Roma, l’ultimo saluto a Gabriele Simonacci il giovane papà morto in un incidente

Si è tenuto presso la chiesa di San Pio X alla Balduina il funerale di Gabriele Simonacci, il giovane barman che nella notte tra sabato 4 e domenica 5 febbraio, ha perso la vita in un tragico incidente nel cuore di Roma.

Diventato papà da soli due giorni, intorno alle 5:20 della mattina dopo aver finito di lavorare nel suo locale l’Argot, il 28enne è salito in sella alla sua moto per tornare a casa dalla compagna Mariateresa e dalla piccola Sofia, ma purtroppo non è mai arrivato.

Dopo aver imboccato Corso Vittorio Emanuele II all’altezza di Piazza della Chiesa Nuova, un Taxi nel compiere una manovra di inversione a “U” non ha visto la moto arrivare, e l’urto è stato inevitabile.

L’impatto è stato violentissimo, un frontale che non gli ha lasciato scampo uccidendolo sul colpo.

Al momento non si conosce ancora l’esatta dinamica dell’incidente,  non è chiaro se la manovra del tassista coinvolto fosse consentita in quel punto, sottoposto ai test su droga e alcool, è accusato di omicidio stradale. Sarà Raffaele Gerbi specializzato in risarcimento da incidenti stradali e direttore del Professional & Partners Group ad avere la difesa di Gabriele Simonacci.

“Occhi chiari, capelli biondi ed una simpatia travolgente” così lo ricordano gli amici ed i conoscenti ancora increduli della sua morte.

Il giovane papà era molto conosciuto nella capitale, grazie al suo lavoro da barman che lo aveva portato nei locali più in voga di Roma, quattro anni dietro il bancone dello Sheri Vari, poi l’Espargo a Maccarese e da due anni e mezzo aveva realizzato il suo sogno: insieme a due amici aveva aperto un bar tutto suo, l’Argot.

“Oggi è nato un sogno, il nostro sogno…Sofia” con queste parole scritte nel suo profilo Facebook dava il benvenuto alla sua piccola bambina. Era il 3 febbraio solamente 48 ore prima del tragico evento.

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