Cinecittà World e Magic Campus, lo spettacolo di Magia nel parco dedicato al Cinema

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Arrivano l’illusione e la magia a Cinecittà World, il primo parco a tema italiano dedicato al Cinema e disegnato dal tre volte premio Oscar Dante Ferretti. Domenica 21 Dicembre il Parco divertimenti ospiterà il talent per giovani prestigiatori Magic Campus dove cinema, divertimento, entertainment e magia si fonderanno in uno show giovane e di alto livello allo stesso tempo.

Il Magic Campus, laboratorio di talenti della prestigiazione, da sempre è testimone del connubio tra la settima arte e la magia. La manifestazione, infatti, vuole essere un omaggio al fortunato sodalizio tra le due arti, che terminerà con l’assegnazione del primo premio Cinema & Magia.

Tante le affinità e le contaminazioni tra i due campi artistici, nomi che si sommano ad altri importanti della memoria: Orson Welles, Tony Curtis e il loro inizio come prestigiatori, il grande manipolatore Channing Pollock nell’Europa di Notte di Alessandro Blasetti, il mago Gabrielli in scena ne I bambini ci guardano di Vittorio De Sica, George Melies e il suo fantateatro, Sim Sala Bim di Stan Laurel e Oliver Hardy, e il recente Magic in the Moonlight di Woody Allen.

Il talent si aprirà con una rivisitazione originale di C’era una volta il West della soprano lirica Carla Mazzarella, seguito da un contributo coreografico e teatrale. Lo spettacolo continuerà con il talent di Magia e i giovani concorrenti in scena, che si sfideranno davanti una giuria di produttori cinematografici, registi e prestigiatori,  per vincere un ruolo nel film in produzione e l’accesso al concorso nazionale di Saint Vincent.

Infine, si esibiranno due prestigiatori professionisti con straordinari numeri di magia. Il gran finale sarà un ulteriore omaggio al Parco e al cinema: la premiazione del vincitore di tappa e del Premio Cinecittà World sarà consegnato, infatti, dal Direttore Generale del Parco, Riccardo Capo.

Non perdete la ricca programmazione natalizia di Cinecittà World, visitando il sito del parco cinecittaworld.it.

Foto | Cinecittà world press

10 Film di Natale, cosa vedere al Cinema durante le Feste

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Solo sei giorni al momento più atteso dell’anno: Natale. I problemi delle festività natalizie sono infiniti: come faccio a non ingrassare? Dove vado a Capodanno? Che vestito indosserò? Perché le donne della mia famiglia non capiscono che non so cucinare e non ho alcuna intenzione di imparare? Quale film conviene vedere al cinema dopo il pranzo di Natale?

Ecco, queste sono solo alcune delle domande che vi tormenteranno durante i giorni di festa. Nessuno potrà aiutarvi a trovare la soluzione, perché è una pretesa davvero assurda. Per l’ultimo quesito, però, posso semplificarvi di molto le cose. Dopo aver partecipato alle anteprime stampa delle pellicole in uscita, ho deciso di stilare i 10 Film di Natale 2014 da vedere al cinema durante le vacanze. L’offerta è davvero ampia, avete solo l’imbarazzo della scelta.

Mommy:

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Prima scelta assoluta. Mommy è il quinto film del regista canadese Xavier Dolan, la promessa migliore del cinema internazionale. Dolan, classe 1989 è sinonimo di Libertà. Un regista geniale e libero che a soli 25 anni è riuscito a regalarci una pellicola disarmante grazie alla profondità emotiva e al registro assolutamente personale.

Diane Deprés, mamma single, si ritrova da sola ad allevare Steve, il violento figlio quindicenne. Mentre i due cercano di sbarcare il lunario, una misteriosa vicina di casa offre loro il suo supporto. Insieme, i tre troveranno un nuovo senso di equilibrio e speranza.

Menzione speciale: una delle più belle colonne sonore di sempre. Al cinema dal 4 Dicembre.

