stanchezza rimedi natura corpo

Via la stanchezza con i rimedi giusti

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Stanchezza, debolezza o mancanza di energia possono comportare una diminuzione della capacità fisica e mentale, oltre ad un facile affaticamento.

Le cause possono essere diverse, tra cui carenze alimentari, insonnia, affaticamento dopo sforzi fisici eccessivi, convalescenza a causa di una influenza o per altre malattie infettive.

I cali energetici si possono verificare nell’ultimo trimestre di gravidanza, in menopausa, in caso di sovraffaticamento mentale e di riposo insufficiente, in seguito ad uno squilibrio fra carico e recupero.

A seconda se la stanchezza sia transitoria o persistente, i rimedi per contrastarla sono diversi. Indagare la causa alla base tramite un consulto con un medico rimane la precondizione per un trattamento ottimale.

Quando sono stress ed ansia l’origine della stanchezza, un beneficio può arrivare da alcuni cambiamenti che è possibile introdurre nel proprio stile di vita, rallentando ad esempio i ritmi, curando l’alimentazione, idratandosi adeguatamente e rinunciando a fumo e alcolici.

Capita anche di avvertire una sensazione di improvvisa stanchezza dopo pranzo e di provare il desiderio di dedicarsi ad un sonnellino pomeridiano. I cali di energia pomeridiani possono essere dovuti a numerosi fattori. È buona cosa se l’alimentazione è sana e se i pasti sono regolari.

Una buona abitudine dovrebbe essere di non saltare i pasti, anzi dovrebbero essere equilibrati così da fornire all’organismo tutta l’energia di cui ha bisogno per affrontare la giornata e, soprattutto, non dovrebbero mai essere caratterizzati da grandi abbuffate.

A volte per ricaricare le proprie energie il nostro corpo ha bisogno di riposare almeno per 7 o 8 ore a notte. Il perfetto equilibrio si ottiene andando a dormire e svegliandosi alla stessa ora tutti i giorni della settimana. Se proprio ci si sente stanchi durante la giornata, si può dedicare 15 minuti ad un breve momento di riposo rigenerante.

Se la stanchezza permane nonostante abbiamo messo in pratica delle buone norme, un valido aiuto per ritrovare le forze può arrivare da sostanze naturali.

Le ricerche scientifiche hanno mostrato come miscele di piante opportunamente selezionate tra cui Eleuterococco, Ginseng, Ginkgo, Acerola, Mirtillo, Sambuco e Mora o prodotti dell’alveare come la Pappa reale che contengono complessi molecolari costituiti da centinaia di sostanze come terpeni, xantine, antocianine, lipidi e tannini siano in grado di supportare l’organismo nei periodi di affaticamento generale.

L’interazione di queste sostanze, che è meglio se arrivano da agricoltura biologica, può incidere sui sintomi che si riscontrano durante i periodi di stanchezza fisica e mentale e può aiutare l’organismo a ritrovare slancio.

Non dobbiamo trascurare i segnali che il nostro corpo ci invia, a cui dare una risposta prendendoci cura di noi. Sicuramente le soluzioni naturali rappresentano una possibile strategia da adottare.

I bulbi da piantare in primavera

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Se non siete molto pratici di giardinaggio, ma amate comunque circondarvi di fiori, in casa e in giardino, approfittate della bella stagione per lasciare posto ai bulbi. I bulbi sono infatti i fiori più semplici da gestire e curare, anche per coloro che sono alle prime armi e hanno un’ottima resa nella fioritura.

Come e quando piantare i bulbi a primavera

Scoprite come curare queste piante e quali sono le varietà a cui potete dedicarvi, che vi assicureranno una fioritura rigogliosa nel corso di questa primavera.

I bulbi da piantare in autunno

Il giacinto

E’ un fiore ricco e maestoso ma al tempo stesso anche molto comune e facile da curare.  I colori più tipici sono il viola, il fucsia, l’azzurro, il giallo e il violetto. I suoi fiori hanno una disposizione a grappolo e sono concentrati nel periodo primaverile. Si ripianta tranquillamente in autunno.

Il narciso

E’ un fiore regale ed elegante, simbolo della primavera. Il suo colore è giallo, intenso, dorato, e non richiede grandi cure nonostante la sua bellezza. anche il narciso fiorisce in primavera e si ripianta in autunno dopo aver conservato il bulbo in un luogo asciutto. Ne esistono tante varietà, da fioriera o bordura a seconda della grandezza della corolla.

Il tulipano

Il tulipano non è solo il simbolo dell’Olanda, è anche in un certo senso il re dei bulbi, il bulbo per eccellenza. Le sue varietà di colori sono praticamente infinite e la sua fioritura abbondante. Si può lasciare in terra dopo di essa o conservare in un luogo asciutto per la successiva piantumazione, che avviene di solito in autunno.

 

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Come e quando piantare i bulbi a primavera

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Amate i fiori ma non vi sentite affatto dei giardinieri provetti? La primavera è il momento migliore per iniziare a muovere i primi passi fra piante, terra e vasi anche se non avete il pollice verde. E i fiori più facili da coltivare in assoluto sono i bulbi, che hanno un’ottima resa e richiedono, una volta avviati, pochissime cure.

