mestruazioni

Fu Yuanhui e le mestruazioni alle Olimpiadi

mestruazioni nuoto

L’argomento mestruazioni è ancora largamente tabù in molte parti del mondo e anche dove apparentemente non lo è rimane comunque un argomento che attiene alla sfera personale, anche se di recente sempre più spesso salta agli onori della cronaca.

Ora si è trattato di un’artista che rifiuta l’imposizione sociale di nascondere un fenomeno del tutto naturale pubblicando su Instagram foto esplicite, ora della discussione a proposito dell’abolizione delle tasse sugli assorbenti. Più di recente a riportare l’argomento in primo piano è stata l’atleta Fu Yuanhui, bronzo nei 100 metri in stile dorso.

La nuotatrice cinese è apparsa piegata in due dal dolore dopo la staffetta 4×100 con le sue compagne di squadra. Non per la medaglia sfiorata, si sono infatti classificate quarte, ma per i dolori mestruali. Allo Shanghaiist che l’ha intervistata dopo la gara ha detto che la delusione non c’entrava, la colpa era del ciclo mestruale che era arrivato inaspettatamente la notte precedente.

“Ma non è una scusa – si è affrettata ad aggiungere l’atleta – è solo che non ho nuotato bene come avrei dovuto.”

Nel mondo dello sport le mestruazioni sono vissute spesso come un impiccio a cui non bisogna permettere in nessun caso di influenzare la prestazione, men che meno una gara. La grande pressione a cui le donne sono sottoposte per essere all’altezza della situazione, quale che sia la situazione, le induce spesso a minimizzare o nascondere aspetti del proprio essere che sono del tutto normali e dovrebbero essere accettabili e accettati.

Fu Yuanhui ha scelto di essere onesta e di parlare apertamente del ciclo mestruale, un gesto che alle Olimpiadi, immensa cassa di risonanza mediatica, può avere un significato maggiore di quanto l’atleta non avesse immaginato rispondendo ad un’intervista. Eppure non ha potuto esimersi dall’aggiungere che in verità lo stato fisico dipendente dal ciclo non ha condizionato la prestazione sportiva. E se anche fosse?

pillola 4 stagioni vantaggi e svantaggi

Pillola 4 stagioni vantaggi e svantaggi

pillola 4 stagioni vantaggi e svantaggi

Abbiamo scoperto le caratteristiche della nuova pillola 4 stagioni che consente di avere il ciclo mestruale solo 4 volte l’anno, abbiamo visto come si usa. Oggi parliamo di vantaggi e svantaggi del rivoluzionario anticoncenzionale che sta facendo molto discutere.

I vantaggi della pillola 4 stagioni

Con il 75% delle donne che soffre di sindomi pre-mestruali di diverse intensità, dai leggeri fastidi a più importanti conseguenze, una pillola che ne riduce gli episodi si presenta come una soluzione molto allettante per tutte.

Ne trarrebbe vantaggio soprattutto la percentuale di donne compresa tra il 20 e il 50% che soffre di sintomi fisici o psicologici più importanti collegati alla comparsa della mestruazione: aumento del peso, gonfiore, stipsi o diarrea, ritenzione idrica, dolori addominali ed emicranie; irritabilità, sbalzi di umore, disturbi del sonno, aumento dell’appetito. Una percentuale più piccola, inferiore al 5%, soffre di disturbi più gravi. È proprio per questa fetta di popolazione femminile che la pillola 4 stagione rappresenta la vera svolta.

Aggiungiamo alla riduzione dei fastidi connessi alla sindrome premestruale anche una maggiore libertà nella vita quotidiana, soprattutto per chi conduce una vita molto attiva e sportiva che può risultare limitata dal ciclo mestruale e dai relativi fastidi fisici e psichici.

Gli svantaggi della pillola 4 stagioni

Non bisogna però dimenticare che la pillola anticoncenzionale è un farmaco ormonale da assumere con cautela e attenzione. Oltre al doveroso controllo medico che precede la prescrizione, infatti, bisogna considerare anche un aspetto psicologico molto importante. Rischia di passare un messaggio distorto decantando le virtù di una pillola che riduce radicalmente la frequenza mestruale.

Questo messaggio è tanto più pericoloso se si rivolge ad una fascia di popolazione femminile molto giovane per cui saltare il ciclo diventa una comodità che relega le mestruazioni ad un mero fastidio da sopprimere. Un corpo privo di mestruazioni è una negazione della natura e conduce ad un atteggiamento culturalmente sbagliato.

Inoltre il ciclo mestruale ha una funzione molto precisa nell’economica dell’organismo e alterarlo o eliminarlo ha delle conseguenze a livello ormonale. È pur vero che si verifica la medesima condizione quando si assume un qualunque altro anticoncezionale. A questo punto non resta che valutare pro e contro e fare la scelta più giusta per sé.

