Nadia Toffa: “Ho avuto il cancro”

Senza freni Nadia Toffa nella puntata de Le Iene che segna il suo ritorno in tv a distanza di due mesi dal malore che l’aveva colpita a dicembre. La conduttrice, a sorpresa, racconta di avere avuto il cancro.

tumori in aumento

Tumori in aumento: 5,5 milioni di donne si ammaleranno entro il 2030

I dati sono allarmanti: con una crescita del 60% rispetto all’anno 2012, i tumori in aumento continuano a rappresentare un problema grave e si prevede che nei prossimi anni possano raggiungere altri milioni di donne.

tumori in aumento

Secondo i dati emersi dal congresso mondiale dell’American Cancer Society, che si è tenuto a Parigi, entro il 2030 potrebbero ammalarsi di cancro 5 milioni e mezzo di donne. Solo nel 2012 sono state 3 milioni e mezzo le donne che sono morte a causa di questa malattia, con una prevalenza nei paesi più poveri dove mancano informazioni sulla prevenzione, adeguata assistenza medica, politiche di sostegno alla salute.

Dopo le malattie cardiovascolari, il cancro è la seconda causa di morte tra le donne in tutto il mondo. Lo scenario è drammatico ma centinaia di migliaia sono le morti che possono essere evitate adottando le giuste misure.

Le campagne di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce, le politiche anti-fumo, l’introduzione di corrette vaccinazioni, esami medici preventivi e cure adeguate sono essenziali per intervenire su più fronti arginando il problema. Tutti elementi che nei paesi poveri sono più scarsi. Tuttavia i fattori di rischio sono ben presenti anche nei paesi più ricchi, dove si riscontrano in aggiunta cattiva alimentazione e scarsa attività fisica.

Secondo i ricercatori, cancro al polmone e al collo dell’utero possono essere combattuti abbassandone l’incidenza tramite misure specifiche di prevenzione. Diverso il caso del tumore al seno, che è anche quello che uccide di più. Nel 2012, anno di riferimento dell’indagine, i casi diagnosticati sono stati 1 milione e 700 mila con 521.900 decessi. In questo caso la diagnosi precoce è essenziale e può fare la differenza tra la vita e la morte.

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Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro

Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro

Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro

I Giorni della Ricerca arrivano, puntuali da 18 anni, nel mese di Novembre e oggi si celebra la Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro promossa dall’Airc. In Italia ogni giorno vengono diagnosticati mille nuovi tumori e le percentuali della malattia sono altissime: il 55% degli uomini e il 45% delle donne si ammala di cancro nel corso della vita.

A queste cifre scoraggianti si affianca un altro dato, molto più positivo e destinato a crescere grazie alla ricerca costante: oggi il tasso di guarigione da molti tumori è altissimo e ben l’87% delle donne che hanno seguito una cura contro il cancro al seno sopravvive. È alto anche il valore sui tumori ossei che oggi è di 7 volte più alto rispetto a 30 anni. Tutto questo è stato possibile grazie alla ricerca.

In occasione dei Giorni della Ricerca l’Airc ha organizzato una serie di appuntamenti con lo scopo di continuare il lavoro di sensibilizzazione contro il cancro. Il lavoro segue un doppio binario. Ha uno scopo preventivo, per informare su stili di vita sani e incentivare la diagnosi precoce che in molti casi è essenziale per salvarsi la vita. Ha anche un scopo economico perché attraverso diverse iniziative nazionali si raccolgono fondi per finanziare la ricerca e offrire ai giovani talenti della medicina la possibilità di procedere con i propri studi sulla materia, alla ricerca di cure sempre più efficaci e meno invasive.

Tra le iniziative lanciate quest’anno dall’Airc ci sono stati appuntamenti informativi nelle università e nelle scuole nelle quali i ricercatori hanno incontrato i giovani per portare il messaggio su quanto sia essenziale la prevenzione. Non mancano però le classiche maratone televisive ospitate sulle reti Rai per una settimana né Un Gol per la Ricerca, che ha il sostegno del mondo del calcio. Chi vuole dare un aiuto concreto e immediato può acquistare sabato 7 Novembre i Cioccolatini della Ricerca nelle piazze italiane.

carne rossa cancerogena

La carne rossa è cancerogena?

carne rossa cancerogena

La carne rossa è cancerogena? Alla luce di quanto affermato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, che di fatto ha confermato quanto diffuso dal Daily Mail sugli effetti negativi dei derivati della carne sul corpo, ecco che la domanda è oggi più che mai di attualità.

aspirina contro cancro

Aspirina efficace contro il cancro?

aspirina

Sulla efficacia dell’aspirina contro il cancro si è a lungo discusso e adesso arriva uno studio che confermerebbe l’utilità di questo medicinale da banco per contrastare i tumori e rendere le curi anti-cancro più efficaci. La ricerca che mira a sottolineare gli effetti benefici dell’aspirina sull’organismo è stata condotta da un team di ricercatori del Francis Crick Institute di Londra i quali avrebbero dimostrato che l’aspirina sarebbe in grado di rafforzare il sistema immunitario. Ma in che modo questo medicinale sarebbe efficace contro il cancro?

