10 Film di Natale, cosa vedere al Cinema durante le Feste

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Solo sei giorni al momento più atteso dell’anno: Natale. I problemi delle festività natalizie sono infiniti: come faccio a non ingrassare? Dove vado a Capodanno? Che vestito indosserò? Perché le donne della mia famiglia non capiscono che non so cucinare e non ho alcuna intenzione di imparare? Quale film conviene vedere al cinema dopo il pranzo di Natale?

Ecco, queste sono solo alcune delle domande che vi tormenteranno durante i giorni di festa. Nessuno potrà aiutarvi a trovare la soluzione, perché è una pretesa davvero assurda. Per l’ultimo quesito, però, posso semplificarvi di molto le cose. Dopo aver partecipato alle anteprime stampa delle pellicole in uscita, ho deciso di stilare i 10 Film di Natale 2014 da vedere al cinema durante le vacanze. L’offerta è davvero ampia, avete solo l’imbarazzo della scelta.

Mommy:

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Prima scelta assoluta. Mommy è il quinto film del regista canadese Xavier Dolan, la promessa migliore del cinema internazionale. Dolan, classe 1989 è sinonimo di Libertà. Un regista geniale e libero che a soli 25 anni è riuscito a regalarci una pellicola disarmante grazie alla profondità emotiva e al registro assolutamente personale.

Diane Deprés, mamma single, si ritrova da sola ad allevare Steve, il violento figlio quindicenne. Mentre i due cercano di sbarcare il lunario, una misteriosa vicina di casa offre loro il suo supporto. Insieme, i tre troveranno un nuovo senso di equilibrio e speranza.

Menzione speciale: una delle più belle colonne sonore di sempre. Al cinema dal 4 Dicembre.

Pride:

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Gay, etero e indecisi andate a vedere Pride di Matthew Warchus. Il terzo lungometraggio di Warchus è ambientato nell’estate del 1984, quando Margaret Thatcher è al potere e l’Unione nazionale dei minatori (NUM) è in sciopero. Al Gay Pride di Londra, un gruppo di attivisti gay e lesbiche decide di raccogliere fondi per sostenere le famiglie dei minatori in sciopero. Purtroppo l’Unione sembra imbarazzata a ricevere il loro sostegno. Gli attivisti non si abbattono, decidendo di ignorare l’Unione e trattare direttamente con i minatori. Identificato un villaggio di minatori nel più profondo Galles, partono con un mini bus per fare la donazione personalmente. Comincia così la straordinaria storia di due comunità apparentemente distanti che formano un’ unione trionfante.

Vedere Pride per comprendere i nostri diritti e doveri come uomini e cittadini, senza mai perdere il sorriso sulle labbra. Al cinema dall’11 Dicembre.

Gone Girl – L’Amore bugiardo:

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Ho visto Gone Girl – L’amore bugiardo durante il Festival del Cinema di Roma e sono convinta da allora che meriti il premio “Film dell’Anno 2014”. Ultima pellicola di David Fincher (The Game, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Botton, The social Network), il regista ci regala un thriller dal sapore noir e hitchcockiano, un Vertigo 2.0. con protagonista Nick Dunne (Ben Affleck), che torna nella sua città natale per aprire un bar. Poco dopo sua moglie scompare misteriosamente (Rosamund Pike), nel giorno del quinto anniversario del loro matrimonio, e Nick diventa il sospettato principale della sua sparizione.

Per tutti gli amanti del Brivido. Al cinema dal 18 Dicembre.

Interstellar:

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E’ un film che divide, un film che fa parlare, ma soprattutto un film di Christopher Nolan il Visionario. In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Wes Bentley, David Oyelowo, Matt Damon) sfruttando un wormhole per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le distanze del viaggio interstellare, esplorano nuove dimensioni per il bene dell’umanità.

Vedere Interstellar è essenzialmente un grande atto d’Amore. Non tutti sarete pronti a lasciarvi andare, per questo valutate bene quando vederlo. Al cinema dal 6 Novembre.

Trash:

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Film vincitore della sezione Gala del Festival del Cinema di Roma, diretto da Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader, Molto forte incredibilmente vicino) e tratto dall’omonimo romanzo di Andy Mulligan.

