Laura Boldrini applaude le donne volontarie contro l’ebola

Tanta stima per le donne, volontarie e infermiere, che in queste settimane stanno lavorando con grande cuore in Africa, per evitare la morte a tutte quelle persone, e sono tantissime, colpite dal micidiale virus dell’ebola. Laura Boldrini, presidente della Camera, conta di ospitarle martedì 9 dicembre alla Camera per dare loro quella visibilità che meritano e, allo stesso tempo, cercare di abbattere quel muro di indifferenza che tuttora esiste ed è forte.

ITALY-POLITICS

In una lettera aperta scritta a IODonna, Laura Boldrini tesse le lodi di tutte quelle donne che hanno sconfitto la paura lasciando prevalere l’amore per il prossimo e che, per questo motivo, sono volate dall’altra parte del mondo per quella che è una vera e propria missione salva-vita in Liberia, Sierra Leone e Guinea. L’inizio della lettera scritta da Laura Boldrini sottolinea proprio il grande impegno profuso da infermiere e volontarie per aiutare il prossimo.

Nei circa venticinque anni di servizio nelle agenzie delle Nazioni Uniti non dimenticherò mai l’entusiasmo e l’abnegazione di tanti operatori umanitari che hanno conosciuto la durezza della vita nei posti più difficili e maggiormente dimenticati del pianeta. Professionisti di tante nazionalità diverse che avevano fatto una scelta di vita.  I momenti più scoraggianti per tutti noi arrivavano quando i tragici accadimenti di cui eravamo testimoni non scalfivano il muro dell’indifferenza: il mondo chiudeva gli occhi e preferiva non vedere. Il nostro lavoro continuava, ma quel silenzio rendeva ancora più difficile reperire le risorse necessarie per far fronte ai bisogni delle popolazioni colpite. Oggi, nel ruolo di Presidente della Camera, sento forte il dovere di dare non solo voce a queste testimonianze, ma anche il riconoscimento che meritano

E proprio per questo motivo che Laura Boldrini ha deciso dunque di ospitare una rappresentanza di tutte le donne volontarie alla Camera martedì 9 dicembre. Lo spiega bene la Presidente della Camera che vuole abbattere il muro dell’indifferenza di chi pensa che tanto le cose brutte succedono sempre e solo agli altri.

Martedì prossimo alla Camera prenderà la parola l’Italia dei medici e degli infermieri che in Liberia, Sierra Leone e Guinea portano impegno, grande professionalità ed esperienza. L’Italia degli operatori che, per partire, non devono solo sfidare le proprie legittime paure, ma anche quelle di parenti e amici che consigliano loro di non andare perché quando torni ci infetti tutti. Ma anche l’Italia dei ricercatori che dai loro laboratori cercano di debellare il virus. Un’Italia il cui valore le istituzioni hanno il dovere di riconoscere

Tutti uniti a favore del prossimo, dunque, per aiutare quelle persone più bisognose che al momento si trovano costrette a lottare tra la vita e la morte, colpite da un virus che non sembra intenzionato a lasciare scampo. Una epidemia, quella dell’ebola, che ha già costretto alla morte moltissime persone. Servono cure e persone dal cuore grande per dare nuova speranza a coloro che adesso stanno lottando. In questo quadro trovano spazio le donne, forti, coraggiose e dal cuore grande, pronte a sfidare qualsiasi avversità in nome del bene.

Photo Credits | Getty Images

 

 

Lascia un commento