I lavori in giardino del mese di marzo: semine e potature

I bulbi possono essere piantati in terra o in vaso con poche semplici attenzioni. La maggior parte dei bulbi fiorisce una sola volta l’anno, per lo più nei mesi primaverili, ma di anno in anno questi fiori possono essere riutilizzati e ripiantati. Si possono quindi acquistare una volta sola, al supermercato o al vivaio, e poi conservare per l’anno successivo.

I bulbi da piantare in autunno

Quando piantare i bulbi

Il periodo migliore per piantare dei bulbi in realtà è l’autunno, ma vi sono delle tipologie più tardive che possono essere interrate anche prima dell’inizio della primavera. Chiedete consiglio in merito al vostro vivaista di fiducia. La fioritura, invece, va dal mese di febbraio fino a quello di maggio.

Come piantare i bulbi

In vaso o in terra, prima di piantare i bulbi dovete preparare un terriccio ben drenato per evitare per il bulbo marcisca. Dovrete posizionarlo a circa 10 cm di profondità con la punta rivolta verso l’alto e le radici verso il basso. Cercate sempre di lasciare una distanza di circa 8 cm tra un bulbo e l’altro, in modo che ogni pianta abbia il suo spazio.

Bagnate il terreno subito dopo aver interrato i bulbi e ripetete l’operazione solo quando sarà asciutto.

 

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Come curare e far fiorire l’azalea

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Anche in inverno le azalee sono le piante ideali per creare sgargianti macchie di colore in giardini e terrazzi. Sono piante facili da curare che assicurano una ricca e abbondante fioritura nel corso di molti mesi. Se avete non avete il pollice verde ma volete vedere le vostre azalee fiorite tutto l’anno ecco cosa potete fare.

Come proteggere le piante dal freddo

Le azalee sono piante acidofile che possono essere posizionate in terra o in vaso. In entrambi i casi il terriccio dovrà essere mescolato con una parte di argilla espansa, che assicura un ottimo drenaggio dell’acqua in eccesso, in quanto questa pianta non ama molto i ristagni che vengono a crearsi nel terreno.

Come proteggere le piante da interno in inverno

Il periodo giusto per un travaso è l’autunno o l’inizio primavera, proprio a partire dal mese di marzo. La pianta non deve essere posizionata troppo in profondità, poiché le sue radici sono abbastanza superficiali.

Quanto all’esposizione l’azalea deve essere posizionata in zone soleggiate se le estati non sono troppo calde, oppure in zone ombreggiate se le temperature tendono ad alzarsi molto nei mesi caldi.

In merito alle cure da dedicare a questo tipo di pianta, una delle più importanti cose da fare è privare la pianta dei fiori una volta sfioriti, i quali andranno staccati alla base del picciolo. Per la bellezza di una azalea la concimazione è una pratica fondamentale: sarà necessario, almeno una volta al mese, innaffiare la pianta con mezzo tappo di concime liquido disciolto in un litro e mezzo di acqua. In primavera si può ripetere la pratica anche una volta a settimana.

Si innaffia più spesso nei mesi estive e più raramente d’inverno.

 

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L’orchidea come pianta da interno

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Una delle piante da scegliere in inverno, curare in casa e far durare anche nei mesi seguenti è l’orchidea. Ne esistono tante varietà in commercio e in natura, che certo non mancheranno di accontentare gli appassionati di fiori e i pollici verdi più esigenti. L’orchidea è in verità una pianta esotica. D’inverno si può facilmente curare in casa, grazie ad una buona dose di luce, caldo e umidità, che riesce ad accompagnare la sua fioritura fino al mese di maggio.

Consigli e cure per le piante da interno

Dopo questo mese, da maggio alla fine di agosto, sarà possibile sistemarla anche in esterno, in pieno sole, dove dovrà essere bagnata tutti i giorni con l’innaffiatoio a rosetta. L’orchidea è poi una pianta che deve essere concimata spesso, anche due volte al mese nel corso di tutto l’anno, perché il nutrimento è essenziale per portare avanti la sua abbondante fioritura.

Come proteggere le piante da interno in inverno

L’orchidea è una straordinaria pianta da interno che può essere utilizzata anche come elemento di arredamento. Tra le tante specie di orchidea con le quali è possibile dare un tocco di colore alle proprie stanze vi sono le orchidee vanda, caratterizzate da grandi fiori viola che si arricchiscono di punti bianchi screziati. Le foglie sono poche ma le radici si dispongono a ventaglio.

Un’orchidea in casa può essere facilmente sistemata davanti ad una finestra ben illuminata, magari esposta a sud, da dove prenderà il massimo della luce. Si potrà anche appendere con appositi ganci, posizione del resto molto comoda per la cura quotidiana che tale pianta ricerca.