Trash è la storia di Rafael (Rickson Tevez) e Gardo (Luis Eduardo), due ragazzi di quattordici anni che vivono nel quartiere-discarica di Behala e passano le giornate a smistare rifiuti per venderli a peso. Un giorno Rafael trova un borsello di pelle in mezzo all’immondizia, contenente soldi, la carta d’identità di un tale José Angelo (Wagner Moura), una mappa e una piccola chiave. La polizia locale, però, sembra disposta a tutto per recuperare il portafoglio, offrendo una cospicua ricompensa per la restituzione. A questo punto Rafael, Gardo e il loro amico Rato (Gabriel Weinstein) decidono di scoprire i segreti nascosti di quell’oggetto, mettendo in atto una grande rivoluzione con l’aiuto prezioso di due missionari americani Padre Julliard (Martin Sheen) e la sua giovane assistente Olivia (Rooney Mara).

Trash è una favola moderna di matrice kantiana. Un modello di cinema che non intrattiene, ma fa bene all’anima di tutti.

Al cinema dal 27 Novembre.

Lo Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate:

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Tutti abbiamo bisogno di un po’ di Fantasy nella vita. Per fortuna Peter Jackson è tornato in tempo per donarci il terzo capitolo della trilogia cinematografica basata sul libro Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien (preceduto da Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, 2012 e Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, 2013).

Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la Compagnia ha scatenato una forza letale nel mondo. L’ira del drago si abbatte su uomini, donne e bambini di Pontelagolungo. Intanto, nuovi pericoli incombono su Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani. Il grande nemico Sauron ha inviato legioni di orchi sulla Montagna Solitaria per un attacco furtivo. Le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare ancora una volta per la sua vita e quella dei suoi amici nell’epica Battaglia delle Cinque Armate.

Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate non ha bisogno di consigli, perché sarete già in tanti ad aspettarlo. E Lodi Lodi Lodi a Thorin che ci ha fatto innamorare tutte.

Jimmy’s Hall:

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E’ una storia di Amore e Libertà diretta da Ken Loach.

Nel 1921 Jimmy Gralton costruisce una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un punto di riferimento per i giovani, dove incontrarsi ma soprattutto ballare. Il locale diventa sempre più affollato, finché la sua popolarità arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere. Dieci anni dopo, durante la Grande Depressione, Jimmy ritorna per prendersi cura della madre. Tra le pressioni dei giovani del posto e la povertà che affligge la sua comunità, Jimmy decide di riaprire la sala, consapevole delle difficoltà che dovrà riaffrontare.

Un film per gli ultimi romantici, al cinema dal 18 Dicembre.

 Storie pazzesche:

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Un mondo dove regna lo stress, la depressione e le ingiustizie. Un mondo dove alcune persone non reggono tutto questo ed esplodono, diventando i protagonisti dell’ultima pellicola di Damián Szifron (no, non è un film di Pedro Almodovar). Sei storie intrise di violenze e frustrazioni che conducono i personaggi alla follia, seguita dal piacere inspiegabile di aver rotto tutti gli schemi e le convenzioni.

Un film argentino dai toni grotteschi e le battute esilaranti. Al cinema dall’11 Dicembre.

Magic in the moonlight:

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Woody Allen proprio non ne vuole sapere di prendersi un periodo di riposo. Ed ecco che anche quest’ anno ci dona una nuova commedia romantica con un cast molto assortito: Eileen Atkins, Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater, Simon McBurney e Emma Stone. Negli anni Venti, un celebre mago del palcoscenico (Colin Firth) viene sconvolto dall’incontro con una giovane donna molto attraente (Emma Stone) che sostiene di essere una medium.

Woody strizza abbondantemente l’occhio a Midnight in Paris per dialoghi, costumi, scenografia e musica. Il tema è quello su cui ha costruito un’intera carriera: l’Amore. Un sentimento che si pone su una linea sottile tra magia ed illusione.

Commedia romantica per tutti. Al cinema dal 4 Dicembre.

Big Eyes:

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E’ l’incredibile storia vera di una delle più leggendarie frodi artistiche della storia. A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, il pittore Walter Keane (Christoph Waltz) raggiunse un enorme e inaspettato successo, rivoluzionando la commercializzazione dell’Arte con i suoi enigmatici ritratti di bambini dai grandi occhi. Finché non emerse una verità tanto assurda quanto sconvolgente: i quadri non erano opera di Walter, ma di sua moglie Margaret (Amy Adams). La fortuna di Keane era costruita su una bugia enorme, cui tutto il mondo aveva creduto.

