre sfumature del biondo cenere e i giorni in cui si presentava alle varie occasioni mondane con raccolti molto chic, spettinati, di un colore rosso rame scuro, perfetto per evidenziare il colore verde degli occhi.

A noi piace molto sia quando porta un make up delicato, con guance rosate e labbra nude, per un effetto bonne minne, sia quando osa con lo smokie eyes, il bronzer metallizzato o il lipstick rosso intenso. Ma sui capelli non abbiamo dubbi: il taglio corto a caschetto le dona molto, il colore rosso è perfetto. Insomma, promossa a pieni voti!

Photo Credit| Getty Images

Venezia 71, i migliori beauty look del red carpet di apertura

Opening Ceremony And 'Birdman' - Premiere - 71st Venice Film Festival

La 71esima Mostra del Cinema di Venezia si è ufficialmente aperta ieri con l’anteprima di Birdman di Inarritu e sul primo red carpet del festival si sono avvicendate non poche attrici e modelle pronte a contendersi i flash dei fotografi.

Chi sono state le migliori a sfoggiare beauty look invidiabili e possibilmente da imitare?