gerry scotti

Gerry Scotti parte bene con l’esperimento La Ruota della Fortuna

L’audace mossa di Pier Silvio Berlusconi di rilanciare “La Ruota della Fortuna” nell’access prime time di Canale 5, una fascia oraria tradizionalmente dominata da “Affari Tuoi”, si è rivelata un successo clamoroso.

Gran parte di questo trionfo è merito di Gerry Scotti, un vero pilastro della televisione italiana. La sua consolidata esperienza nei quiz e giochi a premi, unita a un carisma innegabile che lo rende uno dei conduttori più amati dal pubblico, lo ha reso la scelta ideale per affrontare la concorrenza.

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Ottimi ascolti per “La Ruota della Fortuna”

Non a caso, Mediaset ha riposto in lui la fiducia per sfidare l’oramai affermato format condotto da Stefano De Martino. “La Ruota della Fortuna” è destinata a rimanere in palinsesto fino a novembre, il che significa uno scontro diretto con “Affari Tuoi” per circa due mesi. Nonostante la sua lunga carriera e il suo indiscusso fascino, Gerry Scotti è consapevole che superare il concorrente non sarà un’impresa facile. Il conduttore di Mediaset sa che la vera forza del programma si vedrà con il ritorno di “Affari Tuoi”.

Scotti ha anche evidenziato una differenza sostanziale rispetto al passato, quando era “Striscia la Notizia” a confrontarsi con “Affari Tuoi”. Secondo lui, si trattava di uno scontro impari, essendo due programmi totalmente differenti. Ora, con la nuova versione de “La Ruota della Fortuna”, la competizione si fa più equa, combattendo sullo stesso campo di gioco.

L’addio a “Tu Si Que Vales” per puntare su nuovi obiettivi Mediaset

Per assumere la conduzione de “La Ruota della Fortuna”, Gerry Scotti ha dovuto rinunciare al suo ruolo di giudice a “Tu Si Que Vales”, dove era al fianco di Rudy Zerbi e Maria De Filippi. Al suo posto, nella prossima stagione autunnale, arriverà Paolo Bonolis. La decisione è stata ponderata, come ha raccontato Scotti, si è confrontato a lungo con Maria De Filippi, entrambi dispiaciuti, ma speranzosi che tale sacrificio alla fine possa essere ripagato. Visti i numeri e il successo riscosso, con uno share superiore alla media (specialmente durante la serata di “Temptation Island”) e nuovi sponsor attratti dal format, Maria De Filippi stessa ha potuto affermare che n’è valsa sicuramente la pena.

Indubbiamente la fascia oraria dell’access prime time rappresentava un rischio, come ammesso dal conduttore, soprattutto considerando che la decisione è stata presa proprio mentre rinnovava il suo contratto per due anni. Tuttavia, la scommessa si è trasformata in un successo. E le sfide per Gerry Scotti non finiscono qui: Pier Silvio Berlusconi gli ha affidato altri importanti programmi per l’autunno. Dopo “La Ruota”, Scotti tornerà al preserale con “Caduta Libera” e condurrà anche un’edizione in prima serata de “Il Milionario”, che manterrà la stessa struttura ma con una nuova formula.

Barbara D'Urso

Barbara D’Urso torna in TV grazie alla Rai?

Il nome di Barbara D’Urso è tornato a circolare con insistenza nei corridoi della Rai, figurando nelle bozze dei palinsesti 2025-2026. Questo inserimento, tuttavia, non garantisce un suo ritorno automatico sul piccolo schermo.

La conduttrice, assente dalla televisione da circa due anni, dovrà infatti ottenere il via libera definitivo dai vertici di Viale Mazzini, un’approvazione che, stando alle ultime indiscrezioni, non è affatto scontata.

Barbara D'Urso

Un progetto in Prime Time?

A far trapelare i dettagli di questa potenziale riapparizione è stato DavideMaggio.it, noto portale specializzato in retroscena televisivi. Secondo le informazioni divulgate, il nome dell’ex volto di Pomeriggio Cinque sarebbe presente nelle bozze dell’Offerta TV Rai 2025/2026, documenti la cui discussione è attesa a breve nel Consiglio di Amministrazione. Sembra che all’interno della Rai ci sia una fazione interessata a puntare sulla conduttrice campana, ipotizzando per lei la conduzione di uno show in prima serata.

Il progetto, nello specifico, consisterebbe in otto puntate in onda il venerdì sera, con un debutto previsto a partire da gennaio. La natura del programma si preannuncia come una sorta di rivisitazione di un classico della televisione, Carramba, suggerendo un format basato su sorprese ed emozioni, caratteristiche spesso associate ai suoi precedenti successi.

Nonostante l’inserimento nelle bozze, la strada per il ritorno di Barbara D’Urso in Rai è ancora incerta e ricca di ostacoli. DavideMaggio.it sottolinea come vi siano visioni contrastanti all’interno dell’azienda: c’è chi scommette sull’immediato scarto dell’idea e chi, al contrario, è convinto che alla fine lo show le verrà affidato.

La politica pesa sulla scelta di Barbara D’Urso

Le voci di corridoio suggeriscono che la decisione finale sul futuro televisivo della conduttrice sia fortemente influenzata da dinamiche più politiche che strettamente televisive. Da mesi si rincorrono indiscrezioni riguardo un presunto “patto di non belligeranza” tra Rai e Mediaset. Questo accordo non scritto ostacolerebbe l’ingaggio della D’Urso, considerando la sua uscita traumatica da Mediaset.

Anche Dagospia ha affermato che il nome della D’Urso sarebbe stato persino rimosso all’ultimo momento dalle bozze. Giuseppe Candela, giornalista di Dagospia, ha evidenziato come il “caso D’Urso” stia creando tensioni all’interno della maggioranza: “Contraria ovviamente Forza Italia, ma anche Fratelli d’Italia che vuole blindare il patto di non belligeranza con Mediaset. Lega favorevole, braccio di ferro in corso”. Questo scenario dipinge un quadro complesso, dove le scelte di palinsesto sembrano intrecciarsi strettamente con gli equilibri politici.

Barbara D’Urso, in una delle ultime interviste al Corriere della Sera, ha confermato di essere a conoscenza di forze che stanno attivamente ostacolando il suo ritorno in televisione. Resta da vedere se un giorno la conduttrice deciderà di svelare i dettagli di questa complessa vicenda e i nomi di coloro che, a suo dire, le stanno remando contro. Il suo eventuale ritorno in Rai, quindi, si configura non solo come una questione televisiva, ma come un vero e proprio caso che intreccia spettacolo, politica e dinamiche di potere.