Una storia incredibile da sembrare inventata e perfetta per essere raccontata da Tim Burton, che torna alla regia dopo due anni (Dark Shadows, 2012). Questa volta, però, Burton adotta un registro lontano dalle inquietudini cui siamo abituati. Una storia forte che scorre veloce senza forti carichi emotivi, ma che coinvolge fortemente grazie ai due grandi protagonisti: Amy Adams e Christoph Waltz.

Un film che ci porta a chiedere se è l’Arte che imita la Vita o la Vita che imita l’Arte. Dal 1 Gennaio al cinema.

E adesso? Cosa andrete a vedere?

Montage of Heck, un documentario HBO su Kurt Cobain nel 2015

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Un’ottima novità cinematografica per il 2015. Uscirà Montage of Heck, il documentario HBO su Kurt Cobain diretto da Brett Morgen e prodotto dalla figlia Frances Bean Cobain. Grande esclusa dal progetto è Courtney Love. Inizialmente la vedova di Cobain aveva contattato il regista, fornendogli l’accesso all’archivio del cantante. Morgen  ha poi iniziato a lavorare direttamente con la figlia, Frances Bean Cobain, dichiarando che era meglio escluderla dal progetto perché uno dei soggetti-chiave della pellicola.

In passato ci sono stati altri documentari sulla vita e la carriera di Cobain – come About a Son o Last Days – ma questa è la prima produzione completamente autorizzata.

Montage of Heck offrirà un accesso completo all’archivio di Kurt Cobain, che include filmati casalinghi inediti, registrazioni, disegni, fotografie, pagine di diario, demo, ricordi personali, di famiglia e testi di canzoni. Quando ho iniziato il progetto otto anni fa, pensavo che avrei trovato un numero limitato di materiale inedito, invece, una volta arrivato all’archivio di Kurt, ho scoperto oltre 200 ore di musica e video inediti, un’ampia gamma di progetti artistici (dipinti ad olio, sculture) lunghissimi montaggi di home video mai visti prima, ed oltre 4000 pagine di scritti che insieme aiutano a comporre il quadro di un artista intimista e riservato che difficilmente si rivelava ai media, questo il commento del regista Morgen.

In video Nirvana – Polly 

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20 baci da film, i baci più belli nel Cinema

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Vita e cinema sono molto distanti. Un concetto che diventa sempre più chiaro con l’età. Funziona come per la scrittura: non si scrivono le cose come accadano, ma come dovrebbero accadere. Una questione di illusioni benigne.

E il Cinema ha proprio la stessa funzione. Da sempre è pronto a mostrarci  il lato più romantico, drammatico, eroico ed avventuroso di questa scontata realtà. Una grande Finzione che custodisce gelosamente i nostri segreti e ci permette di vivere meglio.

Premessa indispensabile per illustrarvi la mia romantica e personalissima rassegna sui 20 Baci da Film, un elenco – puramente cronologico – di baci passionali che sono entrati nella storia del Cinema o semplicemente nel nostro immaginario.

1. Via col vento

Diretto da Victor Fleming (1939), interpretato da Vivien Leigh e Clark Gable. È uno dei film più famosi della storia del cinema prodotto da David O. Selznick e distribuito dalla Metro-Goldwyn-Maye. La sceneggiatura, in buona parte dovuta a Sidney Howard, è tratta dal romanzo omonimo di Margaret Mitchell, vincitore del premio Pulitzer nel 1937.

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 2. Casablanca

Diretto da Michael Curtiz (1942) ed interpretato da Humphrey Bogart ed Ingrid Bergman. Si tratta di una delle pellicole hollywoodiane più celebri di tutti i tempi, tratta dall’opera teatrale Everybody Comes to Rick’s di Murray Burnett e Joan Alison.

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3. Notorious – L’amante perduta

Diretto da Alfred Hitchcock, con protagonisti Ingrid Bergman e Cary Grant (1946) . Il bacio tra i due protagonisti è diventato famoso per essere il più lungo nella storia del cinema fino a quel momento, entrando così nel Guinness dei primati.

