Come arrivare a Expo 2015

Come arrivare a Expo 2015 in metro, in treno e in auto

Come arrivare a Expo 2015

L’ultimo mese di Esposizione Universale farà registrare il pienone di visite ma come arrivare a Expo 2015? Se state progettando una visita all’evento milanese dell’anno ecco tutte le informazioni per arrivare in metro, in treno e in auto

Arrivare in metro

L’organizzazione dell’Expo ha cercato di incentivare il più possibile i trasferimenti attraverso i mezzi pubblici e la metropolitana è indubbiamente lo strumento più pratico. Chi arriva da Milano può servirsi della linea rossa M1 con fermata a Rho-Fiera. Si entra da Ovest, da porta Fiorenza. I treni hanno una frequenza di 120 secondi e trasportano fino a 36 mila visitatori l’ora nelle fasce orarie di maggiore afflusso.

Arrivare in treno

Il treno è la soluzione ideale per chi arriva da fuori Milano. Sia Trenitalia che Trenord servono la stazione di Rho-Fiera con i treni regionali ma per tutta la durata di Expo è stata prevista la fermata anche per le Frecce con provenienza da fuori regione. Anche in questo caso si entra da Ovest, ma da porta Triulza.

Arrivare in auto

Chi arriva in auto deve prevedere la prenotazione del parcheggio per assicurarsi la certezza di un posto auto nei posteggi più comodi. Si prenota sul sito parkingexpo.it. I parcheggi a disposizione sono cinque, posizionati a varie distanze e tutti serviti da navette gratuite che conducono agli ingressi dell’Expo.

Parcheggio Merlata
Inizialmente dedicato agli autobus, è stato riaperto anche alle auto dal 9 Settembre. I motoveicoli e i ciclomotori possono parcheggiare gratuitamente fino ad esaurimento posti. Per le auto è indispensabile la prenotazione, mentre per gli autobus non è richiesta ma è consigliata. Ci sono anche stalli dedicati ai disabili. Il parcheggio si trova a 500 metri dall’Expo a cui è collegato da una passerella pedonale con accesso diretto. Nei pressi dell’ingresso c’è la fermata numero 8 del People Mover, la navetta interna per muoversi negli spazi Expo.

Parcheggio Arese
Questo parcheggio si può prenotare online ma è possibile acquistare il biglietto anche sul posto. Si trova a 10 km da Expo, a cui è collegato da un servizio di navette gratuite che conducono all’ingresso Est Roserio, dove si trova la fermata numero 6 del People Mover. È il parcheggio più grande, con più di 10.000 posti accessibili a bus, auto, moto, ciclomotori e camper (ma non per la sosta notturna). Sono previsti stalli per disabili. Per chi acquista il biglietto sul posto ci sono casse con operatore e casse automatiche.

Parcheggio Roserio
Si tratta di un’estensione del parcheggio Merlata e si trova vicino all’Expo 2015, proprio all’ingresso Est Roserio dove arrivano tutte le navette provenienti dai vari parcheggi. Sono presenti stalli per disabili disponibili anche senza prenotazione e qui si trovano anche i taxi.

Parcheggio Fiera Milano
Il parcheggio è collegato con navetta gratuita al sito della manifestazione. Per chi prenota online la tariffa è più conveniente (per un’auto si pagheranno 12,50 euro online contro i 16,50 richiesti per il pagamento sul posto). La navetta arriva presso l’ingresso Ovest Fiorenza, dove si trova la fermata numero 1 del People Mover.

Parcheggio Trenno
Si trova a circa 10 km dal sito espositivo e una navetta gratuita collega il parcheggio all’ingresso Roserio, fermata numero 6 del People Mover.

expo 2015 padiglione israele

Expo 2015: una donna israeliana rivoluziona l’agricoltura sostenibile

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A Expo 2015 il Padiglione Israele ha proposto le soluzioni più interessanti e innovative nella gestione delle risorse naturali a partire da un’agricoltura che guarda al futuro tornando alle radici. Un concetto semplice ma anche coraggioso che punta a creare un’agricoltura rispettosa dell’ambiente secondo principi etici che mettono al primo posto la salute della Terra e di conseguenza anche quella dei consumatori.

