Oscar 2015, il trionfo di Birdman e tutti i vincitori

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Poche ore fa si è conclusa la cerimonia di premiazione dell’ 87esima edizione degli Academy Awards presso il Dolby Theatre di Los Angeles. L’italiana Milena Canonero ha vinto il suo quarto Oscar nella categoria Miglior costumi per il film Grand Budapest Hotel del regista Wes Anderson. Durante la serata è stato reso tributo  ad una grande attrice italiana, Virna Lisi, scomparsa poche settimane fa e ricordata  con il “In Memoriam”, la tradizionale rubrica che rende omaggio alle celebrità scomparse durante l’anno (peccato la mancanza del regista Francesco Rosi).

Il vincitore indiscusso di questa edizione è stato Birdman, l’ ultimo lavoro del regista messicano Alejandro González Iñárritu, che si è aggiudicato anche la statuetta per la Miglior Regia e il Miglior Film. Grande sorpresa per Whiplash dell’esordiente e solo trentenne Damien Chazelle, che ha vinto il Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior Attore non protagonista con l’interpretazione di J.K. Simmons.

Gli Oscar 2015 saranno ricordati anche per la vittoria di Julianne Moore come Miglior Attrice Protagonista (unica diva di Hollywood a non aver ricevuto ancora l’Oscar prima di oggi) grazie al film Still Alice, e per il trionfo di Pawel Pawlikowski con il suo Ida, che si è aggiudicato il premio come Miglior Film Straniero.

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I vincitori

– Miglior film: «Birdman» di Alejandro González Iñárritu

– Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per «Still Alice»

– Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per «The Theory of Everything»

– Miglior regia: Alejandro González Iñárritu per «Birdman»

– Miglior sceneggiatura non originale: Graham Moore per «The Imitation Game»

– Miglior sceneggiatura originale: Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo per « Birdman»

– Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior canzone: «Glory» di John Stephens e Lonnie Lynn nel film Selma 

– Miglior documentario: «CitizenFour» di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky

– Miglior montaggio: Tom Cross per il film « Whiplash»

– Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per il film Birdman

– Miglior scenografia: Adam Stockhausen e Anna Pinnock per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior film d’animazione: Don Hall e Chris Williams per il film «Big Hero 6»

– Miglior cortometraggio d’animazione: «Feast» di Patrick Osborne

– Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per il film «Interstellar»

– Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per «Boyhood»

– Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per «American Sniper»

– Miglior sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per «Whiplash»

-Miglior corto documentario: «Crisis Hotline: Veterans Press 1» di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry

– Miglior corto: «The Phone Call» di Mat Kirkby e James Lucas

– Miglior film straniero: è il film polacco «Ida» diretta da Pawel Pawlikowski

– Miglior trucco: Frances Hannon e Mark Coulier per il «Gran Budapest Hotel»

– Migliori costumi: l’italiana Milena Canonero per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons per «Whiplash»

Oscar 2015, tutte le curiosità e i nostri vincitori

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Il 22 febbraio è quasi arrivato. Poche ore ci separano dall’attesissima notte degli Oscar che si terrà presso il Dolby Theatre di Los Angeles. Chi saranno i vincitori? Prima dell’elenco dei nostri premi, vi sveliamo tutto quello che c’è da sapere sulla’ 87a Edizione.

La Conduzione

Neil Patrick Harris

Neil Patrick Harris sarà il presentatore della serata. L’attore, celebre per il ruolo da protagonista in “How I Met Your Mother”, ha già condotto gli Emmy Awards e i Tony Awards. Al suo fianco tanti volti celebri: Nicole Kidman, Liam Neeson, Gwyneth Paltrow, Jason Bateman, Channing Tatum e Idris Elba.

Scontro tra titani

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L’Academy avrà molte difficoltà per l’assegnazione dei premi 2015. Nella categoria Miglior Film, Alejandro Inárritu con il suo Birdman (The Unexpected Virtue of Ignorance) sembra favorito su Boyhood di Richard Linklater, The Imitation Game di Morten Tyldum e La Teoria del Tutto di James Marsh.

Altra situazione complessa si ha con il premio per la migliore interpretazione maschile: Michael Keaton (Birdman) dovrà contendersi la statuetta con Bradley Cooper (American Sniper), Benedict Cumberbatch (The Imitation Game) ed Eddie Redmayne (La teoria del Tutto).

Pronostici dei bookmakers

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Anche gli scommettitori attendono con ansia la prossima notte. I più quotati sono Michael Keaton per “Birdman” come miglior attore e Julianne Moore per “Still Alice” come migliore attrice. Richard Linklater regista di “Boyhood” è il super favorito per la regia, mentre la statuetta per la migliore pellicola sembrerebbe contesa da “Boyhood” e “Birdman”.

Biopic Uber Alles

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L’87a Edizione sarà ricordata come l’anno del Biopic, un genere molto apprezzato ad Hollywood. Le pellicole in concorso sono quattro: “American Sniper”, “Selma”, “The Imitation Game” e “La teoria del tutto” e raccontano rispettivamente le vite di Chris Kyle, Martin Luther King, Alan Turing e Stephen Hawking.