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4. La Dolce Vita

Diretto dal Maestro Federico Fellini e interpretato da Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Yvonne Furneaux, Anita Ekberg (1960). Ha vinto la Palma d’Oro al tredicesimo Festival di Cannes e l’Oscar per i costumi.

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5. Fino all’ultimo respiro

Scritto e diretto da Jean-Luc Godard (opera prima, 1960), tratto da un soggetto di François Truffaut ed interpretato da Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg. Viene considerato uno dei capolavori del regista francese e manifesto della Nouvelle Vague.

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6. Colazione da Tiffany

Diretto da Blake Edwards, con Audrey Hepburn e George Peppard, e tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote (1961). Vinse l’Oscar alla migliore colonna sonora nel 1962 interamente composta e selezionata da Henry Mancini. La canzone Moon River, composta da Mancini e Johnny Mercer, vinse L’ Oscar come miglior canzone.

colazione da tiffany

7. Gli spostati

The Misfits (1961) è diretto da John Huston, sceneggiato da Arthur Miller ed interpretato da Clark Gable, Montgomery Clift, Eli Wallach e Marilyn Monroe. Un vero e proprio concentrato di genialità. Rappresenta l’ultimo film interamente girato di Marilyn Monroe – precedente a Something’s Got to Give, rimasto incompleto – e di Clark Gable, morto per infarto sùbito dopo le riprese, una sorta di testamento cinematografico di due grandi stelle del Cinema.

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8. Matrimonio all’italiana

Diretto da Vittorio De Sica (1964) ed interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni, in pratica la trinità cinematografica. Il soggetto è la commedia teatrale Filumena Marturano del Maestro Eduardo De Filippo.

MATRIMONIO ALL'ITALIANA

9. Il laureato 

Diretto da Mike Nichols (1967),  scomparso lo scorso 19 Novembre, e basato sull’omonimo romanzo di Charles Webb. I protagonisti della pellicola sono Dustin Hoffman, Anne Bancroft e Katharine Ross.

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10. Star Wars

(Star Wars: L’Impero colpisce ancora, 1980), è scritto da George Lucas, diretto da Irvin Kershner ed interpretato da Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams e Alec Guinness. È il secondo film in ordine di produzione (e quinto cronologico) della fortunata saga fantascientifica di Guerre stellari ideata da Lucas.

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11. Pretty Woman

Diretto da Garry Marshall (1990) ed interpretato da Richard Gere e Julia Roberts. Questa pellicola è considerata da molti come uno dei film più popolari di tutti tempi. Personalmente è solo un capolavoro che ci confonde sull’essenza dell’ amore dagli anni Novanta.

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12. L’ultimo dei Mohicani

Diretto da Michael Mann (1992) con un incredibile Daniel Day-Lewis come protagonista. Tratto dall’omonimo romanzo di James Fenimore Cooper del 1826, il film vinse il premio Oscar al miglior sonoro e il premio come miglior colonna sonora ai Golden Globes.

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13. Guardia del corpo

Diretto da Mick Jackson (1992) ed interpretato da Kevin Costner e Whitney Houston. The Bodyguard: Original Soundtrack Album è la colonna sonora più venduta di tutti i tempi, superando i 42 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

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14. I ponti di Madison County

Diretto ed interpretato da Clint Eastwood e Meryl Streep (1995). Tratto dall’omonimo romanzo di Robert James Waller, il film valse la nomination agli Oscar della Streep, elogiata da tutta la critica. Per il ruolo di Francesca Johnson era stata considerata anche Sophia Loren.

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15. Titanic

Diretto da James Cameron ed interpretato da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet (1997). Ha ricevuto 14 candidature agli Oscar e ne ha vinti 11, diventando così il film più premiato della storia insieme a Ben-Hur e Il signore degli anelli: il ritorno del re.

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16. Gangs of New York

Diretto da Martin Scorsese (2002), interpretato da Leonardo Di Caprio, Daniel Day-Lewis e Cameron Diaz. Il film ottenne dieci nomination agli Oscar, non vincendone nessuno.