Donne e chemioterapia: arriva il casco per non perdere i capelli

caduta capelli chemioterapia

Il binomio chemioterapia e caduta dei capelli è purtroppo noto, ma potrebbe presto diventare solo un brutto ricordo grazie alla sperimentazione dell’Istituto Europeo di Oncologia fondato da Umberto Veronesi, che ha studiato uno speciale caschetto che previene la caduta dei capelli durante la chemioterapia sfruttando l’effetto protettivo del freddo.

Il suo funzionamento sfrutta le proprietà del freddo, che può aiutare a proteggere le cellule dei bulbi piliferi dall’effetto nocivo dei chemioterapici. Il raffredamento infatti diminuisce la perfusione del sangue e il metabolismo e frena l’azione negativa dei farmaci.

L’istituto è il primo in Italia ad aver progettato questo speciale caschetto che è ancora in fase di sperimentazione, ma i risultati dei primi test sulle donne in cura sono stati già molto soddisfacenti. Infatti l’85% delle donne che lo ha utilizzato prima, dopo e durante i trattamenti chemioterapici ne ha avuto un beneficio. 30 donne con tumore al seno lo hanno provato e molte hanno avuto risultati incoraggianti: in alcuni casi la capigliatura è rimasta intatta, in altri la caduta dei capelli si è ridotta.

Ovviamente i risultati dipendono molto dal tipo di chemioterapia che si sta seguendo, dalle dosi, dal tempo di infusione e certamente anche dalle caratteristiche individuali delle pazienti. Sembra però che l’intuizione risalente agli anni 60, di preservare la salute dei bulbi piliferi utilizzando il freddo, possa essere messa a frutto con successo e dopo questa prima fase pilota l’Ieo continuerà a studiare questo caschetto per perfezionarlo e per metterlo a disposizione di tutte le donne che seguono trattamenti farmacologici contro i tumori.

donne senza capelli

Donne senza capelli: Leyah Shanks si rasa per la ricerca sul cancro

donne senza capelli

Leyah Shanks è una giovane blogger scozzese che da alcuni anni promuove un Tumblr basato sulla promozione della fiducia in se stessi e nel proprio corpo, senza sentirsi in dovere di aderire ad uno standard di bellezza socialmente condiviso.

Il blog si chiama Body Confidence Revolution e salta agli onori delle cronache per l’ultima azione della sua autrice che si è rasata a zero per dimostrare che una donna non ha bisogno di capelli lunghi per sentirsi femminile e bellissima.

L’iniziativa aveva lo scopo di raccogliere fondi da destinare alla ricerca sul cancro. Leyah ha promesso di raparsi la testa se avesse raggiunto, grazie alle donazioni dei suoi lettori, la cifra di 500 sterline da donare alla ricerca. Ci è riuscita e ha mantenuto la promessa.

La ragione di questa scelta risiede sia nell’essenza stessa del suo blog che in una vicenda personale che ha coinvolto la sua famiglia, con l’inevitabile riflessione che porta con sé la paura di dover affrontare un cancro.

Le donne che subiscono la perdita dei capelli per via della chemioterapia sono tantissime e sono costrette ad aggiungere alla terribile prova del cancro anche la preoccupazione per i propri capelli e la sensazione di vedere diminuita la propria femminilità.

Con la sua dimostrazione Leyah condanna il senso di esclusione sociale imposto alle donne che perdono i capelli loro malgrado e si batte contro lo stereotipo di una donna la cui femminilità risiede anche nei capelli. E continua dicendo che:

“Avere una malattia come il cancro non ti definisce come persona. Capelli o non capelli, sei magnifica. Non c’è nulla di cui vergognarsi nell’essere calve.”

Un messaggio forte, mai troppo ribadito, che pone l’accento sulla necessità di rappresentare la realtà e le sue diversità, senza bisogno di edulcorarla o nasconderla.

“Ci viene chiesto di aderire ad una femminilità stereotipata, ma è un ideale preistorico perché la femminilità è molto più di ciò che appare.”