Pride:

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Gay, etero e indecisi andate a vedere Pride di Matthew Warchus. Il terzo lungometraggio di Warchus è ambientato nell’estate del 1984, quando Margaret Thatcher è al potere e l’Unione nazionale dei minatori (NUM) è in sciopero. Al Gay Pride di Londra, un gruppo di attivisti gay e lesbiche decide di raccogliere fondi per sostenere le famiglie dei minatori in sciopero. Purtroppo l’Unione sembra imbarazzata a ricevere il loro sostegno. Gli attivisti non si abbattono, decidendo di ignorare l’Unione e trattare direttamente con i minatori. Identificato un villaggio di minatori nel più profondo Galles, partono con un mini bus per fare la donazione personalmente. Comincia così la straordinaria storia di due comunità apparentemente distanti che formano un’ unione trionfante.

Vedere Pride per comprendere i nostri diritti e doveri come uomini e cittadini, senza mai perdere il sorriso sulle labbra. Al cinema dall’11 Dicembre.

Gone Girl – L’Amore bugiardo:

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Ho visto Gone Girl – L’amore bugiardo durante il Festival del Cinema di Roma e sono convinta da allora che meriti il premio “Film dell’Anno 2014”. Ultima pellicola di David Fincher (The Game, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Botton, The social Network), il regista ci regala un thriller dal sapore noir e hitchcockiano, un Vertigo 2.0. con protagonista Nick Dunne (Ben Affleck), che torna nella sua città natale per aprire un bar. Poco dopo sua moglie scompare misteriosamente (Rosamund Pike), nel giorno del quinto anniversario del loro matrimonio, e Nick diventa il sospettato principale della sua sparizione.

Per tutti gli amanti del Brivido. Al cinema dal 18 Dicembre.

Interstellar:

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E’ un film che divide, un film che fa parlare, ma soprattutto un film di Christopher Nolan il Visionario. In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Wes Bentley, David Oyelowo, Matt Damon) sfruttando un wormhole per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le distanze del viaggio interstellare, esplorano nuove dimensioni per il bene dell’umanità.

Vedere Interstellar è essenzialmente un grande atto d’Amore. Non tutti sarete pronti a lasciarvi andare, per questo valutate bene quando vederlo. Al cinema dal 6 Novembre.

Trash:

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Film vincitore della sezione Gala del Festival del Cinema di Roma, diretto da Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader, Molto forte incredibilmente vicino) e tratto dall’omonimo romanzo di Andy Mulligan.

Trash è la storia di Rafael (Rickson Tevez) e Gardo (Luis Eduardo), due ragazzi di quattordici anni che vivono nel quartiere-discarica di Behala e passano le giornate a smistare rifiuti per venderli a peso. Un giorno Rafael trova un borsello di pelle in mezzo all’immondizia, contenente soldi, la carta d’identità di un tale José Angelo (Wagner Moura), una mappa e una piccola chiave. La polizia locale, però, sembra disposta a tutto per recuperare il portafoglio, offrendo una cospicua ricompensa per la restituzione. A questo punto Rafael, Gardo e il loro amico Rato (Gabriel Weinstein) decidono di scoprire i segreti nascosti di quell’oggetto, mettendo in atto una grande rivoluzione con l’aiuto prezioso di due missionari americani Padre Julliard (Martin Sheen) e la sua giovane assistente Olivia (Rooney Mara).

Trash è una favola moderna di matrice kantiana. Un modello di cinema che non intrattiene, ma fa bene all’anima di tutti.

Al cinema dal 27 Novembre.

Lo Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate:

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Tutti abbiamo bisogno di un po’ di Fantasy nella vita. Per fortuna Peter Jackson è tornato in tempo per donarci il terzo capitolo della trilogia cinematografica basata sul libro Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien (preceduto da Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, 2012 e Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, 2013).

Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la Compagnia ha scatenato una forza letale nel mondo. L’ira del drago si abbatte su uomini, donne e bambini di Pontelagolungo. Intanto, nuovi pericoli incombono su Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani. Il grande nemico Sauron ha inviato legioni di orchi sulla Montagna Solitaria per un attacco furtivo. Le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare ancora una volta per la sua vita e quella dei suoi amici nell’epica Battaglia delle Cinque Armate.

Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate non ha bisogno di consigli, perché sarete già in tanti ad aspettarlo. E Lodi Lodi Lodi a Thorin che ci ha fatto innamorare tutte.

Jimmy’s Hall:

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E’ una storia di Amore e Libertà diretta da Ken Loach.

Nel 1921 Jimmy Gralton costruisce una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un punto di riferimento per i giovani, dove incontrarsi ma soprattutto ballare. Il locale diventa sempre più affollato, finché la sua popolarità arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere. Dieci anni dopo, durante la Grande Depressione, Jimmy ritorna per prendersi cura della madre. Tra le pressioni dei giovani del posto e la povertà che affligge la sua comunità, Jimmy decide di riaprire la sala, consapevole delle difficoltà che dovrà riaffrontare.

Un film per gli ultimi romantici, al cinema dal 18 Dicembre.

 Storie pazzesche:

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Un mondo dove regna lo stress, la depressione e le ingiustizie. Un mondo dove alcune persone non reggono tutto questo ed esplodono, diventando i protagonisti dell’ultima pellicola di Damián Szifron (no, non è un film di Pedro Almodovar). Sei storie intrise di violenze e frustrazioni che conducono i personaggi alla follia, seguita dal piacere inspiegabile di aver rotto tutti gli schemi e le convenzioni.

Un film argentino dai toni grotteschi e le battute esilaranti. Al cinema dall’11 Dicembre.

Magic in the moonlight:

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Woody Allen proprio non ne vuole sapere di prendersi un periodo di riposo. Ed ecco che anche quest’ anno ci dona una nuova commedia romantica con un cast molto assortito: Eileen Atkins, Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater, Simon McBurney e Emma Stone. Negli anni Venti, un celebre mago del palcoscenico (Colin Firth) viene sconvolto dall’incontro con una giovane donna molto attraente (Emma Stone) che sostiene di essere una medium.

Woody strizza abbondantemente l’occhio a Midnight in Paris per dialoghi, costumi, scenografia e musica. Il tema è quello su cui ha costruito un’intera carriera: l’Amore. Un sentimento che si pone su una linea sottile tra magia ed illusione.

Commedia romantica per tutti. Al cinema dal 4 Dicembre.

Big Eyes:

BIGEYES

E’ l’incredibile storia vera di una delle più leggendarie frodi artistiche della storia. A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, il pittore Walter Keane (Christoph Waltz) raggiunse un enorme e inaspettato successo, rivoluzionando la commercializzazione dell’Arte con i suoi enigmatici ritratti di bambini dai grandi occhi. Finché non emerse una verità tanto assurda quanto sconvolgente: i quadri non erano opera di Walter, ma di sua moglie Margaret (Amy Adams). La fortuna di Keane era costruita su una bugia enorme, cui tutto il mondo aveva creduto.

Una storia incredibile da sembrare inventata e perfetta per essere raccontata da Tim Burton, che torna alla regia dopo due anni (Dark Shadows, 2012). Questa volta, però, Burton adotta un registro lontano dalle inquietudini cui siamo abituati. Una storia forte che scorre veloce senza forti carichi emotivi, ma che coinvolge fortemente grazie ai due grandi protagonisti: Amy Adams e Christoph Waltz.

Un film che ci porta a chiedere se è l’Arte che imita la Vita o la Vita che imita l’Arte. Dal 1 Gennaio al cinema.

E adesso? Cosa andrete a vedere?

10 motivi per scegliere un fidanzato 40enne

uomo 40enne

Donne single e alla ricerca disperata di un fidanzato per cominciare a mettere su famiglia, che generalmente è quello a cui aspirano un po’ tutte, anche quelle che fanno finta di non essere troppo interessate. Insomma se ancora non vi sieta accasate, vi sarete poste un milione di volte la classica domanda del perché. Ma vi siete mai domandate che tipo di uomo vorreste? Appurato che il principe azzurro non esiste, ecco che possiamo però passare ad analizzare pregi e difetti ci ciascuna categoria di uomo (ventenne, trentenne, quarantenne). Vediamo 10 motivi per scegliere un fidanzato 40enne.