È il tema emerso nel corso di una conferenza sul tema delle relazioni tra ambiente ed etica durante il quale Israele ha lanciato un allarme ma ha anche fornito una possibile risposta. Lo ha fatto per bocca di una donna che fa parlare di sé per la sua determinazione nel risolvere le questioni pratiche dell’agricoltura guardando alla tradizione per procedere con decisione verso un futuro più verde.

Se le coltivazioni migliorano grazie alle tecnologie, è anche vero che il verde via via diminuisce perché lo sfruttamento della terra ha un limite oltre il quale le risorse si impoveriscono in maniera irreversibile. Qui interviene Einat Kramer, una figura femminile di spicco del mondo israeliano, che vive in Galilea e lì ha fondato e dirige Teva Ivri.

La sua idea ha dato vita ad un’organizzazione che cerca di coniugare i precetti dell’ebraismo ad una maggiore attenzione all’ambiente in modo da servirsi della terra in una nuova chiave etica. Perciò ha proposto di ripristinare una pratica chiamata Shmita. Si tratta di un anno sabbatico da concedere alla terra per darle il tempo di riposare e tornare a dare i suoi frutti senza impoverirsi inesorabilmente.

Questa pratica deriva da un antico precetto religioso che si applica a tutti gli aspetti della vita: l’anno sabbatico è una fase di riflessione, di introspezione e di trasformazione che spesso conduce a importanti decisioni. Anche nel mondo dell’agricoltura, sostiene Einat, è importante concedersi il tempo di riflettere e da una riflessione nasce la decisione di cambiare metodo.

È imperativo nel mondo moderno pensare ad un approccio sostenibile senza rincorrere la produttività a tutti i costi ma rendendosi conto che il rispetto per la terra è anche rispetto per noi stessi. D’altronde la storia dei nostri avi ha dimostrato che l’agricoltura è nata donna visto che l’uomo cacciava e la donna si occupava della terra. Einat è la versione contemporanea ed eticamente responsabile di quella figura atavica e con piacere scopriamo che l’Expo 2015 dà spazio alle donne.

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Spettacoli da non perdere a Expo 2015

Spettacoli da non perdere a Expo 2015

Spettacoli da non perdere a Expo 2015

Benché volga al termine, l’Esposizione Universale di Milano ha ancora molto da offrire ai suoi visitatori: ecco gli spettacoli da non perdere a Expo 2015 tra fine Settembre e Ottobre. Dopo il fantastico Cirque su Soleil e alcuni dei concerti più seguiti dell’estate, l’Expo ospita una serie di eventi da non mancare.

Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito per chi è in possesso del Season Pass, del biglietto giornaliero o del biglietto serale da 5 euro, ma solo fino ad esaurimento posti. L’apertura dei cancelli per gli spettacoli avviene due ore prima dell’inizio dunque è bene arrivare in tempo per non perdere la possibilità di entrare.

Il Balletto Russo – Domenica 27 Settembre alle 20:30

Sul palco dell’Open Ait Theatre si ebisità questa sera la compagnia russa di Igor Moiseyev Ballet, la prima compagnia di balletto folk professionale con un repertorio di 300 danze popolari, balletti e coreografie.

Inti-Illimani – Martedì 29 Settembre alle 20:00

Il gruppo musicale cileno omaggia il suo paese in occasione del Nation Day del Cile. Il concerto racconterà 50 anni di storia del paese sudamericano tra storia e lotte, senza dimenticare tutti i grandi successi degli Inti-Illimani.

Hip Hop Night – Sabato 3 Ottobre alle 21:00

Si balla con Marracash, Guè Pequeno ed Emis Killa, grandi nomi della scena hip hop italiana che daranno vita ad una serata a tema dal ritmo travolgente.

Mario Biondi – Martedì 13 Ottobre alle 21:00

Il cantante dalla voce profonda presenta il nuovo album di inediti Beyond che sta portando in giro per l’Italia con il Mario Biondi Tour 2015.

Van De Sfroos – Sabato 17 Ottobre alle 20:30

L’artista Davide Bernasconi porta in scena uno spettacolo musicale in dialetto tremezzino, detto anche laghée, ispirato alla tradizione popolare lombarda. L’incontro si terrà in Auditorium.