La diretta su Sky Cinema e Cielo

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Dove vediamo gli Oscar? La cerimonia potrà essere seguita in diretta anche in Italia. I diritti televisivi se li è aggiudicati Sky, che ha deciso di sdoppiarli su Sky Cinema Oscar e su Cielo, canale 26 del Digitale Terrestre. Il commento è affidato a Gianni Canova, Francesco Castelnuovo e Denise Negri. Dalle 22.50 su Sky Cinema Oscar ci sarà il collegamento con il red carpet, in attesa della cerimonia di premiazione.

I miei vincitori per LetteraF

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Ed ora passiamo alla lista dei vincitori che ho stilato per LetteraF:

Miglior Film: Birdman

Miglior Regia: Alejandro G. Inárritu

Miglior Attore protagonista: Michael Keaton – Birdman

Miglior Attrice protagonista: Julianne Moore – Still Alice

Miglior Attore Non Protagonista: Ethan Hawke – Boyhood

Miglior Attrice Non protagonista: Patricia Arquette – Boyhood

Miglior Sceneggiatura originale: Grand Budapest Hotel

Miglior Sceneggiatura non originale: The imitation game

Miglior Film Straniero: Ida (Polonia)

Miglior film d’Animazione: The tale of the Princess Kaguya

Miglior Fotografia: Grand Budapest Hotel

Miglior Montaggio: Boyhood

Miglior Scenografia: Grand Budapest Hotel

Miglior Costumi: Milena Canonero per Grand Budapest Hotel

Miglior trucco e acconciature: Grand Budapest Hotel

Miglior effetti speciali: Interstellar

Miglior sonoro: Interstellar

Miglior montaggio sonoro: Interstellar

Miglior colonna sonora originale: Interstellar

Miglior Canzone: Glory per Selma

 

Foto | 360b per Shutterstock, meditfilm.it, Birdman press, The imitation game press, Grand Budapest Hotel press, Still Alice press

Venezia 71, torna la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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Il 27 agosto si è aperta la 71esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Festival cinematografico più antico del mondo che si svolge nello storico Palazzo del Cinema del Lido di Venezia, sotto la direzione di Alberto Barbera.

L’evento, che terminerà sabato 6 settembre, vede tre italiani in concorso: Mario Martone con Il Giovane Favoloso, interpretato da Elio Germano e Michele Riondino; Saverio Costanzo con Hungry Herts, che vede come protagonista Alba Rohrwacher; Francesco Munzi con Anime Nere, interpretato da Marco Leonardi e Peppino Mazzotta.

Il taglio del nastro è spettato ad Alejandro Iñárritu con il suo Birdman or The Unespected Virtue of Ignorance (in concorso), pellicola surreale che ha portato in laguna tanti volti noti, come Michael Keaton, Emma Stone, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan, e Naomi Watts.

Birdman racconta la storia di un ex stella del blockbuster hollywoodiano, che va a Broadway per cercare di salvare la sua carriera e reinventare la sua immagine con una pièce scritta, diretta e interpretata da lui stesso. Nei giorni che precedono la prima, però, l’attore combatte il suo ego e cerca di conciliare la famiglia, la carriera e se stesso.

Durante la seconda giornata di Venezia 71 è stato presentato il primo film italiano in concorso nella sezione Orizzonti: La vita oscena di Renato de Maria, con Isabella Ferrari, Clement Metayer e Roberto De Francesco, prodotto da Riccardo Scamarcio. La pellicola racconta la storia di un poeta adolescente Andrea, che assiste improvvisamente alla scomparsa della famiglia, prima della madre per un tumore e poi del padre. Andrea si perde e tocca il fondo, ma capisce che proprio la scrittura della sua storia in un nuovo libro, potrà salvarlo.

Tanti i film fuori concorso, come La Trattativa di Sabina Guzzanti, Italy in a day – Un giorno da italiani di Gabriele Salvatores, Huangjin shidai (The golden era) di Ann Hui scelto come film di chiusura della kermesse, e She’s funny that way di Peter Bogdanovich. Proprio quest’ultimo è stato proiettato il terzo giorno, con un’accoglienza molto calorosa sia in sala che in conferenza stanza. Il film racconta la storia di una escort, Isabella Patterson (Imogen Poots) il cui sogno è fare l’attrice e fatalmente incontra, per ragioni professionali, un regista di teatro Arnold Albertson (Owen Wilson) che le offre 30 mila dollari per cambiare vita e coronare il suo sogno.

Il periodo d’oro di Hollywood, quello dei film di John Ford, Ernest Lubitsch, Howard Hawks è finito. Non voglio mordere la mano che non mi dà da mangiare ma il cinema americano vive un periodo di decadenza, dove si fanno solo prequel, sequel, remake, fumettoni e cartoni animati. L’unica domanda che ci si fa è come fare 300 milioni di dollari il primo weekend.

Scherza così Bogdanovich in conferenza stampa, specificando che ha potuto realizzare il film grazie ai due produttori Wes Anderson e Noah Baumbach.