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17. Lost in Translation

Scritto, diretto e prodotto da Sofia Coppola ed interpretato da Bill Murray e Scarlett Johansson (2003). Un capolavoro, una storia d’amore autentico, un trionfo del silenzio avvolto in una delle più belle colonne sonore della storia del Cinema. Tutti motivi validi che hanno portato la Coppola ad aggiudicarsi l’ Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 2004.

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18.  I segreti di Brokeback Mountain

Diretto da Ang Lee (2005), è interpretato da Heath Ledger e Jake Gyllenhaal e tratto dal breve racconto Gente del Wyoming di Annie Proulx. Il film è stato pluripremiato: Golden Globe, BAFTA, Critics’ Choice Movie Award, Satellite Awards, Independent Spirit Award al Miglior film e alla Miglior regia e alla notte degli Oscar 2006 si aggiudicò tre premi su otto candidature (Migliore regia, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora). Da ascoltare in loop Love that will never grow di Hammylou Harris. Una vera dipendenza.

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19. Match Point

Scritto e diretto da Woody Allen con Jonathan Rhys-Meyers e Scarlett Johansson. Ha ottenuto una candidatura ai premi Oscar 2006 nella categoria migliore sceneggiatura originale (2005).

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20. La vita di Adele – Capitolo 1 e 2 (2013)

Diretto da Abdellatif Kechiche ed interpretato da Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux. Ispirato al romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh, il film si è aggiudicato la Palma d’oro al Festival di Cannes 2013.

La Vie d'Adèle

E voi quale avreste scelto?

Trash, il nuovo film di Stephen Daldry in Italia dal 27 Novembre

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Il 27 Novembre esce in Italia Trash, ultimo film del regista inglese Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader, Molto forte incredibilmente vicino), vincitore della Sezione Gala del Festival Internazionale del Cinema di Roma 2014 e tratto dall’omonimo romanzo di Andy Mulligan.

Trash è la storia di Rafael (Rickson Tevez) e Gardo (Luis Eduardo), due ragazzi di quattordici anni che vivono nel quartiere-discarica di Behala e passano le giornate a smistare rifiuti per venderli a peso. Un giorno Rafael trova un borsello di pelle in mezzo all’immondizia, contenente soldi, la carta d’identità di un tale José Angelo (Wagner Moura), una mappa e una piccola chiave. La polizia locale, però, sembra disposta a tutto per recuperare il portafoglio, offrendo una cospicua ricompensa per la restituzione.

A questo punto Rafael, Gardo e il loro amico Rato (Gabriel Weinstein) decidono di scoprire i segreti nascosti di quell’oggetto, mettendo in atto una grande rivoluzione con l’aiuto prezioso di due missionari americani Padre Julliard (Martin Sheen) e la sua giovane assistente Olivia (Rooney Mara).

Daldry ha la peculiarità di entrare nell’animo dei giovani per esporli nella loro luce migliore. Questa volta, oltre a scegliere un’ambientazione impegnativa come le favelas, affida la sceneggiatura a Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, il diario di Bridget Jones, Notting Hill, Mr. Bean), una vera garanzia.

I 141 minuti scorrono velocemente tra le avventure e le peripezie dei piccoli protagonisti che ricostruiscono, indizio dopo indizio, l’identità e la vita di José Angelo, proprietario del borsello. Il portafoglio abbandona così ogni aspetto terreno per tramutarsi in simulacro di giustizia, spingendo i tre protagonisti a superare i propri limiti per raggiungere la Libertà.

Trash è una storia di coraggio perfettamente costruita per catturare l’attenzione e l’animo dello spettatore: azione, corse, depistaggi, riflessioni sulle ingiustizie, furti, il tutto servito dalle grandi prove attoriali dei tre protagonisti Rickson, Luis e Gabriel. Le tre rivelazioni sono accompagnate da Martin Sheen e Rooney Mara, un’ottima cornice che dà alla pellicola un respiro internazionale.

Il Millionaire brasiliano, una favola sulle favelas, una grande lezione di cinema di Stephen Daldry: Trash è tutto questo, ma principalmente una favola moderna. Un racconto che ha come protagonisti dei bambini che vogliono credere nella Giustizia, nonostante sia così lontana dagli ambienti corrotti e contraddittori che li circondano. Bambini abbandonati ma con il fuoco della rivoluzione dentro, perché in fondo la rivoluzione implica sempre un grado di incoscienza.