Circo della Repubblica Ceca – Martedì 28 Ottobre dalle 15:00 alle 20:00

È una giornata di musica e spettacolo circense offerta all’Open Air Theatre dalla Repubblica Ceca. Alla fine dello spettacolo ci sarà l’esibizione dell’orchestra The Varhan Orchtrovic Bauer.

Spettacolo di illusionismo – Giovedì 29 Ottobre

In Auditorium va in scena la magia dell’illusionista David Merlini che ci porterà con sé in un mondo pieno di stupore, con la promozione dell’Ungheria che chiude il palinsesto degli spettacoli a Expo 2015.

Photo Credits | Expo 2015

disabili a expo 2015

Visitatori disabili a Expo 2015, informazioni utili

visitatori disabili a Expo 2015

I visitatori disabili a Expo 2015 possono usufruire di una serie di servizi speciali per godersi l’evento con un’accoglienza dedicata a chi ha mobilità ridotta ed esigenze particolari. Ecco le informazioni utili da conoscere per i visitatori con disabilità.

Biglietti per disabili

Sono stati previsti dei biglietti a prezzo ridotto del 50% per le persone disabili ma non sono disponibili online poiché bisogna fornire una certificazione che attesti la disabilità. Nello specifico si può presentare, a scelta:

  • un certificato di disabilità rilasciato dal Ministero del Tesoro o dal Ministero dell’Economia
  • una tessera di invalido di guerra
  • un contrassegno per il parcheggio disabili accompagnato dal documento di identità.

Anche nel caso di visitatori stranieri è necessario un documento che attesti l’invalidità. La documentazione va spedita all’indirizzo email [email protected] e i biglietti si potranno acquistare con carta di credito. Non sono previste altre forme di pagamento. I biglietti verranno ricevuta via email. In alternativa i biglietti si possono acquistare all’Expo Gate in piazzale Cairoli a Milano, da alcuni rivenditori autorizzati o direttamente nelle biglietterie del sito espositivo. Con le stesse modalità si può acquistare anche il season pass, cioè il biglietto stagionale.

L’accompagnatore del visitatore disabile ha diritto al biglietto gratuito se il disabile ha un’invalidità del 100% (o almeno dell’80% in caso di invalidi del lavoro), se è privo della vista o dell’udito. Il biglietto per l’accompagnatore va emesso insieme al biglietto speciale per disabili.

Parcheggi per disabili e mezzi pubblici

I parcheggi nei pressi dell’Expo 2015 prevedono degli stalli riservati ai disabili. Per chi si muove con i mezzi pubblici è utile consultare le informazioni dedicate alle persone con disabilità sul sito di ATM Milano.

Accessi per disabili

  • Accesso Ovest Triulza – Orogel: in zona stazione Rho Fieramilano, prevede un percorso sotterraneo accessibile, con ascensore nel tratto finale che è in pendenza. È lungo circa 350 metri.
  • Accesso Ovest Fiorenza – San Carlo: vicino la fermata Rho Fieramilano della Metro linea 1, prevede un ascensore per arrivare in superficie e percorrere poi la passerella sopraelevata, lunga 500 e con accesso diretto all’Expo 2015. Il percorso totale è lungo 800 metri. In alternativa alla sopraelevata c’è il percorso sotterraneo del punto precedente.
  • Accesso Sud Merlata – Orogel: è raggiungibile da taxi, auto e autobus. Dopo i controlli si raggiunge in ascensore la sopraelevata lunga 350 metri. Alla fine della passerella un altro ascensore consente l’accesso al sito. Il percorso completo è di 500 metri.
  • Accesso Est Roserio – Orogel: si raggiunge con taxi e bus e prevede un percorso pedonale pianeggiante e privo di barriere lungo tra i 50 e i 500 metri.

Accessibilità a biglietterie e padiglioni

Ci sono biglietterie riservate ai visitatori disabili o biglietterie accessibili. Ai controlli sono previste corsie preferenziali. Anche i percorsi interni al sito, ai padiglioni e ai servizi sono privi di barriere architettoniche. Molti padiglioni hanno previsto percorsi pedo-tattili a pavimento e mappe tattili. Altri padiglioni hanno creato percorsi di visita interattivi fruibili anche dalle persone disabili. Non tutti i padiglioni hanno previsto però corsie preferenziali per l’accesso.

