Pillola anticoncezionale, le alternative più efficaci per non restare incinta

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Per non restare incinta la donna si affida alla pillola anticoncezionale che, ad oggi, è di sicuro quella più conosciuta. Ma le alternative sono tante anche se non tutte le conoscono. Ed è proprio sui metodi alternativi che ha spinto molto la Giornata Mondiale della Contraccezione che ha voluto informare sulle alternative possibili alla pillola che, a fronte di tanti vantaggi, presenta anche molti effetti negativi sull’organismo nonostante oggi i dosaggi utilizzati per questo farmaco siano nettamente più bassi che un tempo.

Quali sono le migliori alternative alla pillola anticoncezionale?

Sicuramente la spirale che esiste dai tempi dei tempi: viene inserita direttamente dal ginecologo e consente di non rimanere incinta anche in occasione di rapporti sessuali non protetti. Ogni tot di anni, cinque massimo, deve essere sostituita: non prevede l’assunzione di ormoni, semplicemente questo strumento inserito nell’utero evita che gli spermatozoi possano arrivare a fecondare gli ovuli. Ovviamente, non proteggere dalle malattie sessuali sessualmente trasmissibili, così come la pillola.

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Tra i metodi alternativi alla pillola concezionale c’è anche il cerotto (EVRA) che funziona molto bene ed è particolarmente indicato per chi accusa spesso episodi di vomito e diarrea che invece mettono a repentaglio il corretto funzionamento della pillola che molto spesso rischia di non essere assimilata correttamente all’organismo. Il cerotto si applica sulla pelle pulita il primo giorno di ciclo, va cambiato all’ottavo e al quindicesimo giorno e poi va tolto per consentire al ciclo di arrivare. Anche questo, così come la spirale, risulta efficace anche contro vomito e diarrea. Il funzionamento è quello della pillola: le sostanze che impediscono la gravidanza sono le stesse. Tra i metodi contraccettivi alternativi alla pillola ci sono anche gli impianti sottocutanei, in generale capsule o bastoncini che vengono inseriti sotto la cute tramite una piccola incisione (ovviamente a farlo deve essere un medico esperto) e lì rimangono fino a un massimo di 5 anni. Anch’essi rilasciano lentamente sostanze che impediscono l’inizio di una gravidanza e quindi sono un valido aiuto per non restare incinta.

Infine, tra i medoti contraccettivi alternativi alla classica pillola, c’è anche l’anello vaginale, una delle ultime novità in materia di alternative alla pillola. Si inserisce manualmente in vagina, lì va tenuto tre settimane, e va poi sfilato negli ultimi sette giorni per consentire al ciclo mestruale di arrivare. Insomma se non volete usare la pillola anticoncezionale ma allo stesso tempo volete affidarvi a qualche cosa di sicuro per non avere a che fare con gravidanze indesiderate, le alternative utili possono essere tantissime. Basta solo raccogliere quante più informazioni possibili e consultare sempre un ginecologo prima di scegliere l’alternativa migliore alla quale affidarsi. Tutti i metodi contraccettivi sopra indicati hanno i loro pro e i loro contro ed è bene fare una attenta valutazione prima di scegliere evitando sempre di fare di testa propria ovvero senza ascoltare il parere di un medico esperto. In tutti i casi si tratta sempre di soluzioni che escludono il fai da te.

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