Venezia, Giulia Salemi e Dayane Mello scandalo sul red carpet: FOTO

E voi che vi eravate scandalizzati per la farfallina di Belen Rodriguez a Sanremo… Dopo di lei è arrivata Bella Hadid, altro spacco vertiginoso a Cannes e ora la moda viene riproposta a Venezia, durante la Mostra del Cinema, da Giulia Salemi.

Insieme a lei, sul red carpet per “The young Pope” di Paolo Sorrentino, anche Dayane Mello. Tra di loro lo stilista Matteo Evandro Manzini, che le ha invitate espressamente per farle sfilare con indosso le sue creazioni. Lo scandalo è presto servito, gli abiti dallo spacco vertiginoso, che lasciano poco e niente all’immaginazione, hanno fatto subito discutere e parlare di mancanza di buon gusto. Se ne è parlato così tanto che Giulia Salemi ha scritto sui social cosa ne pensa:

Io sono venuta a Venezia perché sono stata richiesta per quel Red Carpet e per supportare il mio amico stilista indossando una delle sue creazioni; Per alcuni mi rendo conto che potremmo avere esagerato e che la passerella invece che gioiosa può essere risultata volgare ma per molti no. Mi scuso con quelli che sono rimasti colpiti negativamente da questa passerella. E accetto tutte le critiche COSTRUTTIVE ma questa è la mia vita.

Se fino a ieri non le avevate sentite nominare, in questi giorni ritroverete spesso i loro nomi in giro, soprattutto su internet. Giulia Salemi ha partecipato a Miss Italia, la sua bellezza ha lasciato il pubblico di stucco, chi segue “Pechino Express” la ricorderà come una delle concorrenti della quarta edizione, alla quale ha partecipato insieme alla madre Fariba. La modella ha origini persiane, mentre Dayane Mello è brasiliana e si è fatta notare alla scorsa edizione di “Ballando con le stelle”. Entrambe sembravano essere a loro agio sul red carpet di Venezia, per mettere a tacere le numerose critiche anche Dayane Mello ha deciso di dire la sua:

Quando sei su un tapetto rosso diventi una principessa e alle principesse nessuno si é mai permesso di dire come dovrebbero vestirsi o svestirsi.

La pubblicità per lo stilista, comunque, ha decisamente funzionato.

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