Sabrina Salerno, tempi duri quando avevo successo

E’ lunga la lista delle donne che, un tempo molto famose, non disdegnano oggi un po’ di anonimato. E’ il caso per esempio di Sabrina Salerno, assoluta protagonista degli anni Ottanta, che negli ultimi anni si è defilata e si ritiene una donna felice.

10 donne di successo sopra i 30 anni

10 donne di successo sopra i 30 anni

Siamo circondati costantemente giovanissimi prodigi che conquistano il successo ben prima di raggiungere l’età adulta ma oggi scopriamo la storia di 10 donne di successo sopra i 30 anni. Hanno raggiunto risultati sorprendenti, obiettivi importanti, grande fama e talvolta anche patrimoni ragguardevoli. Una per una, scopriamo a che età hanno raggiunto il loro successo.

Martha Stewart, a 41 anni

Ad oggi ha un patrimonio stimato in 638 milioni di dollari, frutto di una carriera costellata di successi in libreria e in televisione. Il suo primo libro lo ha pubblicato a 41 anni dopo aver avviato a 35 anni un’impresa di catering che si è poi trasformata in un business globale.

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J.K. Rowling, a 32 anni

Prima di essere la celeberrima creatrice del mondo di Harry Potter è stata una mamma single che faticava ad andare avanti come molte donne che fanno i conti con la quotidianità. A 25 anni inventò il mondo magico di Hogwarts ma solo molti anni dopo le bozze uscirono da un cassetto per diventare un bestseller internazionale.

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Lynda Weinman, a 40 anni

È l’ideatrice di un sito web che offre tutorial passo passo su ogni argomento tecnologico e ha ottenuto un successo globale. Lynda.com ha preso il volo quando la sua creatrice aveva 40 anni. Qualche anno dopo è stato acquisito da Linkedin per una cifra da capogiro.

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Xochi Birch, a 36 anni

È lei la mente dietro Bebo, uno dei social network più importanti d’Europa prima che Facebook sbaragliasse la concorrenza divenendo il più utilizzato al mondo. Fondato nel 2005 insieme al marito, è stato acquisito da AOL per 850 milioni di dollari tre anni dopo (poi fallì, ma è un’altra storia).

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Caterina Fake, a 33 anni

La creatura di Caterina Fake è decisamente più nota di Bebo. Si tratta di Flickr, il celebre social network fotografico su cui condividere le proprie immagini. Era il 2002 quando venne lanciato sul web, Caterina aveva 33 anni. Tre anni dopo è stato ceduto a Yahoo per 30 milioni di dollari. Fino a quel momento il sito funzionava con appena 7 dipendenti.

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Arianna Huffington, a 55 anni

Nota in tutto il mondo per il suo impero dell’informazione che, nato come un sito personale che portava addirittura il nome della sua fondatrice, è diventato un punto di riferimento nell’informazione globale con siti localizzati in diverse lingue.

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Clara Barton, a 60 anni

La fondatrice della Croce Rossa Americana fu un’insegnante per la maggior parte della sua vita finché non fondò una delle associazioni di sostegno medico più importanti al mondo.

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Oprah Winfrey, a 33 anni

Il suo show televisivo, nel cui salotto sono passati stuoli di celebrità, è diventato un punto di riferimento in America e oggi è noto in tutto il mondo e non solo negli Stati Uniti.

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Tory Burch, a 38 anni

La fondatrice del celebre marchio di abbigliamento e accessori ha avviato la sua impresa solo a 38 anni dopo aver lavorato come copywriter per Ralph Lauren, Harper’s Bazaar e Vera Wang.

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Sarah Wood, a 31 anni

Ha fondato Unruly Media, una piattaforma pubblicitaria che si occupa di video virali e che è stata venduta alla NewsCorp di Rupert Murdoch proprio quest’anno per la cifra di 176 milioni di dollari.

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Chi è amato ha più successo, lo spiega un video

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Siamo i nostri critici più severi, questo lo sappiamo, ma talvolta esageriamo sottovalutandoci più del dovuto e lo dimostra una recente ricerca condotta dalla Strayer University insieme ad Aplus. Si tratta di un esperimento sociale che fa parte di una più ampia campagna di sensibilizzazione sul concetto di successo.

Lo scopo è ripensare il significato del termine “successo” attraverso una petizione che chiede addirittura di modificarne la definizione sul celebre dizionario inglese Merriam Webster. Per farlo si è cominciato con un video che invita a firmare la petizione raccontando come gli americani interpretano la parola successo. Si racconta in un modo molto tenero e commovente.

Secondo la ricerca che ha preceduto la realizzazione di questo video, infatti, il 90% degli americani associa il successo al raggiungimento della felicità e non al “raggiungimento di ricchezza, rispetto e fama” secondo la definizione corrente sul dizionario citato.

In pratica a determinare il successo di una persona non è quanto sia ricco o rispettato sul lavoro o potente. È evidente in questo bel video: ciascuno di noi si dà un voto da 1 a 10 molto basso in relazione al proprio successo, mentre le persone che ci amano ci assegnano votazioni molto più alte. Segno che il successo di una persona non è legato – non esclusivamente, almeno – alla capacità di conquistare beni materiali e potere. Ecco perché, secondo i promotori della petizione, quella definizione va corretta.

Le persone nel video si sorprendono e si commuovono nello scoprire che chi li ama – fidanzati, figli, amici – reputa il loro valore molto più alto di quello che si attribuiscono da sole. Insomma, valiamo più di quanto crediamo e il successo non può essere inteso in senso materiale o esteriore, riguarda molto più da vicino una sfera emozionale che sottovalutiamo spesso.

Tutto ciò non vale solo tra persone legate da vincoli di affetto, che naturalmente sono portati ad essere più indulgenti, perché anche un semplice gesto di gentilezza può davvero cambiare il modo in cui gli altri ci percepiscono. Di conseguenza noi stessi ci creiamo un’idea di quanto valiamo.

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Il bambino loquace a 2 anni avrà più successo a scuola

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È tutta colpa di uno studio americano se adesso i genitori dei bambini chiacchieroni dovranno farsi carico della loquacità dei piccoli! La ricerca ha dimostrato che se il bambino è loquace a 2 anni, avrà successo nel suo percorso scolastico. Spieghiamo perché.