I servizi igienici sono tutti attrezzati, così come il Children Park dedicato ai più piccoli con ingresso accessibile riservato, servizi dedicati e percorsi di esperienza pensati in maniera specifica per i bambini con disabilità.

Muoversi all’interno di Expo 2015

Il perimetro esterno dell’Expo 2015 è servito dalla navetta gratuita People Mover, accessibile a disabili e visitatori com mobilità ridotta. All’interno del sito espositivo è attivo un servizio di noleggio di sedie a rotelle e scooter elettrici.

expo 2015 con i bambini children park

Visitare Expo 2015 con i bambini

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Visitare l’Expo 2015 con i bambini può essere un’esperienza più divertente di quanto non si pensi visto che da un punto di vista organizzativo oltre che didattico è stata prevista una speciale attenzione per i più piccoli.

Servizi per bambini

I servizi sono dedicati. Ci sono aree sponsorizzate dedicate all’assistenza delle mamme con neonati, forniti di fasciatoi per cambiarli e spazi privati per allattarli. Oltre a queste zone particolari sono disponibili nursery per mamme e bambini in quasi tutti i servizi igienici disseminati nell’area di Expo 2015 e indicati sulla mappa che si può ritirare all’ingresso o chiedendola agli addetti alle informazioni.

Per agevolare la deambulazione di chi visita l’esposizione con i più piccoli è presente un servizio di passeggini di cortesia. Per la sicurezza dei bambini vengono forniti anche braccialetti identificativi, in modo che i genitori siano immediatamente rintracciabili nel caso in cui i piccoli dovessero perdersi.

Attività con i bambini

Molti padiglioni hanno previsto delle sezioni dedicate ai più piccoli con interazione e un’articolazione didattica pensata proprio per loro. Ma c’è anche un’area di gioco e scoperta progettata appositamente per i bambini. Si chiama Children Park e offre ai genitori un’area di sosta e relax oltre ad un parco giochi per i figli.

Children Park

Il parco è stato sviluppato da Reggio Children, il Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità dei bambini e delle bambine. Prevede un percorso di esperienze e attività ricche di stimoli per imparare e scatenare la creatività mentre si gioca, esplorando il pianeta e le sue risorse in perfetto tema Expo 2015.

Biglietti per bambini

I bambini con età inferiore a 14 anni devono essere accompagnati da un adulto e i biglietti si acquistano come parte di un pacchetto famiglia, che prevede uno o due adulti. È possibile però anche acquistare un season pass per bambini da 4 a 13 anni compiuti, slegato dal pacchetto famiglia, che consente l’accesso tutti i giorni fino al 31 Ottobre. Per acquistare il season pass bambino bisogna esibire un documento che ne attesti l’età e un biglietto per adulti, visto che i bambini sotto i 14 anni non possono accedere da soli.

I bambini da 0 a 3 anni entrano gratis ma devono comunque avere un biglietto, emesso a costo zero e convalidato all’ingresso. I biglietti gratuiti per bambini si possono ritirare all’Expo Gate in piazza Cairoli a Milano, dai rivenditori autorizzati e in biglietteria.

mostra la grande madre milano

La Grande Madre, una mostra su maternità e nutrimento a Expo 2015

mostra la grande madre milano

A Palazzo Reale a Milano va in scena la mostra La Grande Madre, inaugurata ieri e aperta fino al prossimo 26 Novembre. Si racconta l’evoluzione della femminilità nell’arte, dalle donne paleolitiche fino alle ragazze moderne post-femministe attraverso lunghi secoli di tradizione culturale, artistica e sociale.

La mostra rientra nelle iniziative correlate a Expo 2015 a cui si lega per l’importante tematica del nutrimento che nelle donne ha trovato sin dalla notte dei tempi la prima fonte di sostentamento per la vita. Con 400 opere d’arte a tema maternità si esplorano quindi le raffigurazioni, attraverso i secoli, di ciò che rappresenta una madre nella sua più pura essenza.