I trend del 2014 secondo Google e Youtube – video

2014 mix

Il 2014 sta ormai volgendo al termine e questo è certamente il miglior momento per tirare le somme riguardo questi ultimi 12 mesi, prima che il 2015 ci investa con la sua energia e la sua carica, con la sua voglia di migliorare le cose e sentirci vivi. Come ogni anno Google ha stilato lo zeitgeist, mostrandoci la classifica delle 10 parole più  cercate sul web nel nostro paese, quest’anno però è in buona compagnia. YouTube infatti non è stato da meno ed ha realizzato un interessantissimo video che riassume alla perfezione tutte le tendenze (musicali e non) dell’anno che sta per concludersi.

Le app per Ios più scaricate del 2014

Black Friday Shopping Begins On Thanksgiving Evening

Smartphone e tablet sono diventati un naturale prolungamento delle nostre mani, li utilizziamo quotidianamente e certamente più volte al giorno. Scattiamo fotografie, giriamo piccoli video, contattiamo i nostri amici e annotiamo i nostri appuntamenti. Tutto questo però era già possibile prima dell’avvento delle ultime tecnologie, adesso la vera differenza la fanno le app che scegliamo di scaricare. Gratuite o a pagamento, queste applicazioni sconvolgono l’utilizzo del nostro smartphone, rendendolo unico da persona a persona.

Beyoncé, il cortometraggio Yours and Mine per celebrare l’anniversario del visual album

 

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Lo scorso 12 dicembre è stato un giorno speciale per i fan di Beyoncé. Ad un anno esatto dall’uscita del visual album Beyoncé, ecco che la cantante ha sorpreso nuovamente i suoi fan, senza nessun preavviso, con l’uscita del documentario Yours and Mine.

Un documentario di 12 minuti con immagini inedite provenienti dai video del suo ultimo album e un racconto di Beyoncé stessa sulla sua vita, i suoi pensieri e i suoi affetti.