Trash è, quindi, una favola moderna di matrice kantiana – per quella storia famosa “del cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me” – per tutti. Un modello di cinema che non intrattiene, ma fa bene all’anima.

Trailer di Trash il nuovo film di Stephen Daldry in uscita il 27 Novembre per Universal Italia

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Cinquanta sfumature di grigio, tante novità per il film più atteso del nuovo anno

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E’ sempre forte l’attesa per Cinquanta sfumature di Grigio, il film diretto da Sam Taylor – Johnson (solo Nowhere Boy nel 2009) e tratto dall’omonimo best seller dell’inglese E. L. James.

Sono molte le novità sulla pellicola rilasciate negli ultimi giorni. E’ stato pubblicato il secondo trailer del film ed il poster . I protagonisti sono sempre loro, Anastasia Steele e Christian Grey, interpretati da Jamie Dornan e Dakota Johnson. A differenza dei precedenti, questo è un poster a colori con un bacio tra i due protagonisti e la scritta “Perdi il tuo controllo il giorno di San Valentino. Cinquanta sfumature di grigio”.

Un’altra importante notizia è quella riguardante i biglietti del film. La Universal Pictures Italia ha rivelato che dal 12 dicembre 2014 sarà possibile acquistare le prevendite per la data di uscita del film, esattamente due mesi prima.

Per ultimo, tanti i grandi nomi presenti nel cast: Max Martini, Rita Ora, Eloise Mumford, Aaron Taylor Johnson, Marcia Gay Harden e anche Beyoncé in un cameo musicale. La sua musica, infatti, è la colonna sonora dei trailer rilasciati e sembrerebbe certa la collaborazione di Queen Bee per tutta la trilogia cinematografica.

Il secondo trailer ufficiale di Cinquanta Sfumature di Grigio rilasciato dall’Universal Pictures Italia

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Ciakpolska, Ida di Pawel Pawlikowski vince il premio del pubblico per il Miglior Film

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Ida di Paweł Pawlikowski ha vinto il premio del pubblico per il Migliore Film alla II edizione di Ciakpolska  – il Festival del cinema polacco che si è svolto a Roma dal 5 al 9 novembre.

Il film, pluripremiato e distribuito in 56 paesi, è finalista per il Premio Lux del Parlamento Europeo ed è il candidato della Polonia agli Oscar 2015. ll successo clamoroso riscosso all’estero fa di Ida uno dei maggiori capolavori della cinematografia polacca degli ultimi anni.

Ida parla di identità, di famiglia, di fede, di sensi di colpa, di socialismo e di musica. Volevo fare un film su un periodo storico senza che fosse un film storico  un film dalla morale evidente, ma che non facesse la morale. La mia storia dà a tutti le proprie ragioni,  ha affermato il regista Paweł Pawlikowski.

Film in bianco e nero e dal forte rigore formale è ambientato nella Polonia del 1962. Anna è una giovane orfana cresciuta tra le mura del convento dove sta per farsi suora: poco prima di prendere i voti apprende di avere una parente ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. L’incontro tra le due donne segna l’inizio di un viaggio alla scoperta l’una dell’altra, ma anche dei segreti del loro passato.

Il film ha aperto la II edizione di CiakPolska presentato dalla sceneggiatrice Rebecca Lenkiewicz venuta a Roma in occasione di una serata organizzata in collaborazione con il Parlamento Europeo – Lux Film Days.

 Ida, in quanto film vincitore di CiakPolska, sarà presentata il 16 Dicembre alle ore 20 presso il Polo Culturale Visiva all’interno della rassegna “Trip – frammenti di viaggio” che proporrà, tra gli altri, “Onirica” di Majewski  in streaming sul portale romefilmmarket.com.

 Foto | Ida Facebook official

Trailer Ida di Pawel Pawlikowski

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Una folle passione, nuovo film con la coppia Jennifer Lawrence e Bradley Cooper

 

 

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Il 30 ottobre uscirà nelle sale, con Eagle Pictures, Una folle passione (Serena) diretto dalla regista Premio Oscar Susanne Bier (In un mondo migliore, 2011) che vede il ritorno sul grande schermo dell’amatissima coppia Jennifer Lawrence e Bradley Cooper (Il Lato Positivo – 2012 ed American Hustle – 2013).