 

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Come proteggere le piante dal freddo

 

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Arriva il mese di febbraio e con esso le temperature più fredde e più dure per le piante che si trovano su balconi e terrazzi. Molte piante da esterno, infatti, temono il gelo. Solo alcune di esse riescono a sopportarlo piuttosto bene – come ad esempio il cavolo ornamentale, il ciclamino, l’erica e la viola del pensiero. Se non volete quindi vedere svanire i risultati delle fatiche profuse durante tutto il corso dell’anno, cercate di proteggere le vostre piante dal freddo.

Come proteggere le piante da interno in inverno

Alcune delle vostre piante ornamentali da esterno, infatti, temano in modo particolare il gelo. Fate allora in modo di mettere al riparo in una piccola serra – si comprano anche in kit nei negozi di bricolage o fai da te – piante come:

  • gerani
  • calanchoe
  • begonie
  • piante grasse.

Come curare le viole in inverno

Se invece avete delle piante delicate in vaso, come cespugli di rose, piccoli alberi da frutto e cespugli di ortensia o di lantana dovete fare in modo di proteggere le radici dal gelo, che tendono ad attaccarsi ai bordi del vaso. Sistemate quindi questi vasi in cesti più grandi e riempiteli di pigne, con cui coprirete anche il terriccio.

Per proteggere le rampicanti, invece, come il gelsomino, le rose, le buganvillee e la clematide, avvolgete le basi dei tralci con delle piccole stuoie di bambù – si possono comprare anche a metro nei negozi di ferramenta.

Altre piante delicate come la camelia, l’azalea e il rododendro devono essere protette a partire dal terreno del vaso, ponendo su di esso dei pezzi di corteccia di conifera – si vendono a peso.

Per proteggere dal freddo le piante aromatiche, invece, come il basilico, la salvia, il rosmarino & co. mettetele tutte vicine in una cassetta cosparsa di foglie secche.

 

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Come si fa l’idrocoltura

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Dopo aver visto in alcuni post pubblicati prima di questo che cosa è e come si prepara l’idrocoltura, la bellissima tecnica di coltivazione delle piante senza terra, facilmente impiegabile per tutte le specie d’appartamento, passiamo ai consigli pratici e vediamo concretamente come realizzarla.

Che cos’è l’idrocoltura

La prima cosa da fare è individuare la pianta da utilizzare. Deve essere una pianta piuttosto giovane perché in questo modo resisterà meglio al travaso e alla nuova fase di crescita. Prendete quindi una di queste due tipologie di piante:

  • una talea già fatta crescere nell’acqua
  • una pianta coltivata in terra.

Come si prepara l’idrocoltura

Con acqua corrente lavate bene le radici dai residui di terra e con un paio di cesoie tagliate quelle che in questa operazione si sono rovinate. Mettete quindi la pianta a dimora.

Prendete il vostro vaso da idrocoltura e riempitelo di per due terzi del materiale che avete scelto per il riempimento. Cercate di riempire anche gli spazi vuoti e con l’aiuto di un piccolo bastone mandate in giù le radici affinché pur sollevando la pianta per il corpo non esca dal vaso. Potete ovviamente mettere insieme al riempimento anche gli elementi estetici che avete selezionato.

Versate quindi all’interno del contenitore un misurino di fertilizzante e aggiungete acqua in modo da coprire le radici per un terzo. In questo modo fate passare circa tutto il primo mese. L’acqua potrà evaporare anche del tutto e potrete innaffiare dopo 1 o 2 giorni.

Nei periodi in cui non potete occuparvene mettete l’acqua al di sotto del substrato – bastano 1 o 2 cm – e la pianta potrà resistere in questo modo per una quindicina di giorni.

 

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Come si prepara l’idrocoltura

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Ecco come preparare la coltivazione delle piante da interno in acqua, con la sola presenza di sostanze naturali come l’argilla e il fertilizzante. Poche semplici mosse da seguire per risultati sorprendenti.

Come proteggere le piante da interno in inverno

Procedimento

Una volta che avrete recuperato tutti i materiali e gli strumenti necessari – come indicato in un primo post pubblicato su questo stesso blog – potrete metterne un po’ sul fondo del vaso e poi aggiungere l’acqua in maniera graduale. Quando il gel avrà raggiunto la consistenza e la quantità desiderata potrete inserire all’interno la vostra pianta. Per dare un tocco creativo alla vostra composizione potete anche colorare il gel con dei coloranti alimentari.

Consigli e cure per le piante da interno

Ricordate che gli elementi da utilizzare all’interno dei contenitori da idrocoltura non dovrà essere né troppo piccolo né troppo grande, in modo da lasciare passare le radici delle piante senza soffocarle. Vanno bene biglie di vetro, sassolini colorati, conchiglie e altri sassi smussati dal lavorio delle onde nel coso degli anni. Prima di essere messi in vaso gli oggetti di derivazione marina potranno essere lavati con acqua dolce.

E per finire un piccolo avvertimento preliminare. Se volete concimare le vostre piante dovete ricordare che il concime in granuli a lenta cessione potrebbe non sciogliersi completamente nell’acqua e di conseguenza le vostre piante potrebbero ancora avere bisogno di nutrimento. Prima di utilizzare un concime o un fertilizzante per le piante da idrocoltura leggete quindi sempre bene le istruzioni e le indicazioni riportate sulla confezione.

 

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