Francesco Facchinetti: “Odiavo quello che simboleggiava mio padre”

Roby e Francesco Facchinetti

Francesco Facchinetti nel corso degli anni, lavorando nel mondo dello spettacolo, ha sempre dovuto fare i conti con l’immagine del padre, Roby Facchinetti, il cantante dei Pooh e con le accuse di chi sosteneva fosse raccomandato.

I due hanno avuto un rapporto burrascoso e soprattutto da adolescente Francesco Facchinetti non amava dire in giro di essere “il figlio di”, come ha raccontato nell’intervista fatta insieme al padre per il Corriere.

Crescendo è venuto il momento della ribellione. Da adolescente odiavo quello che mio padre simboleggiava, non potevo sopportarlo. Come rifiuto massimo sono diventato un punkabbestia: frequentavo le manifestazioni degli anarchici, ho preso le mazzate della polizia e nessuno poteva sapere che ero il figlio di Roby Facchinetti. Mi avrebbero ammazzato di botte. Quindi ho fatto finta di non essere suo figlio.

Roby Facchinetti racconta di aver dato uno schiaffo al figlio solo una volta:

Era piccolo ed eravamo in un albergo. Era prima mattina e aveva iniziato a cantare ad alta voce. Lo imploravo di smettere e non lo faceva. Ha continuato anche nei corridoi, poi in ascensore e lì, senza che se lo aspettasse, gli ho dato uno schiaffo. Non era mai accaduto e non ha più parlato per mezz’ora. Mi sono sentito così in colpa che gli ho preso un regalo.

I due adesso sono giudici insieme a The Voice e mostrano di avere una grande sintonia, esprimono la loro stima reciproca sui social. La fase turbolenta dell’adolescenza è ormai superata da un pezzo e Roby Facchinetti ci tiene a precisare di non aver mai raccomandato il figlio, di avergli invece insegnato a guadagnarsi tutto da solo.

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