Marilyn Monroe in mostra alla Galleria ONO di Senigallia ad Agosto

Marilyn-Monroe_George Barris

Il 5 agosto 1962 moriva Norma Jeane Mortenson, in arte Marilyn Monroe, e il Summer Jamboree, festival sulla cultura americana degli anni ’40 e ’50 in corso a Senigallia, le dedica una mostra per celebrare il mito e la bellezza senza tempo di questa grande Donna e Artista.

L’Associazione Culturale Summer Jamboree in collaborazione con la Galleria ONO Arte Contemporanea presenta Marilyn in white, una mostra dedicata a una delle più importanti leggende del cinema. La mostra celebrerà il sessantenario dello shooting di George Barris, tratto da uno dei suoi più celebri film Quando la moglie è in vacanza, diretto da Billy Wilder.

Marilyn Monroe è molto più che una semplice icona. E’ un personaggio ben radicato nel nostro immaginario collettivo, un personaggio che interpretava indossando la più celebre tra le maschere di seduzione da lei stessa creato. La donna bionda per eccellenza ma che di biondo non aveva nulla; la donna che aveva osato tanto, forse troppo e che si era spinta oltre ogni limite: “Se avessi rispettato tutte le regole, non sarei arrivata da nessuno parte”. Ed infine, la donna e artista con un’insicurezza cronica che la portava a raggiungere una perfezione recitativa che non aveva nulla da invidiare alle sue celebri colleghe del tempo. Nel 1953 avvenne la definitiva consacrazione nel mondo del Cinema con il film Niagara, Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario, La magnifica preda, Quando la moglie è in vacanza e A qualcuno piace caldo, solo per citarne alcuni.

Marilyn è considerata la donna più bella di sempre, ma è anche stata tra le più infelici. Credeva di poter giungere alla felicità tanto bramata con il matrimonio. Si sposò tre volte ed ebbe numerose relazioni con protagonisti dello showbiz: James Dougherty, Joe Di Maggio, Frank Sinatra, Arthur Miller, John Fitzgerald Kennedy e Robert Kennedy. Neanche questi rapporti riuscirono a completare la sua esistenza e regalarle serenità.

Morì a trentasei anni nella sua abitazione di Los Angeles. Le circostanze della sua morte prematura, dovuta a un’overdose di barbiturici, sono state oggetto di congetture, sebbene il suo decesso sia ufficialmente classificato come “probabile suicidio”. Il fatto che siano sparite tracce e documenti dalla casa dell’attrice, oltre le numerose omissioni e incongruenze nelle dichiarazioni dei testimoni, ha dato adito a tanti dubbi sugli eventi verificatesi quel 5 agosto del 1962, che ha segnato l’epilogo di una stella ma la nascita di un mito.

Sarà possibile visitare gratuitamente Marilyn in white, la mostra celebrativa dedicata alla vera ed unica icona della cultura pop, durante tutto il mese d’Agosto: dal martedì al sabato ore 10.00-13.00, 15.00-21.30 e la domenica ore 16.00 – 21.00.

Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito onoarte.com.

Foto| George Barris copyright

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