A volte vorrei essere una perfetta sconosciuta che cammina per strada come chiunque altro.
Prima di diventare famosa ero una ragazza sulla collina con la chitarra.
Ero la ragazza che voleva panorami meravigliosi della spiaggia e ora che sono famosa è davvero molto difficile fare cose semplici.
Mollare tutto penso che sia la cosa più difficile, ma mia madre mi ha sempre insegnato a essere forte e a non fare mai la vittima, a non tirare mai fuori scuse o non aspettarmi mai che gli altri mi diano cose che so che posso fare da sola.
Ho dei sogni e penso di avere il potere per far sì che quei sogni si avverino.
Quando sei famosa, nessuno ti guarda più come un essere umano.
Diventi proprietà del pubblico.
Non è affatto così.
Non potete capire chi sono.
Solo io posso capire chi sono.
Sono complicata, sono cresciuta con molti conflitti e traumi, ne ho passate tante, come tutti.
La mia evasione è sempre stata la musica e sono molto fortunata che ora rappresenti il mio lavoro.
Ma se raggiungessi tutte queste cose e non avessi nessuno con cui condividerle, non avrebbe alcun valore.
Sai, hai bisogno di qualcosa di vero, affinché tutte queste cose significhino qualcosa.
Hai quel qualcosa che è lì, presente per sempre.
Qualcosa di invisibile.
Sono cresciuta vedendo mia madre che provava a proteggere tutti e faceva sentire tutti a proprio agio.
Ho sempre sentito che risolvere i problemi era il mio lavoro.
Quella che si occupa della gente.
Ma non ho più paura dei conflitti e non penso che una lite sia una cosa negativa.
Perché so che quando cresci, impari un po’ di cose e non hai più paura di lasciarti andare, non hai più paura di quello che non conosci.
Non hai più paura di andare in determinate parti del corpo, della mente, dell’anima, che ti facevano sentire a disagio.
Inizia tutto così, se riesci a guardarti allo specchio e a dire ‘mi piace questa persona’.
Se nella mia vita non avessi subito delle esperienze dolorose, non sarei io.
Mi sento come se il mio corpo fosse in prestito e questa vita è solo temporanea.
Vedo il corpo dei miei amici che si deteriora e vedere qualcuno che ci passa sopra con grazia mette tutto in prospettiva.
Non ci valorizziamo abbastanza, soprattutto i giovani non apprezzano davvero quanto sia meraviglioso il nostro corpo.
Sono sempre stata molto molto precisa e molto pignola, molto pignola riguardo a quello che faccio col mio corpo e con chi lo voglio condividere. Le persone pensano di perdere qualcosa quando si sposano ma non deve essere così, non c’è niente di più emozionante di avere uno spettatore nella tua vita.
Mi considero sempre una femminista, altrimenti avrei sempre paura di quella parola perché la gente ne dice tante, quando onestamente è molto semplice: è una persona che crede nell’uguaglianza tra uomini e donne. Uomini e donne si bilanciano l’uno con l’altra e dobbiamo arrivare a un punto in cui apprezzandoci siamo a nostro agio.
Ho molto empatia per gli uomini, per la pressione che subiscono e per la cultura in cui sono nata, specialmente per gli uomini afro-americani.
Ho la stessa empatia per le donne e per le pressioni che subiamo.
Una donna deve dare molto ai suoi figli.
Mi considero un’umanista.
Non tutti sono bravi in tutto, va bene dipendere da qualcuno.
Effettivamente è quello dovremmo fare. Dovremmo dipendere l’uno dall’altra. E quando trovi la persona di cui ti fidi e che ami e che senti che ti rispetterà e prende tutta la merda che hai dentro e la stravolge e fa uscire il meglio di te, ti nutre.
È la cosa più forte che tu possa sentire nella tua vita.
La felicità proviene da te. Nessun altro può renderti felice, sei tu che rendi felice te stesso.
E una cosa certa è l’amore che ho per la musica, per mio marito, per mia figlia.
È qualcosa che durerà oltre la mia vita.” 

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=0w2zUPjys2M]

Foto, Video e  Fonte | Beyonce Tribe Italia

Eutanasia legale, video-appello al Parlamento per la legalizzazione dell’eutanasia

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Sono ottantamila le persone che hanno sottoscritto la proposta di legge nei Comuni, nei banchetti e sul sito www.eutanasialegale.it.

È la prima volta che un gruppo così ampio di malati, personalità, medici, infermieri si uniscono per dare voce e volto a una grande questione sociale: la libertà di scegliere come morire. Chiamando in causa i parlamentari e l’inerzia delle istituzioni, i protagonisti del video indicano la speranza in un’altra politica, capace di occuparsi di vita e libertà più che di affari e potere, commenta così Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e promotore della campagna Eutanasia Legale.

Ed ora, proprio a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per la liceità dell’eutanasia e del testamento biologico depositata dall’Associazione Luca Coscioni nel settembre 2013 e mai discussa dalle commissioni competenti, ecco che arriva un video-appello di 200 secondi con ben 70 protagonisti tra medici, malati, infermieri, cittadini e personalità del mondo della scienza, della cultura, del giornalismo e dello spettacolo (come Mara Maionchi, Maurizio Costanzo, Roberto Saviano, Rocco Papaleo, Umberto Veronesi e Mina Welby). Ogni di loro pronuncia una frase, ogni di loro si schiera a favore della liceità dell’eutanasia anche in Italia.

 

Di seguito il collegamento link del video-appello Eutanasia legale 

I nomi da bambini più diffusi in Italia

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Fino a qualche anno fa i nomi più diffusi per un bambino e una bambina erano Francesco e Giulia. Ma negli anni le cose cambiano, si generano nuove mode e così, se Francesco resta il nome più comune tra i maschietti dello Stivale, per le femminucce a Giulia si preferisce il più aulico Sofia. Ecco qualche consiglio per scegliere il nome del vostro bambino.