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pillola 4 stagioni come si assume

Pillola 4 stagioni: come si assume

pillola 4 stagioni come si assume

La pillola 4 stagioni è sulla bocca di tutte perché fa gola a molte la possibilità di assumere un anticoncezionale che garantisce la massima performance permettendoci anche di avere il ciclo mestruale solo 4 volte l’anno, ogni tre mesi anziché tutti i mesi.

Dopo aver scoperto come funziona e di cosa si tratta, cerchiamo di capire nel dettaglio come si assume. Essendo un anticoncenzionale che copre un arco di tre mesi, ogni confezione contiene 91 compresse da assumere continuativamente prima di passare alla successiva.

Le 84 pillole di colore rosa contengono gli ormoni femminili levonorgestrel e etinilestradiolo. Le 7 compresse di colore bianco contengono invece minori quantità del solo etinilestradiolo. Il sanguinamento mestruale avverrà nel corso dell’assunzione delle 7 pillole bianche e avrà una durata di circa 3-4 giorni.

La compressa va assunta, come nel caso di altri anticoncezionali orali, ogni giorno ad un orario il più possibile regolare, meglio se sempre alla stessa ora. Si può assumere a stomaco vuoto o pieno senza differenze, sia con un po’ d’acqua per favorire la deglutizione che senza.

La nuova confezione va iniziata immediatamente dopo il termine della prima, senza periodi di sospensione. L’assunzione delle pillole deve osservare l’ordine sul blister, attaccando l’adesivo con i giorni della settimana in modo da sapere in quale giorno si inizia e procedere via via. Così ci si accorgerà se si è saltato una pillola.

Cosa fare se si salta una compressa? Se si dimentica una compressa bianca l’affidabilità contraccettiva non diminuisce. Basta saltare la pillola dimenticata e continuare ad assumere le seguenti all’ora consueta. Se si dimentica una compressa rosa e non sono ancora passate 12 ore, la protezione è garantita, si assume la compressa appena possibile e si continua con le seguenti al solito orario. Se sono passate più di 12 ore la protezione è ridotta e bisogna considerare metodi contraccettivi aggiuntivi quali il preservativo.

Quando iniziare? Chi non ha usato altri contraccettivi ormonali nel mese precedente deve iniziare il primo giorno di mestruazione. Chi ha già assunto un altro contraccettivo invece può iniziare il giorno dopo l’ultima compressa del precedente anticoncezionale. In ogni caso bisogna valutare misure contraccettive aggiuntive per i primi 7 giorni.

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tasse sugli assorbenti

Una petizione online contro le tasse sugli assorbenti

tasse sugli assorbenti

La California si batte per l’abolizione delle tasse sugli assorbenti e molti altri paesi del mondo decidono di affrontare la medesima battaglia: la tassazione eccessiva su prodotti che le donne sono costrette ad utilizzare è da molti considerato uno dei molti risvolti della discriminazione sessuale ancora esistente. Anche in Italia qualcosa si muove.

È attiva su Change.org una petizione contro la tassazione degli assorbenti che chiede un abbattimento dell’IVA dal 22% al 4%. Allo stato attuale gli assorbenti sono tassati come la maggioranza dei prodotti sul mercato mentre andrebbero equiparati a beni essenziali ed essere sottoposti ad una tassazione ridotta dal momento che nessuna donna può fare a meno di usarli per far fronte al ciclo mestruale.

La questione è arrivata anche in Parlamento dove nel mese di Gennaio è stata depositata una proposta di legge promossa da Giuseppe Civati e Beatrice Brignone. La Tampon Tax, così è stata denominata, chiede la riduzione dell’IVA sui prodotti sanitari femminili che comprendono assorbenti e tamponi ma anche coppette e spugne mestruali.

Al netto della facili ironie suscitate sia in Parlamento che sui mezzi di comunicazione, il movimento ha raggiunto una certa importanza. Le petizioni si stanno moltiplicando in molti paesi del mondo e non solo in Europa e la petizione italiana è ad un passo dal suo obiettivo. Mentre scriviamo le firme già raccolte sono quasi 13.000 rispetto all’obiettivo di 15.000 firme totali.

Intanto la questione è andata avanti anche negli Stati Uniti dove Obama ha risposto alle domande della YouTuber Ingrid Nielsen che chiedeva il perché della tassazione degli assorbenti in ben 40 stati americani. Il Presidente ha risposto di non essere in grado di fornire una risposta aggiungendo che “probabilmente è perché sono stati degli uomini a decidere.”

Già paesi quali Canada – dallo scorso 1 Luglio – Nicaragua, Kenya e Nigeria hanno abolito la tazzasione. In Francia l’IVA è stata ridotta dal 20 al 5.5% dietro le pressioni del collettivo femminista Georgette Sand che ha promosso una campagna ad hoc. In Italia, Regno Unito, Germania, California e Australia si sta ancora discutendo la possibilità di intervenire.

