Glaucoma, donne più colpite degli uomini

Cinquantacinque milioni sono, nel mondo, le persone colpite da glaucoma, malattia che colpisce il nervo ottico portando alla cecità. Tra queste, di più sono le donne. Una malattia più femminile, dunque, stando a quanto affermato dal professor Luciano Quaranta, direttore del Centro per lo Studio del Glaucoma presso l’Università degli Studi di Brescia.

Autorevoli fonti internazionali stimano che nel 2020 ci saranno in tutto il mondo oltre 80 milioni di pazienti colpiti dal glaucoma e in Italia la situazione sarà ulteriormente aggravata dall’aumento costante della durata media di vita e dalla maggiore incidenza della patologia anche tra le fasce più anziane della popolazione. Un’altra evidenza che ci deve tenere alta la guardia dei controlli e della prevenzione è il fatto che le donne sono maggiormente (rapporto uomini donne 1 : 1.5) colpite rispetto agli uomini ma ne hanno scarsissima consapevolezza. Dobbiamo sensibilizzare maggiormente ai controlli oftalmologici appena dopo i 40 anni e poi a 45. A partire da questo momento è possibile identificare con esami clinici e strumentali le anomalie, le “red flag” che permettono la diagnosi precoce e soprattutto permettono di mettere in atto strategie e terapie per rallentare la progressione della malattia. La cura del glaucoma è costosa e incide già notevolmente sulla spesa sanitaria nazionale che, in prospettiva, verrà ulteriormente gravata dai costi socio-assistenziali di sostegno a una fetta così ampia di popolazione che non sarà più auto-sufficiente perché affetta da grave disabilità visiva

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