Con la promozione del comune di Milano e la produzione della Fondazione Nicola Trussardi, l’esposizione affronta il tema centrale dell’Expo da una prospettiva molto particolare ma anche particolarmente interessante: la donna che attraverso il proprio corpo crea la vita e la nutre.

La rassegna esplora tutti gli aspetti della maternità, anche quella negata, una conquista relativamente recente che ancora oggi è al centro di polemiche, dibattiti e scontri. Si affrontano anche le tematiche della percezione del corpo femminile e della definizione dei ruoli secondo i generi sessuali nella società odierna e in quelle del passato.

L’iniziativa ha coinvolto 139 artisti di tutto il mondo e le loro opere, più di 400 in tutto, sono esposte in 29 sale per un totale di 2000 metri quadrati di spunti, suggestioni e narrazioni che dipanano l’intera storia dell’umanità raccontando quella delle donne e delle madrio attraverso i secoli.

Il percorso inizia con una raccolta di immagini tratte dall’archivio Olga Fröbe-Kapteyn che sin dagli anni Trenta ha collezionato fotografie di idoli femminili, dalle divinità preistoriche alle madri nell’arte pagana e religiosa. Alla sua raccolta hanno spesso attinto sia psicologi che antropologi per illustrare le proprie teorie scientifiche.

Si prosegue con una sezione dedicata alle avanguardie storiche con opere del Futurismo e un accento su quanto la femminilità e particolarmente la maternità abbia contribuito all’arte. Umberto Boccioni, per esempio, ha eseguito molti ritratti della madre. Sono numerose anche le artiste presenti, tra le quali non poteva mancare certo Frida Kahlo che con la maternità sempre inseguita e mai realizzata ha avuto un rapporto viscerale e doloroso. Procedendo attraverso il tempo, per arrivare ai contemporanei, si analizza il rapporto che ha legato da sempre l’arte al corpo femminile.

cosa mangiare a expo 2015

Dove e cosa mangiare a Expo 2015

cosa mangiare a expo 2015

Dove e cosa mangiare a Expo 2015 sfruttando l’occasione di raggiungere paesi in cui probabilmente non avremo mai occasione di andare o che richiedono un viaggio molto lungo e difficoltoso? Vi suggeriamo cosa non dovete perdere all’Esposizione Universale approfittando del tema della nutrizione che ha portato a Milano cibi provenienti da tutti gli angoli del Mondo.

La tentazione di sperimentare cucine insolite ed esotiche è forte, certo, ma non dimentichiamo che l’eccellenza culinaria è qualcosa in cui l’Europa non resta indietro e anzi ha fatto e fa tuttora scuola in tutto il mondo. Perché negarsi quindi il piacere di godersi un ottimo formaggio francese, un delizioso dolce svedese o una sostanziosa zuppa polacca?

Il consiglio è quello di non porsi limiti ed esplorare le cucine del mondo senza confini. Anche quelle ad un passo da casa e spesso poco note al pari delle cucine più lontane. L’offerta è immensa e per tutte le tasche, dai ristoranti esclusivi allo street food. Scegliere è indispensabile a meno che non si abbia la possibilità di tornare più volte a visitare l’esposizione, magari con i biglietti serali per Expo 2015 per aperitivo e cena.

Mangiare gratis

Tenete presente che molti paesi offrono degustazioni gratuite del cibo tradizionale all’interno dei propri padiglioni. Ci vuole un po’ di fortuna per trovarsi nel posto giusto al momento giusto, quando è in programma una dimostrazione di cucina.

Mangiare dentro i padiglioni

Ogni padiglione, o quasi, ha previsto un’area ristorazione tematica dove si possono assaggiare le specialità del paese. I prezzi sono in linea con quelli di un ristorante tradizionale ma in qualche caso potrebbero non essere proprio a buon mercato. Può comunque valerne la pena, in definitiva è un viaggio: partite per il Marocco, il Messico, la Thailandia o ovunque vi conduca il vostro palato.

Mangiare etnico

Il cibo etnico più succulento è spesso coincidente con lo street food: tacos messicani, tijane marocchine di verdure o carne, majadera israeliana, kebab turco, zuppe vietnamite, empanadas argentine o polpette di quinoa al ceviche dell’Ecuador. Ve la caverete in quasi tutti i casi con meno di 10 euro.