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Pillola 4 stagioni, cos’è e come funziona

pillola 4 stagioni

Dopo la sua presentazione ufficiale di qualche mese fa, la pillola 4 stagioni è arrivata in Italia suscitando grande curiosità tra le donne che si sentono schiave del ciclo mestruale mensile e di tutti i fastidi connessi. La nuova pillola anticoncezionale è rivoluzionaria perché consente di avere solo 4 mestruazioni l’anno, a cadenza trimestrale.

Ogni ciclo di assunzione di Seasonique, questo il nome della pillola, prevede 91 compresse, di cui 84 di colore rosa a base di levonorgestrel ed etinilestradiolo e 7 di colore bianco, con bassi livelli di solo etinilestradiolo. Durante la settimana di assunzione delle compresse bianche si verifica il sanguinamento che dura circa 3 giorni.

In questo modo i cicli mestruali saranno rigorosamente controllati e programmati, oltre che ridotti a 4 nell’arco dei 12 mesi dell’anno. Continuando a garantire una protezione alta dal rischio di gravidanze indesiderate – con un’efficacia che si attesta al 99% – questa pillola offre anche l’indubbio vantaggio di ridurre tutti i fastidi associati alla comparsa della mestruazione, dal mal di testa alle tensioni pre-mestruali fino agli sbalzi d’umore, alla sensazione di gonfiore e alla minore libertà, specialmente per chi conduce uno stile di vita molto dinamico.

Da studi effettuati negli Stati Uniti, in Brasile e in Germania, 7 donne su 10 hanno affermato di preferire un minor numero di cicli nell’arco di un anno dopo aver appreso che a livello clinico il sanguinamento non influisce sull’efficacia di un contraccettivo ormonale.

In definitiva, i vantaggi associati alla maggiore libertà e alla riduzione della sindrome pre-mestruale sono accolti favorevolmente dalle donne che patiscono le conseguenze di un ciclo mestruale particolarmente abbondante o doloroso.

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#HappyToBleed donna indiana

#HappyToBleed, donne indiane contro il tabù delle mestruazioni

#HappyToBleed donna indiana

Le donne indiane assaltano i social media con un hashtag che esprime il loro dissenso nei confronti dell’ennesima discriminazione: si tratta del tag #HappyToBleed e nasce da un episodio accaduto in un famoso tempio hindu che non permette l’accesso alle donne in quanto impure.

A lanciare la campagna online è stata la studentessa Nikita Azad per protestare contro una dichiarazione dell’amministrazione del tempio di Sabarimala, in Kerala, e spezzare una volta per tutte l’atavico tabù che circonda il tema del ciclo mestruale. Una donna che sanguina viene ancora considerata impura da molte religioni.

“Sono credenze discriminatorie quelle che considerano le mestruazioni qualcosa di impuro. Le mestruazioni sono naturali – continua Azad – e non vanno nascoste.”

Per rispondere all’appello sui social media alcune donne hanno pubblicato foto con assorbenti, biancheria intima e abiti macchiati. Ma se nella società più avanzata delle città tutto questo non crea scandalo, nelle zone rurali dell’India permane l’antica credenza.

Durante il periodo mestruale le donne vengono sistematicamente allontanate dalla cucina come dai templi perché non è loro concesso né toccare il cibo né presentarsi in un luogo sacro. La società indiana è molto conservatrice e lo è persino ci si aspetta una maggiore apertura, come nelle grandi città.

La diatriba ha avuto inizio quando Prayar Gopalakrishnan, presidente dell’amministrazione che gestisce il tempio, ha dichiarato che potrebbe concedere l’accesso alle donne solo se esistesse un modo per assicurarsi che non sono mestruate. Una macchina, per esempio, che riconosca se una donna ha il ciclo e se dunque può entrare nel tempio oppure no.

“Quando questa macchina sarà inventata, valuteremo la possibilità di consentire l’accesso alle donne.”

Al momento la parte superiore del tempio è negata a tutte le donne in età da riproduzione, è uno dei pochi templi Hindu del Paese a mantenere questa rigida tradizione e ciò pare stia contribuendo a far sorgere una nuova consapevolezza dei propri diritti nelle donne si sentono ingiustamente escluse. Per adesso al tempio è consentito l’accesso solo alle ragazze sotto i 10 anni e alle donne sopra i 50 anni.

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assorbenti interni pericolosi

Assorbenti interni, sono pericolosi?

assorbenti interni pericolosi

La diatriba sugli assorbenti interni è sempre molto accesa: sono pericolosi oppure no? Ci sono donne che usano gli assorbenti interni solo quando strettamente necessario, per esempio al mare, ma ce ne sono anche tante altre che utilizzano questo tipo di assorbente sempre, perché più comodo. Ci si sente più pulite: è questa generalmente la spiegazione che viene spesso data da coloro che fanno un uso molto frequente degli assorbenti interni. Ma la domanda che tutte si pongono è: davvero fanno male e sono pericolosi?