Le 5 gaffe di Paolo Ruffini ai David 2014

Paolo Ruffini e Sophia Loren

Sarà che il pubblico dei David se la tira, che ha un po’ di spocchia, come accusa lui, ma Paolo Ruffini alla conduzione di una serata del genere non ci stava affatto bene.

Non che sia necessario essere sempre seri ed impostati, ma per cerimonie come questa, un minimo di eleganza sarebbe gradita, perché le volgarità in toscanaccio oltre ad avere un po’ stancato, specie quando pronunciate da Paolo Ruffini, non fanno ridere molta gente.

Salito sul palco per la cerimonia dei David di Donatello, Paolo Ruffini è stato messo sotto torchio subito dopo la serata, in primis per aver dato della “topa meravigliosa” a Sophia Loren. Lei è rimasta senza parole, per poi confermargli che aveva fatto una “bischerata” e prendendolo in giro per il suo accento.

E’ quello che ha fatto anche Paolo Virzì, uno dei vincitori più grandi della serata per “Il capitale umano“, che Ruffini lo conosce bene. Ha deciso però di incalzarlo proprio per i suoi modi poco raffinati e il linguaggio sempre volgarissimo, in cui si alternano “boia deh” e parolacce di ogni genere:

Modera il lessico, io capisco tutto perchè parlo le lingue, ma a te poi ti devono sottotitolare, fai le cose a modino.

Intervistato nella trasmissione radiofonica La Zanzara, Paolo Ruffini ha dimostrato di non aver preso bene le critiche che gli sono state rivolte e sul discorso Loren ha dichiarato:

Non credo di aver fatto gaffe, sulle tematiche importanti, quando si è parlato delle persone scomparse, non c’è stato alcun problema. E poi, insomma, a Livorno le dive si trattano così.

A Livorno avranno determinati modi, ma a guardarlo l’altra sera c’era tutta l’Italia e saremo tutti d’accordo sul fatto che nè una diva nè una donna qualunque andrebbe trattata con cotanta poesia. Anche Marco Bellocchio non è stato gentilissimo nei confronti di Ruffini, che ha parlato della retrospettiva dedicata al regista al Moma, ma lui ha replicato che negli USA lo hanno già scoperto da tempo.

Paolo Sorrentino, che di certo non brilla per simpatia, ha criticato sottilmente (ma non troppo) i film a cui partecipa Paolo Ruffini, tra cinepanettoni e opere prime il tasso di demenzialità e volgarità è piuttosto elevato. Ma in pole position c’è Valerio Mastandrea, che ha zittito il comico toscano con un piccolo monologo:

Un applauso per Paolo che ci ha provato e non ci è riuscito. Valerio, un David… quanto può cambiare la vita di un attore? Un David non lo so, ma presentarlo può cambiare la carriera di chiunque.

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