Cast di She’s funny that way

She’s funny that way _Peter Bogdanovich.

QUESTI I FILM PROIETTATI IN OGNI SEZIONE:

Concorso internazionale di lungometraggi in prima mondiale


THE CUT di Fatih Akin

EN DUVA SATT PÅ EN GREN OCH FUNDERADE PÅ TILLVARON (A PIGEON SAT ON A BRANCH REFLECTING ON EXISTENCE) di Roy Andersson

99 HOMES di Ramin Bahrani

GHESSEHA (TALES) di Rakhshan Bani E’temad

LA RANÇON DE LA GLOIRE di Xavier Beauvois

HUNGRY HEARTS di Saverio Costanzo

LE DERNIER COUP DE MARTEAU di Alix Delaporte

PASOLINI di Abel Ferrara

MANGLEHORN di David Gordon Green

BIRDMAN di Alejandro González Iñárritu (Film d’apertura)

3 COEURS di Benoît Jacquot

BELYE NOCHI POCHTALONA ALEKSEYA TRYAPITSYNA (THE POSTMAN’S WHITE NIGHTS) di Andrei Konchalovsky

IL GIOVANE FAVOLOSO di Mario Martone

SIVAS di Kaan Müjdeci

ANIME NERE di Francesco Munzi

GOOD KILL di Andrew Niccol

LOIN DES HOMMES di David Oelhoffen

THE LOOK OF SILENCE di Joshua Oppenheimer

NOBI (FIRES ON THE PLAIN) di Shinya Tsukamoto

CHUANGRU ZHE (RED AMNESIA) di Xiaoshuai Wang

 

Fuori Concorso:

WORDS WITH GODS di Guillermo Arriaga, Emir Kusturica, Amos Gitai, Mira Nair, Warwick Thornton, Hector Babenco, Bahman Ghobadi, Hideo Nakata, Álex De La Iglesia

SHE’S FUNNY THAT WAY di Peter Bogdanovich

QIN’ AI DE (DEAREST) di Peter Ho-Sun Chan

OLIVE KITTERIDGE di Lisa Cholodenko

BURYING THE EX di Joe Dante

PEREZ. di Edoardo De Angelis

LA ZUPPA DEL DEMONIO di Davide Ferrario

THE SOUND AND THE FURY di James Franco

TSILI di Amos Gitai

LA TRATTATIVA di Sabina Guzzanti

HUANGJIN SHIDAI (THE GOLDEN ERA) di Ann Hui (Film di chiusura)

HWAJANG (MAKE-UP) di Kwontaek Im

THE HUMBLING di Barry Levinson

O VELHO DO RESTELO (THE OLD MAN OF BELEM) di Manoel De Oliveira

ITALY IN A DAY – UN GIORNO DA ITALIANI di Gabriele Salvatores

IM KELLER (IN THE BASEMENT) di Ulrich Seidl

THE BOXTROLLS di Anthony Stacchi E Annable Graham

NYMPHOMANIAC VOLUME II (LONG VERSION) DIRECTOR’S CUT di Lars Von Trier

 

Orizzonti:

THEEB di Naji Abu Nowar

KREDITIS LIMITI (LINE OF CREDIT) di Salome Alexi

SENZA NESSUNA PIETÀ di Michele Alhaique

CYMBELINE di Michael Almereyda

LA BAMBINA (BACHE) di Ali Asgari

IO STO CON LA SPOSA di Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry

LIFT YOU UP di Ramin Bahrani

FERDINAND KNAPP di Andrea Baldini

DA SHU (GREAT HEAT) di Tao Chen

LA VITA OSCENA di Renato De Maria

NEAR DEATH EXPERIENCE di Benoît Delépine, Gustave Kervern

RÉALITÉ di Quentin Dupieux

ICH SEH / ICH SEH (GOODNIGHT MOMMY) di Veronika Franz, Severin Fiala

MADEMOISELLE di Guillame Gouix

CASTILLO Y EL ARMADO di Pedro Harres

JAYUEUI ONDUK (HILL OF FREEDOM) di Sangsoo Hong

BYPASS di Duane Hopkins

PAT – LEHEM (DAILY BREAD) di Idan Hubel

THE PRESIDENT di Mohsen Makhmalbaf (Film d’apertura)

YOUR RIGHT MIND di Ami Canaan Mann

BELLUSCONE, UNA STORIA SICILIANA di Franco Maresco

L’ATTESA DEL MAGGIO di Simone Massi

NABAT di Elchin Musaoglu

3/105 di Avelina Prat, Diego Opazo

HEAVEN KNOWS WHAT di Josh Safdie, Ben Safdie

MARYAM di Sidi Saleh

ARTA (ART) di Adrian Sitaru

TAKVA SU PRAVILA (THESE ARE THE RULES) di Ognjen Svilicic

ERA APOCRYPHA di Brendan Sweeny

COURT di Chaitanya Tamhane

CAMS di Carl-Johan Westregård

FI AL WAQT AL DAE’A (IN OVERTIME) di Ramin Yasin

 

Foto| Getty images, Labiennale.com