Una folle passione, tratto dal romanzo Serena di Ron Rash ed edito in Italia da Salani, è la storia di un amore talmente forte che col tempo si trasforma in una vera e propria ossessione. Ambientato nel 1929, in piena depressione, il film racconta la storia di George Pemberton (Bradley Cooper) e Serena (Jennifer Lawrence), coppia di neosposi che si sono trasferiti nel North Caroline insieme al figlio di George, avuto da una precedente relazione. Entrambi bramano il successo attraverso la loro impresa di legname, al punto di uccidere chiunque ostacoli questo sogno.

Adattato per il grande schermo dallo sceneggiatore Christopher Kyle e destinato inizialmente a Darren Aronofsky, il cast gode anche della partecipazione di Rhys Ifans, Toby Jones, David Dencik, Sean Harris e Ana Ularu.

Trailer di Una folle passione (Serena)
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Amore, cucina e curry, l’ultima pellicola di Hallström arriva in Italia

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Il 9 ottobre arriverà in Italia la commedia Amore, cucina e curry, ultimo lungometraggio di Lasse Hallström, noto ai più per aver diretto tante celebri pellicole come Buon compleanno Mr. Grape, Le regole della casa del sidro, Chocolat e Hachiko.

In occasione di tale uscita è stata organizzata una cooking lesson per la stampa italiana – lo scorso 18 settembre – dall’Universal Pictures Italia in collaborazione con Eataly Roma. Con la guida e i consigli di Franco Calafatti de Il Genovino d’Oro, tutti i partecipanti sono riusciti a cimentarsi nella preparazione di alcuni piatti ispirati a quelli dell’ultima pellicola di Hallström. Sì, perché Amore, cucina e curry è prima di tutto un film che parla di cibo, di ingredienti, di piatti e di ricette che nascono dal cuore di tutti i protagonisti: Madame Mallory (Helen Mirren), Papa (Om Puri), Hassan Kadam (Manish Dayal) e Marguerita (Charlotte Le Bon).

Il film, adattamento del romanzo Madame Mallory e il piccolo chef indiano di Richard C. Morais, racconta la storia della famiglia Kadam di Mumbai che decide di migrare in Europa alla ricerca di una vita migliore. Giunti così in un piccolo paese nel sud della Francia, i Kadam decidono di aprire un ristorante utilizzando le loro tradizioni culinarie. Il giovane Hassan dimostra subito il suo talento, ma il ristorante di famiglia si ritrova a fare concorrenza a Le Saule Pleurer di Madame Mallory, chef francese di fama internazionale premiata con una stella dalla guida Michelin. Inizia per questo una guerra culinaria tra i due ristoratori, a suon di spezie e raffinate salse, che si complicherà con la nascita di una forte e autentica amicizia tra Madame Mallory e il giovane chef Hassan.

Prodotto da Steven Spielberg e Oprah Winfrey, Amore, cucina e curry è una deliziosa commedia culinaria che vanta un cast ben assortito (dal premio Oscar Mirren alla rivelazione Manish Dayal, senza tralasciare la bella Charlotte Le Bon che ricorda tanto una giovane Winona Ryder) una fotografia impeccabile e un’atmosfera fiabesca, che accomuna tutti i film di Hallström.

Il film, però, è anche un racconto sul trionfo della tradizione familiare nonostante l’esilio, sull’ Intercultura e sulle relazioni intergenerazionali. E poi c’è un altro aspetto della pellicola che più mi è piaciuto: la memoria, come ci rivela la giovane e bella Marguerite con la battuta “Il cibo è memoria”. Abbiamo, infatti, una duplice memoria: la prima, collettiva, che riguarda la storia di un Popolo con le sue tradizioni, tramandate di generazione in generazione, che acquisiscono valore di testimonianza. Così facendo il cibo diventa il volto di un Popolo, preserva il suo passato e si proietta nel futuro.

Poi c’è una seconda memoria, quella individuale, dove ogni piatto, dal più semplice al più elaborato, rappresenta un ricordo indelebile, custodito preziosamente nella nostra mente. Un ricordo che, se condiviso, può liberarci da ogni stupido e banale pregiudizio.

 Trailer Amore, Cucina e Curry

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