10 lampade per raccontare una storia, il meglio del Fuorisalone 2015

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L’illuminazione in casa è essenziale, per dare risalto ad alcuni particolari, per rendere gli spazi più vivibili, per arredare in modo romantico gli ambienti. La luce non ha mai soltanto un aspetto funzionale ma va sempre oltre, illuminando le storie. Ecco quella che al Fuorisalone 2015 ha raccontato Davide Groppi con la sua collezione. 

La kermesse milanese dedicata al design e all’architettura, ha portato in scena tantissime novità per l’arredo della casa. Quella che ci è sembrata più interessante emerge dal mare magnum del made in Italy di qualità. Si tratta della nuova collezione di 13 lampade di Davide Groppi che con le sue luci vuole raccontare tante storie. Anche i nomi delle lampade non sono lasciati al caso.

1. Simbiosi

Un piccolo gioco di prestigio sfruttando la possibilità di collegare i diodi in serie utilizzando correnti costanti molto basse e quindi cavi sottilissimi. E’ possibile definire a piacimento la configurazione della lampada portando la luce dove si vuole. L’insieme appare leggero e quasi impossibile.

2. Dragon

Un piccolo drago senza fili che “sputa” luce d’accento dove serve. Per illuminare quadri, sculture o semplicemente creare profondità con la luce. Dragon utilizza la stessa batteria del nostro modello Tetatet con un’autonomia di 8 ore. E’ possibile orientare il flusso luminoso di 360° nello spazio.

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3. Attesa

Attesa è un lavoro sull’idea di perfezione. Su quello che pensiamo dell’architettura e dello spazio. Attesa è un elemento di provocazione per rendere umani gli spazi in cui viviamo e rivelare la loro vulnerabilità e non eternità. L’attesa ha lo stesso colore del buio.

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4. Pablo

Pablo è un lavoro sull’arte. Da Picasso a Ungaretti. La luce è elevata a oggetto d’arte e di contemplazione. Un pannello luminoso senza cornici è appoggiato al muro evocando il gesto di appoggiare i quadri alle pareti. È possibile scegliere il colore e l’intensità della luce agendo su un telecomando. È luce pura. Senza fronzoli e cose superflue. Una luce da mettersi vicino, alla sera, scegliendo il colore.

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5. Masai

Masai è una lampada per illuminare i quadri prendendo corrente da una normale presa elettrica. E’ quindi possibile mettere la luce dove necessario. Un omaggio ad Alberto Giacometti e alle sue figure sottili … La lampada è regolabile in altezza ed il flusso luminoso è orientabile. La sezione del corpo illuminante (10 x 10 mm) è ridotta ai minimi termini.

masai

6. Fulmine

Fulmine è la rivisitazione del classico saliscendi a spirale, ma utilizzato in orizzontale per arrivare con la luce dove si vuole. Con semplicità e facilità di utilizzo. La lampada evoca alcune vecchie costruzioni elettromeccaniche, visioni ferroviarie, assemblaggi destrutturati.

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7. Perfect Lovers

Un lavoro sulla coppia e sulle coppie. Due lampadine a led sono collegate in serie con un cavo sottilissimo. Quasi invisibile. Il destino dell’una dipende dal destino dell’altra. Un omaggio alla bellissima formula di Dirac.

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8. Tetater

L’evoluzione del nostro modello Tetatet declinato in versione da terra. Da utilizzare in intimità, vicino al letto o alla poltrona. La testa luminosa è intercambiabile con i modelli Tetatet e Dragon.

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9. Sunset

Una macchina per riprodurre la luce del tramonto in tutte le sue sfumature. Una lampada esperenziale da provare e collezionare.

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10. Picnic

La rivisitazione della classica lanterna Giapponese. La lampada funziona a batteria (durata 4 ore) e permette di utilizzare la luce in modo romantico. Una lanterna che illumina dentro e fuori, come una luce che ti aspetta. Il grado di protezione è IP54.

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11. Cathode

Un’ampolla luminosa dall’aspetto scientifico che diffonde luce. La forma di Cathode evoca quella di una lampadina mai nata, atmosfere steampunk, situazioni in cui le strumentazioni erano attivate dalle prime forme di elettricità. La classica lampadina senza futuro diventa un apparecchio a diodi luminosi. … Come sarebbe stato il passato se il futuro fosse accaduto prima?

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12. Nulla 25

Partendo dal nostro meraviglioso progetto Nulla (Compasso d’Oro 2014) di soli 18 mm abbiamo sviluppato il sistema Nulla 25 che permette l’estrazione della parte ottica con un foro di 25 mm di diametro. Con Nulla 25 prosegue il nostro lavoro alla ricerca di una luce assoluta e senza fonte. La luce è indagata come puro fenomeno fisico.

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13. Clic

Un sistema di interruttori e prese elettriche frameless. Un lavoro sull’idea di pensare agli oggetti cambiando solo il punto di vista.

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Photo Credits | davidecroppi.com

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