Matrimonio religioso: presenza testimoni e requisiti

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Il ruolo dei testimoni di nozze è fondamentale in tutti i matrimoni, in quelli religiosi come in quelli civili. I testimoni sono coloro che attestano formalmente, e quindi anche giuridicamente, che il matrimonio è avvenuto regolarmente e che gli sposi hanno espresso il loro consenso voluto e libero. Il loro numero minimo è di due testimoni in tutto, quindi un testimone per lo sposo e uno per la sposa. Niente però vieta che ci siano più testimoni, infatti in genere sono 4 in totale, due per parte. La presenza di testimoni in numero maggiore a 4 è consentita ma in questo caso solo 4 potranno firmare l’atto pubblico, mentre gli altri saranno soltanto figure simboliche.

C’è in generale un pochino di confusione rispetto ai requisiti che dovrebbero avere i testimoni di nozze. Il testimone di un matrimonio cattolico non è un padrino o una madrina di Battesimo o Cresima, dunque non deve per forza essere credente o battezzato perchè il suo ruolo è solo giuridico e in nessun modo religioso. Gli unici requisiti richiesti sono il possesso della cittadinanza italiana e la maggiore età, insieme all’ovvia regola che i testimoni devono essere capaci di intendere e di volere perchè devono appunto testimoniare che gli sposi abbiano dato il loro consenso libero. Qualunque sia la loro condizione di vita privata, che siano sposati civilmente, separati, divorziati, questa non è assolutamente influente ai fini dello svolgimento del compito del testimone, ma semmai pregiudica la loro possibilità di partecipare al rito dell’Eucarestia durante la cerimonia. Neanche il credo religioso è una condizione influente.

 

giusto convertirsi amore

E’ giusto convertirsi per amore?

coppia che legge

E’ giusto convertirsi per amore? E’ una domanda che spesso le donne si pongono. Per quanto si voglia pretendere di ignorarla, in alcuni casi la religione occupa nelle nostre vite uno spazio molto più grande di quello che dovrebbe avere e la sua presenza porta talvolta le coppie a rivedere addirittura i loro piani di impegno l’uno con l’altro. Prendiamo il matrimonio ad esempio.

Make up estate 2014, I’m il nuovo rossetto Pupa

imPer l’estate 2014 Pupa punta l’attenzione sul potere seduttivo delle labbra lanciando il nuovo, nuovissimo I’m, un rossetto che presenta due precise caratteristiche: il colore puro e la luminosità assoluta. Il nuovo rossetto I’m garantisce un effetto piuma e un confort mai provato declinato addirittura nella bellezza di 40 colori catalogati in 4 diverse sezioni. Ce ne è davvero per tutti i gusti.

Cani abbandonati, ecco cosa fare durante il primo soccorso

cani abbandonati

Sono oltre sessantamila i cani abbandonati o lasciati nei canili e nei rifugi italiani nel corso del 2013, con un incremento di circa il 30% rispetto agli anni precedenti, secondo quanto riportato dalla Lega Nazionale per la difesa del Cane.Tra le vittime di questo comportamento scellerato ci sono anche pesci, tartarughe, criceti e pappagalli.

Nonostante le numerose campagne pubblicitarie finalizzate a contrastare questo fenomeno e l’attenzione sempre maggiore da parte dei media, non è si è ridotta la percentuale degli abbandoni estivi.

Ma come bisogna comportarsi se troviamo un animale, per esempio un cane, abbandonato?

Il cane abbandonato, secondo quanto spiegato dalla Lega nazionale per la difesa del Cane, è spaesato e si muove in modo confuso. Bisogna avvicinarsi sempre con cautela all’animale senza spaventarlo ulteriormente, perché potrebbe avere una reazione aggressiva. Un ottimo modo per conquistare la sua fiducia è l’offerta di acqua e cibo.

La prima azione da compiere è la richiesta di intervento della Polizia Locale, che una volta giunta sul posto, verificherà le condizioni dell’animale e la presenza del microchip. Sarà compito della polizia condurre l’animale in un canile convenzionato. Trascorsi dieci giorni senza il riconoscimento di un proprietario, sarà possibile adottare la piccola vittima.

Nel caso in cui si ha di fronte un animale abbandonato e ferito, bisogna sempre richiedere l’intervento della Polizia Locale che provvederà a chiamare subito il Servizio Veterinario Asl competente territorialmente o il medico veterinario, tenuto a fornire assistenza 24 ore su 24. Se la vittima dell’abbandono richiede un soccorso “difficile” – cunicolo, albero o tetto – sarà necessario chiamare i vigili del fuoco al numero 115.

Infine, è possibile anche che la vittima sia stata abbandonata e maltrattata. In questo caso è necessario recuperare il maggior numero di prove (foto, video e testimonianze) e denunciare il maltrattamento presso una forza di Polizia.

Bisogna ricordare che l’abbandono di animali è un reato secondo l’articolo 727 del Codice Penale.

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.

Chi assiste a un abbandono deve denunciarlo alle autorità giudiziarie. Nel caso in cui non sia possibile risalire all’identità dei colpevoli, bisogna salvare le piccole vittime con delle semplici azioni e un po’ di buonsenso. Foto| Thinkstock

Cambio stagione – Come lavare a mano le coperte e la lana

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I giorni dell’estate, con un po’ più di tempo a disposizione e un clima decisamente più mite, invitano a dedicarsi a quei lavori di casa che si fanno per lo più all’aria aperta. Come i grandi lavaggi tipici del cambio di stagione. Se non l’avete ancora fatto, infatti, potrete dedicarvi in questo periodo al lavaggio di rito delle coperte e delle sovraccoperte di lana prima di riporle in modo definitivo. 

Dipendenza da cellulare, a soffrirne sono soprattutto le donne

donna che parla al telefono

La dipendenza da cellulare è considerata una patologia a tutti gli effetti, oltretutto anche in forte espansione: sono sempre di più, infatti, le persone che non riescono a staccarsi dal proprio telefonino e che, in qualsiasi momento, se lo portano dietro nemmeno fosse un figlioletto da accudire.