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Kimoji, le emoji di Kim Kardashian

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Essendo una vera e propria celebrità sui social media prima ancora che in televisione o davanti agli obiettivi dei fotografi, Kim Kardashian si trova perfettamente a suo agio tra le pagine di Faceook, le immagini di Instagram e le stringate espressioni di Twitter. Ecco perché non dovrebbe sorprenderci se lancia la sue emoticon personali.

Si chiamano Kimoji unendo al proprio nome di battesimo il nome delle famose emoji che esprimono pensieri e stati d’animo in digitale. La sorella maggiore delle Kardashian può vantare milioni di like sui social media e da oggi anche un set personale di emoticon.

Tra le emoji che ha scelto di proporre ai fan ci sono naturalmente quelle con le proprie fattezze, tra cui il celeberrimo belfie – cioè il selfie della parte posteriore del corpo – che ha contribuito a rendere famoso con le sue forme generose.

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Ci sono però anche emoticon dedicate al mondo sfavillante del lusso più sfrenato nel quale la celebrità vive immersa. Non mancano quindi abiti, smalti, corsetti e naturalmente il contouring, la tecnica di trucco che scolpisce i lineamenti del viso e di cui Kim è appassionata tanto da averne fatto un vero e proprio marchio di fabbrica. E poi auto di lusso, carte di credito, dollari a pioggia, lingerie super sexy.

Il set di emoji dedicato si scarica dall’App Store dove è disponibile da pochi giorni come un regalo di Natale della Kardashian ai propri followers. Un set come un altro, certo, ma anche una sonora smentita a tutti i tentativi di trasmettere un messaggio positivo riguardo al corpo femminile e alla sua commercializzazione. A questo punto non preferivamo forse le emoji a forma di vagina anziché quelle del lato B della signora West?

emoticon a forma di vagina

Emoticon a forma di vagina: cosa ce ne facciamo?

emoticon a forma di vagina

Le emoji si rinnovano ancora dopo le nuove raffigurazioni etniche, vi si aggiungono i simboli di unicorni, scoiattoli e robottini ma anche nuove emoticon a forma di vagina. Ma cosa dovremmo mai farcene? Che sia una burla o che si tratti del tentativo di portare l’attenzione sul sempiterno problema della parità di genere? E in questo caso, siamo sicuri che si tratti del modo giusto per farlo?

Cominciamo dall’inizio. Alcuni mesi fa le emoticon si sono rinnovate aggiungendo simboli di famiglie omosessuali e volti di persone di etnie diverse. Qualche giorno fa l’annuncio di un nuovo aggiornamento che ha aggiunto i simboli di diverse religioni, le bandiere di molti paesi del mondo e qualche altra piccola amenità, come gli unicorni appunto. E le vagine.

La diversità è rispettata, non c’è che dire. Ce ne sono di chiare, scure, depilate e non, di varie forme e tonalità, anche a dir poco squillanti. Ci si domanda solo in quale genere di conversazione quotidiana possano mai tornare utili. I designer di queste nuove emoticon fanno capo a Flirtmoji e hanno fatto sapere di aver creato il nuovo set per

“permettere alle persone di qualunque sessualità di comunicare i propri desideri.”

Questa dichiarazione apparirà strana a chi ha sentito parlare solo delle vagine, che in effetti stanno facendo scalpore, ma la verità è che il set di emoticon sessuali comprende anche peni, accessori di seduzione, sex toys e tutto quanto fa riferimento alla sessualità, tradizionale o creativa che sia.

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A quanto pare dunque sullo sfondo non c’è alcuna volontà di ingaggiare battaglie sociali contro le discriminazioni di genere, solo la voglia di divertirsi e di estendere le capacità comunicative delle app di messaggistica.

Peccato che tutto questo finisca come spesso accade per impoverire la comunicazione anziché arricchirla. È quello che di fatto accade nel momento in cui si affida il proprio messaggio ad un disegnino standardizzato, per quanto insolito, anziché alle parole e al loro immenso potere evocativo e comunicativo oltre che decisamente più duttile e pieno di sfumature.

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Femoji, le emoji femministe di Makers

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Di recente la Apple ha inserito le nuove emoji aggiornate ai tempi moderni con le rappresentazioni delle diverse etnie e le famiglie con coppie dello stesso sesso. Una mossa che è stata molto chiacchierata, ma quasi sempre in positivo per la scelta di eliminare ogni discriminazione anche dalle emoticon sui telefoni cellulari. Oggi scopriamo una provocazione lanciata da Makers: una collezione di emoji al femminile, anzi più precisamente femministe e definite femoji.

La collezione di emoji femminili di Apple infatti è rimasta limitata a pochissime emoticon, che gli ideatori delle nuove femoji considerano svilenti per le donne. Si tratta infatti di spose, principesse, ballerine, ragazze che si tagliano i capelli o che indossano un costume da coniglietta. Le emoticon maschili disponibili sullo smartphone invece sono molte di più e rappresentano un universo molto più variegato: ci sono poliziotti, operai, personaggi che praticano sport.

Le femoji di Makers rappresentano l’alternativa femminista alle emoticon donna esistenti, spiegano dal team che ha messo a punto il progetto provocatorio per invitare la Apple ad un prossimo aggiornamento più inclusivo.

Tra i personaggi raffigurati ci sono Lena Dunham, considerata la voce delle trentenni di oggi, ma anche la trasgressiva Taylor Swift, Oprah Winfrey e Beyoncé in rappresentanza delle donne dalla pelle scura, il giudice della corte suprema americana Ruth Bader Ginsberg che si è occupata per tutta la sua carriera di diritti delle donne e parità dei sessi. E ancora Ellen DeGeneres, il primo capo della polizia donna in Florida Val Demings, l’astronauta afro-americana Mae Jemison.

Le reazioni della Rete sono come sempre disparate e vanno da grandi consensi e applausi per questa provocazione fino alla condanna decisa da parte di chi ritiene che le femoji siano una presa in giro dei veri valori del femminismo e della lotta per la parità.