Street food

Spendere poco e mangiare qualcosa al volo, senza fermarsi al ristorante con tanto di servizio al tavolo, è possibile. Scegliete uno dei tanti chioschetti o furgoncini presenti nelle aree esterne dell’Expo per consumare le patatine fritte del Belgio, le crepes francesi, gli spiedini greci, il lobster roll americano. Lo stesso si può fare in tutti i cluster tematici dentro i padiglioni. Volete mangiare italiano? C’è il corner di Beretta che offre il tagliere di salumi a 10 euro.

Ristoranti di lusso

Alcuni paesi offrono ristoranti di lusso che servono piatti raffinati. È il caso, per esempio, del Giappone. Lo scontrino sarà salato quindi è bene sapere a cosa si va incontro leggendo con attenzione i menu esposti al pubblico. Una vasta offerta di cucina regionale italiana, ma a prezzi medi, è presente da Eataly.

Mangiare insetti

In molti erano incuriositi dalla possibilità di assaggiare gli insetti, consumati abitualmente in molte culture asiatiche, ma a Expo 2015 non c’è questa occasione. In Europa gli insetti non sono riconosciuti come cibo e per quanto si fosse parlato della possibilità di una deroga non è stato concesso di servirli.

Carne di coccodrillo e pesce palla

Due pietanze da assaggiare assolutamente a Expo 2015, se ve la sentite di osare, sono la carne di coccodrillo e il pesce palla. Ambedue sono serviti in deroga alle leggi europee che ne vietano la commercializzazione, esclusivamente negli spazi dello Zimbabwe e del Giappone.

Mangiare italiano

Mangiare italiano a Expo 2015 attrarrà soprattutto i turisti che non hanno occasione di gustare quotidianamente le delizie di casa vostra ma se non ve la sentite di sperimentare e volete rifugiarvi nella cucina del Belpaese le proposte sono tantissime: 20 ristoranti di Eataly lungo il Decumano, il ristorante Alce Nero Berberè che serve un’ottima pizza al parco del Biologico e della Biodiversità, il padiglione di Identità Golose che ospita uno chef stellato a settimana.

Photo Credits | taniavolobueva / Shutterstock.com

abiti batteri padiglione israele expo2015

Expo 2015: al Padiglione Israele abiti di batteri

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A Expo 2015 non mancano le sorprese e ne scopriamo una davvero inaspettata che riguarda il Padiglione Israele e una particolare mostra ospitata nei suoi spazi. Dopo la mostra che ha rivestito i prodotti alimentari con uno speciale packaging griffato, ecco gli abiti e gli accessori fatti di batteri.

Proprio così, il tessuto innovativo ed eco-sostenibile presentato nel contesto del progetto ScoobyD è fatto di batteri. Si tratta di tessuti speciali realizzati attraverso un particolare procedimento di lavorazione, e quel che più sorprende è che si possono sia indossare che mangiare.

Dal momento che il tema dell’Expo 2015 è la nutrizione e la tutela delle risorse, alla ricerca di nuove fonti rinnovabili per offrire soluzioni alternative al problema dell’alimentazione mondiale, ci sembra che questo progetto, benché bizzarro, sia perfettamente in tema.

Non ci alletta l’idea di vestirci di batteri, lo ammettiamo, eppure ci sorprende e incuriosisce la possibilità di rivoluzionare un’industria che ha un’impronta molto forte sull’ambiente, attraverso il ricorso a materie prime naturali a cui non si era mai pensato prima.

Non più cotone e seta ma batteri, dunque, rielaborati da un team di giovani ricercatori israeliani che ha messo a punto un sistema per realizzare tessuti e materiali flessibili e resistenti allo scopo di produrre abiti e oggetti di design. Israele a Expo punta dritto al futuro.

Le possibilità d’uso sono virtualmente infinite una volta che la tecnica messa a punto sia perfezionata in modo da offrire una maggiore varietà di proposte. Al momento il tessuto che risulta dalla lavorazione non è il più attraente al mondo. Eppure ci stuzzica l’idea di portare in futuro abiti realizzati con trame che traggono il loro stesso fondamento dalla natura che ci circonda, attingendo proprio al mondo dei batteri che tendiamo a demonizzare che possiamo imparare a valorizzare.